Stasera sono st...

Stasera sono stata al cinema, a vedere PAYCHECK, di John Woo. Lasciando stare quelli che possono essere i miei commenti sul film (non mi è piaciuto) volevo solo raccontarvi l'idea base da cui il film origina, e che mi ha sconvolto. Il protagonista è un ingegnere informatico, molto abile, che lavora per una non specificata ditta con un contratto molto particolare: per assicurarsi dell'esclusività dei suoi "servizi" (tra l'altro praticamente i migliori sul mercato) lo costringono a lavorare segregato in laboratorio, dopodiché cancellano dalla sua memoria con un processo complicatissimo le ultime settimane di vita, in modo che non possa in nessuna maniera rivelare ad altri in che modo ha realizzato i suoi progetti. Ovviamente è strapagato per questo. La cosa che mi ha sconvolto però è quello che dice allo scienziato che gli cancella la memoria. Quando lui gli domanda se non gli dispiace perdere una parte dei suoi ricordi lui afferma che i ricordi che gli restano sono tutti belli, vacanze, donne, viaggi, e che ciò che viene perso sono cose che non gli interessano, perché in fondo non sono importanti. E' questo che mi ha sconvolto. Pensare che qualcosa che hai vissuto in realtà non sia importante. Magari ci saranno stati momenti più belli di altri e di sicuro momenti brutti e che ti hanno fatto stare male, ma continuo a credere profondamente che tutto ciò che ho vissuto sia importante, buono o cattivo che sia stato. In fondo sono convinta che il tempo che ho vissuto non è mai "tempo sprecato" se l'ho vissuto pienamente e consapevolmente, anche se l'ho passato oziando. E per questo sono convinta che ogni esperienza fatta, positiva o negativa, non solo sia importante, ma fondamentale.

Commenti

Vijnana ha detto…
Benvenuta Elora! Anche io penso che l'esperienza sia l'unica certezza per ritrovare il proprio Io nella mutevole realtà che ci circonda. Un essere è la sua esperienza e null'altro...
Elora ha detto…
Grazie per il benvenuto!
compagnidiviaggio ha detto…
grazie a tutti e due d'sistere

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