17.2.04

Non dar voce ai tuoi...

Non dar voce ai tuoi pensieri

 


Nella vita, a volte, ti trovi a dover fare una scelta.

Leggevo pochi giorni fa che in Giappone ci si basa soprattutto sull'intuizione che significa silenzio.

Ci sono infatti culture a "basso contesto" e culture ad "alto contesto": nelle prime è necessario sostenere numerosi incontri e discussioni e porre un sacco di domande. Nelle seconde non è necessario parlare molto perchè ognuno conosce pensieri e sentimenti dell'altro.

La nostra è quindi una cultura a "basso contesto": qui uno non può mai stare in pace che tanto nessuno percepisce, ma nemmeno minimamente, che cosa pensi. E allora ti bombardano di domande. La TV è piena di dibattiti. Comizi a non finire.

Esaltazione della Parola.

E del resto è proprio la cultura Cattolica che esalta la Parola. La Parola è fonte di Vita.

Allora tutti parlano per cercare di esprimere se stessi ma inutilmente perchè tanto nessuno comprende. Nessuno comprende perchè forse si è persa la capacità di comprendere. Si è persa perchè la parola costruisce. Costruisce mondi e universi nuovi. Costruisce culture. Costruisce capitali economici. Costruisce nazioni e modi di pensiero e di azione.

Ma la Parola è solo parola di uno. Uno fra tanti.

In Occidente non si usa più il cuore. Si usano le parole. Si usa la ragione. Si usa il concetto e in esso si imprigiona qualsiasi cosa.

Un concetto che deriva esclusivamente da una esperienza personale perchè se il relativismo dovesse appartenere a qualcosa, allora lo farei figlio, servo e padrone dello schema concettuale. Mai cosa più relativa ci fu del concetto. E il relativismo stesso diventa un concetto.

Allora, tornando a me, perchè come si sa non credo che esista nulla al di fuori di sè e della propria vita, mi trovo adesso a fare una scelta.

Una scelta inutile. Perchè se ci pensi le scelte sono anche inutili. O solo inutili.

Una vita di circa 80 anni (escluso incidenti) non può permettersi di scegliere proprio un cazzo! E di ciò ne sono convinto. Non saprei... Cercare almeno di cominciare, come in Giappone, ad agire di intuito e di cuore e lasciar perdere la ragione.

La ragione che dà una ragione a tutto.

Una volta mi successe, in un arco di tempo abbastanza lungo, di osservare il comportamento di vari piccioni e da ciò ne trassi una conclusione. Cioè che i piccioni si comportano in un dato modo alla vista di un particolare oggetto. Allora, se fossi stato uno studioso o un ricercatore, magari avrei pubblicato qualche lavoro su qualche rivista. Insomma avevo capito un certo comportamento. Ovviamente un ricercatore che fa? Va anche a vedere se altri piccioni nel mondo fanno la stessa cosa, sennò che ricerca è?

Un po' di tempo dopo però compresi che i piccioni non si comportano affatto così. Anzi. Il fatto è che quei piccioni mangiavano un particolare tipo di cibo che gli dava un vecchietto della zona che gli faceva assumere quel comportamento.

E allora uno si deprime e si dice: "certo che non ho capito proprio nulla!". Oppure continua basandosi sulla propria cecità, non approfondendo un bel niente ma continuando su quello schema che si è costruito.

Io penso che la maggior parte della gente fa così. Non approfondisce. Vede 10, 100, 1000 casi e allora si fa una regola. (Pensate a quelli che vedono un solo caso e pensano che tutti siano così!) E poi magari sbaglia sempre ma è convinto di dare il giudizio esatto perchè pensa di conoscere... pensa di sapere come gira il mondo...

Questo è il mio problema.

Ogni giorno c'è gente che ti giudica secondo i suoi parametri. Ma io non la condanno. Io condanno chi (e mi ci metto anche io... faccio una auto-condanna) ti giudica e parla! Cioè non si limita a pensare qualcosa di errato ma lo dice pure. Cioè dà vita all'errore tramite l'unico potere che ha: la Parola.

