in convalescienza per una frattura alla caviglia , ho visto su Netflix La vita da grandi, regia di Greta Scarano (2025) era dalla mia visione di : Mio fratello rincorre i dinosauri film del 2019 diretto da Stefano Cipani un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol e dalla serie Tutto chiede salvezza composta da due stagioni tratta dall'omonimo romanzo di Daniele Mencarelli. ch non vedevo film di tale genere .Un buon folm sull'autismo , toccante , poetico , delicato , non pietoso . Il film è stato accolto con recensioni positive da parte della critica cinematografica, che ne ha apprezzato regia e sceneggiatura, oltre che le capacità attoriali di De Angelis e Tuci.
Concordo con Manuela Santacatterina di Movieplayer.it scrive che la tematica dell'autismo viene raccontata «con autenticità, rispetto e ironia e senza forzature, [...] una riflessione sul terrore del fallimento e sulla necessità di iniziare a pensare che essere felici - o almeno provarci - è più importante che "sistemarsi"» trovando che nella sceneggiatura non vi sia alcun «calo narrativo o una stonatura», apprezzandone scenografie, costumi e la fotografia.Azzeccata è anche la recensione diMatteo Pivetti, per Sentieri selvaggi definisce il film «un’opera quadrata, che nei canoni del genere funziona perfettamente», trovando la regia «molto efficace nei vari passaggi».Cosi come quella di Camillo De Marco di Cineuropa apprezza la regia di Scarano, scrivendo che «dirige con sensibilità ed empatia» e ritenendo che «la pianeggiante sceneggiatura [...] non offre momenti particolarmente drammatici come ci si aspetterebbe visto l’argomento» poiché affronta una «neurodiversità lieve» ma che «fornisce allo spettatore una buona riflessione sulla responsabilità, sui legami familiari e la consapevolezza».
Vittoria Sertori su CineFacts loda il film sostenendo che «ci spinge a guardare al di là delle etichette e delle diagnosi come autismo, disabilità ma anche responsabilità, e a liberarsi da una serie di sovrastrutture [...] per ritrovare il gusto di scoprirsi liberi e mutevoli, capaci di riconoscere i propri desideri senza vergognarsi di esprimerli.». Alcuni come Lorenzo Ciofani del Cinematografo si soffermano sulla capacità attoriale di De Angelis, descrivendola come garante di «credibilità» e «capace di incarnare il carattere complessivo di un territorio, e che nella sua presenza sempre magnetica, [...] perfino buffa quando si concede la possibilità di essere difettosa», facendo un parallelismo con il testo del brano Litoranea interpretato dall'attrice con Elisa, facente parte dell'album Ritorno al futuro/Back to the Future.
Voto 7

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