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2.5.25

"Ignobile, raccapricciante". Furia ebrea contro i Patagarri per la provocazione al Concertone

I SOTTOFONDO
Rotolando verso sud -Negrita Ieri sul palco del Concertone del Primo maggio i Patagarri gruppo semisconosciuto a chi non segue X factor e simili , ci hanno regalato il momento artisticamente più coraggioso e politicamente più forte.Rivolgendosi al pubblico, Francesco Parazzoli, frontman e trombettista della band, ha pronunciato queste parole importanti: “Pensiamo che, finché ogni popolo non sarà libero di auto-determinarsi e vivere in pace, non potremo essere allegri”.Poi ha intonato più volte “Free Palestine”, “Palestina libera”, sulle note di Hava Nagila canzone popolare ebraica .
Ora tale reinterpretazione puo essere , da pro israeliani ( soprattutto quelli legati acriticamente al sionismo, quelli che identificano l' antisionismo e antisemitismo come un unica cosa , quelli opportunisti e falsi convertiti sulla via di damasco o con un termine a doppio senso farisei ) ma anche no , considerata innoportuna e irrispettosa, l'aver usato Hava Nagila, canzone tradizionale e popolare ebraica, in quanto tale canzone non è solo come in origine per celebrare la vittoria britannica in Palestina al termine della prima guerra mondiale, in occasione della Dichiarazione Balfour ma , spesso cantata e ballata durante le celebrazioni ebraiche come matrimoni e bar mitzvah. Il titolo significa "Rallegriamoci" in ebraico ed è una canzone che trasmette un forte senso di comunità e allegria agli ebrei, per i quali è un elemento identitario. Comprensibile , ma non mi sembra che ci sia antisemitismo in quanto non offende il popolo ebraico e soprattutto israeliano come fanno certi Pro Pal .Infatti io non ho sentito sentito inneggiare alla scomparsa di israele in quel brano. Io ho sentito la richiesta di liberare un popolo dall'annientamento. Hamas va punita, giusto! Ma sterminare tutto il popolo palestinese per colpa di qualche migliaio di individui mi sembra , metaforicamente parlando un tantino esagerato  Un’esibizione che ha scatenato la reazione indignata della comunità ebraica di Roma, che è arrivata a parlare addirittura di “esibizione macabra”.Macabra? Macabro sono i 50.000 morti innocenti a Gaza, i giornalisti ammazzati, i soccorrittori trucidati, gli ospedali bombardati, un popolo senza acqua, cibo ed elettricità. Non un inno alla libertà. Se qualcuno si scandalizza per la la “libertà” di un popolo, allora significa solo una cosa: che quel popolo non è “libero”.



E hanno fatto benissimo i Patagarri a ricordarlo e a ricordarcelo ed per questo che si sono attirati la reazione , hanno scatenato l'ira della comunità ebraica di Roma, che per bocca di Victor Fadlun, presidente, suo presidente, ha dichiarato che "appropriarsi della nostra cultura, delle melodie a noi più care, per invocare la nostra distruzione, è ignobile. C'è qualcosa di davvero sinistro, macabro, nell'esibizione dei Patagarri". Mai, ha aggiunto Fadlun, "ce lo saremmo aspettati in un concerto che celebra il lavoro. Soprattutto in un concerto! Come quello del Nova Music Festival, trasformato dai terroristi palestinesi in un massacro che non è finito, con 59 rapiti da Hamas ancora a Gaza".Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha voluto sottolineare che "una canzone ebraica che ha come significato la gioia di stare insieme è stata appositamente stravolta con l'effetto di creare divisioni e generare odio antisemita anziché mettere in campo ogni sforzo per la convivenza tra i popoli, come le Comunità ebraiche in Italia cercano di fare in ogni ricorrenza". E David Parenzo, giornalista e conduttore, dopo aver ammesso di non sapere chi fossero i Patagarri fino a ieri, ha rivendicato la "libertà di dire loro che prendere una nota canzone ebraica e storpiarla con una bieca propaganda pro Pal e contro Israele è semplicemente raccapricciante". E se ora quella canzone venisse usata nei cortei contro Israele e per la Palestina, l'obiettivo dei Patagarri sarebbe pienamente raggiunto. La band sarebbe responsabile di una enorme provocazione nei confronti della comunità ebraica, fortunatamente civile, a differenza di chi li insulta.
"È già tanto che l'evento non sia diventato il palcoscenico dei terroristi palestinesi fondamentalisti di Hamas", ha detto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, sottolineando che il Concertone "è la prosecuzione della politica con altri mezzi e a spese dei cittadini usando la Rai e il servizio pubblico. La Rai sa che il Concertone dovrebbe avere maggiore attenzione, ma mi pare che sia considerata una sorta di oasi dove ognuno può dire la fesseria che ritiene".
Quindi  concludo  amio  avviso  non ci  sono i  pressuposti    d'antisemitismo  , al massimo   se  si  vuole   trovare  il pelo nell'uovo ,  si può  parlare  d'antisionismo . Cosa  , ripeto er  l'ultima volta  ,  differente  ( anche se  sottilissima  e labile  )  semanticamete    e  non solo  ,  dall'orrippilante  ed  abberrante  antisemitismo  che   ha     creato  solo negli  ultim due  secoli   prima  con i progrom e   poi   con l'ideologia  nazifascista   quello  che noi  tutti conosciamo   cioè  l'oocausto e  la  Shoah  .   Allo  stesso  modo parlare  di palestina  libera   non vuol  dire necessarriamente    essere  pro   Hamas .

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