Per questo dico che la parola costruisce! Perchè magari se tu pensi una stronzata consapevolmente, tu sai che è una stronzata. Ma se la racconti in giro, magari qualcuno ci crede e germoglia e prende vita e così puoi distruggere la vita di un altro!

Ma ora non pensate a qualcosa di grave! Io posso semplicemente dire ad una persona: "stamattina hai i capelli che fanno schifo" e questa persona si fissa e ci sta male. E gli rovini la giornata. E questa persona tratterà male magari un'altra persona che è molto sensibile e questa comincerà a farsi domande ("ma perchè oggi mi ha trattato così?) etc. In una catena interminabile!

E se oggi il mondo vi fa, bene o male, schifo lo dovete proprio a quelle due teste di cazzo (se ci credete) di Adamo ed Eva: perchè è assolutamente vero: PER UNA MELA SI COSTRUISCONO MONDI INTERI! Per un pensiero... Un semplice pensiero...

E se non siete credenti è la stessa cosa: qualche testa di cazzo l'ha detta proprio grossa e guardate come stiamo!

Bisognerebbe vivere un po' più di istinto, senza pensiero perchè tanto poi roviniamo tutto. Perchè diamo vita ai pensieri con le parole!

"Non dar voce ai tuoi pensieri".

Ma rimango io col mio inutile problema. Una stronzata. Ognuno ha esperienze diverse: mettetevelo bene in testa quando cercate di capire qualcuno! E se uno si comporta in un dato modo, probabilmente voi non avete capito proprio nulla del perchè! Al 99.99%!

E' bene basarsi su una intuizione positiva. Intuizione positiva è quella che anzitutto non parte da nulla di negativo (e con negativo intendo proprio termini negativi: dolore, dispiacere, disgusto, cattiveria etc...).

Allora facciamo un esempio: "io devo telefonare ad una persona che amo ma, lei, non mi guarda nemmeno di striscio. Se le telefono però le faccio capire che sono interessato allora magari non mi vuole più vedere ed io soffrirei. Oppure se le telefono è solo uno strazio per me, tanto lei mi tratta come amico". Oppure: "ma è possibile che devo telefonare sempre io? E' meglio lasciar perdere almeno io me la dimentico e lei sta meglio per i fatti suoi etc.". In questa frase ci sono molte cose negative. Anzitutto lasciamo perdere il pensiero perchè ci allontana dalla verità ma abbracciamo l'intuizione positiva. Cioè la sensazione.

Quindi la frase si riduce a: "io devo telefonare ad una persona che amo". Il resto è pensiero e intuizioni negative: fateci caso... La vera intuizione positiva è l'amore! Cioè una sensazione particolare e piacevole.

Allora mi devo basare su questa sensazione che mi fa stare bene e che non è negativa perchè non obbligo nessuno a far nulla nè me stesso a reprimermi. Allora mi devo solo comportare secondo me stesso. Cioè se amo una persona la tratterò nel modo in cui si ama una persona. Senza pretendere nulla. Ma dando solamente, perchè amore è questo.

Quindi bisogna cercare anche di depurare il termine da significati negativi dettati dal pensiero (come, nel caso dell'amore, la gelosia o il possesso).

Per il resto... Freghiamocene dei risultati negativi: proprio perchè sono negativi! E se dovessero arrivare lo stesso, almeno abbiamo agito secondo una intuizione e non abbiamo ferito nessuno, solo noi stessi. Meglio ferire una persona che due o mille. Ma, in fin dei conti, se seguiamo l'intuizione, non feriamo nemmeno noi stessi perchè il presupposto era positivo e non possiamo darci colpe. E non possiamo dare colpe. E quindi non abbiamo sbagliato e ciò significa che doveva andare per forza così. Un'altra esperienza. Non una esperienza negativa, solo una esperienza... Neutra, nè negativa nè positiva.

Senza pensiero ma intuizione. Leggera e sottile... Senza peso... Senza pensieri... Senza parole...

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