7.6.14

QUANDO IL RE JUAN CARLOS PRESE ORDINI DA UN SARDO

 a volte  capita  che i potenti    subiscano   e prendano ordini da  qualcuno più basso in rango di loro . ma per i media  embed    tali cose  non esistono  , A  volte  capita   che dopo 3  secoli  di dominio ( il periodo  in cui  la spagna  primo con il regno d'Aragona e  poi  con  quello Spagnolo ) sull'isola   ci possa essere  la rivincita  come racconta   

(Francesco Giorgioni)

QUANDO IL RE JUAN CARLOS PRESE ORDINI DA UN SARDO.


Primi anni settanta.
L'erede al trono di Spagna Juan Carlos trascorreva le sue vacanze estive in Costa Smeralda, all'hotel Pitrizza. Era un giovanotto bello e annoiato da una vita piena di agi.
Negli stessi anni, il capo ricevimento dell'albergo si chiamava Antonello Martini, un colosso gallurese tosto come il granito.Il suo nome lo si trovava anche nei tabellini calcistici dei quotidiani sardi, al lunedì, perché Martini era un ottimo calciatore dilettante: vestiva la maglia dell'Arzachena e frequentava i corsi da allenatore.Alla fine di ogni turno di lavoro, Martini indossava maglietta e pantaloncini e si allenava nel parco dell'albergo. Correva, si stendeva sul prato per esercitare addominali e pettorali, allungava i quadricipiti in prolungate sedute di stretching. Una nuova stagione nei campi da gioco dell'Isola lo attendeva e lui non poteva permettersi di perdere la forma.Non sapeva che qualcuno spiava la sua routine quotidiana.

Lo seppe quando, una mattina, si presentò alla portineria un giovane statuario. Era da solo e, timidamente, gli rivolse la parola.
"Dalla mia stanza seguo ogni giorno il suo allenamento. Le dispiacerebbe se venissi a correre con lei?"
A supplicare Martini era l'Infante Juan Carlos di Borbone, pochi mesi prima della sua ascesa al trono di Spagna.Naturalmente, Martini acconsentì.Ma L'Infante aveva qualcosa da aggiungere: "Sarà lei a dirigere l'allenamento, io farò tutto quel che lei ordinerà".
Per diverse settimane, il futuro monarca iberico obbedì ai comandi di Antonello Martini, portiere d'albergo e calciatore dilettante dell'Arzachena.Eseguiva ogni movimento ed esercizio, Juan Carlos, senza fiatare.E alla fine di ogni seduta ringraziava il suo personal trainer.Martini lo potete incontrare ancora oggi, ad Arzachena, magari in fila in banca o all'ufficio postale, mentre sbriga le faccende quotidiane. Chiedetegli di raccontarvi questa storia.
E lui vi dirà di quando il re di Spagna, successore di quelli che per secoli dominarono la Sardegna, senza fiatare prese ordini da un sardo.

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