mi metto a studiare ma senza capire
col vuoto che avanza e ti stritola il viso
un Dio che ti scaccia dal suo Paradiso
non vado neanche a cercarmi un lavoro
a fare i concorsi e poi vincono loro
è tutto veloce violento incosciente
ci provo a capire e mi perdo nel niente.
Mi alzo e d'intorno è una tabula rasa
di amici di affetti e mi barrico in casa
invece mio padre da bravo ragazzo
ci crede davvero a una vita del cazzo
ormai non parliamo e non stiamo più insieme
ma lui ci riesce a volermi anche bene
un bene invisibile che sembra assente
è un uomo capace di credere al niente.
Mi alzo davvero una volta per tutte
da un letto di cose già viste e già dette
e prendo il passato il futuro il presente
li butto in un buco nel buco del niente...
e incontro mia madre che è un anno che è morta
col solito grande sorriso dolente
mi dice ti passa mi dice sopporta
bisogna imparare ad amare anche il niente.
Mi alzo da questo lenzuolo di sale
sei tu nel deserto la mia cattedrale
e pure da tempo ben poco ci unisce
e i nostri segreti diventano angosce
si annaspa nel letto ma siamo lontani
abbiamo di tutto ci manca il domani
e per la paura si viene si mente
ma il sesso da solo è l'amore del niente.
Ci aspetta una guerra di fame e macerie
la terra che sputa le nostre miserie
e in mezzo al rumore di feste violente
c'è sempre qualcuno che canta il niente...
la voglia di andare incontro alla gente
la vita è un ragazzo che urla il giornale
invece il silenzio è la voce del niente. >>
"... e i ragazzi sono agnelli che ti scrivono il dolore nelle lettere innocenti, e la loro religione e di credere ai cantanti... mi dimetto da falso poeta, da profeta di questo fans club, io non voglio insegnarvi la vita perché ognuno la impara da se... me ne andrò nel rumore dei fischi, sarò io a liberarvi di me, di quel pazzo che grida (alla radio) nei dischi il bisogno d’amore che c’è..."
Non è una critica, è solo che ho trovato questa analogia e ve lo voluta fare notare... anzi anche se non sembra, io la trovo comunque una cosa positiva e del tutto lecita...>>
<< Sono arrivato ad una mia PERSONALE conclusione riguardo quattro categorie di persone:
1) quelli che sanno di essere ad Alcatraz ma aspettano chissa' chi, o chissa' cosa che li venga a liberare.
2) quelli che sono rassegnati e non vogliono rischiare niente e non vogliono sapere nulla, che dicono "la societa' ormai e' questa, o ti adegui o soccombi" ma almeno sono coerenti con loro stessi (AZZ!).
3) quella che sa di essere ad Alcatraz e FANNO FINTA di fare qualcosa (o magari si illudono di stare facendo qualcosa). Tra questi ci sono i comunisti (o i socialisti o gli anarchici o quello che vi pare) "a parole", forse i peggiori, perche' non sei sicuro di poterti fidare di loro, quelli che dicono una cosa "comunista" ma alla fine fanno una cosa capitalista. I "comunisti per moda" o peggio "per comodo", gli ipocriti, i sapientoni pieni di cultura e di "se", che parlano bene e agiscono male, gli anticonformisti che per esserlo si "conformano" agli "atteggiamenti alternativi", quelli che non puoi neanche rivolgere loro la parola se almeno non sei un laureando in scienze politiche o non sai nemmeno chi sia Guccini o gli Smith...
4) quella degli attivisti. Sono sempre se stessi con tutti, sono coerenti tra quello che pensano e quello che dicono, e piu' raramente, tra quello che dicono e quello che fanno.
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<< ... Quanto ho detto però non vi servirà a niente, era solo per sottolineare cosa di bello una trasmissione radiofonica avesse fatto per me; e comunque finisca, per me non cambierà niente; se continueremo a vederci, se il sito Testedatagliare chiuderà o no, se fonderete un’associazione che si aggiungerà alle innumerevoli altre, se tutto questo passerà alla storia, se diventeremo amici, nemici o solo compagni d’avventura, se ci rivedremo uniti come commilitoni contro "tutte le cose storte del mondo" o l’uno contro l’altro a domandarci:« Ma tu vuoi più bene Papà o Mamma?»... be... per me non cambierà niente.
Siamo individui, singole unità carbonio, capaci di costruire la cattedrale di San Pietro o di mandare certe e-mail in rete....
E la cosa raggelante è che non mi meraviglio per niente. Non sono deluso, ne contento, semplicemente non me ne frega niente. Ognuno di noi giudicherà se stesso (presunzione e vanità permettendo). Se vogliamo cambiare le cose dobbiamo cominciare da noi stessi; e pensare che c’è chi lo sottolinea in ogni e-mail che manda.
Vi ho scritto perché cercavo risposte, ma ho usato i miei scritti anche come ‘’esche’’; pesca a strascico per l’esattezza. Lo so è illegale, e vi chiedo scusa. Ma era l’unico modo che conoscevo per separare l’acqua dal vino.....>>
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