l'importante è partecipare non vincere . Rio 2016, Yusra Mardini arriva 41esima nello stile libero ma esulta: "Ho nuotato per tutti i rifugiati"


Rio 2016, Yusra Mardini arriva 41esima nello stile libero ma esulta: "Ho nuotato per tutti i rifugiati"

YUSRA MARDINI
 
 
 
"L'importante è partecipare" diceva Pierre de Coubertin, l'ideatore e fondatore delle Olimpiadi Moderne. Troppo spesso, però, questa bella verità viene dimenticata dagli atleti che partecipano ai Giochi, i quali versano lacrime amare quando vengono sconfitti.
Tuttavia, c'è chi riesce a gioire anche delle eliminazioni, perché conscio che la battaglia più importante non si combatte su un campo da gioco o in una vasca di 50 metri. Yusra Mardini, l'atleta siriana rifugiatasi in Germania per scappare dalla guerra nel suo Paese, lo sa bene.
La storia di Yusra era già balzata agli onori delle cronache nei giorni scorsi - scappata della Siria e arrivata in Turchia, è salita su un barcone di notte per raggiungere le mitiche sponde greche, per poi subire il naufragio dell'imbarcazione e salvare, insieme alla sorella e ad altri migranti, le 17 persone a bordo nuotando per 3 ore ininterrottamente -, ma ora la ragazza ha voluto lanciare un nuovo messaggio dalle brillanti piscine olimpioniche di Rio.
Dopo aver disputato la batteria per la qualificazione ai 100 metri stile libero ed aver ottenuto la settimana posizione - non sufficiente a passare il turno -, Yusra si è infatti mostrata radiosa alla stampa, facendo dichiarazioni davvero condierevoli per una ragazza di soli 18 anni. "Non importa il mio risultato, sono comunque felicissima di aver partecipato alle Olimpiadi. Penso di aver aperto gli occhi all'opinione pubblica internazionale sulla questione dei rifugiati".
La nuotatrice attualmente residente a Berlino ha avuto anche un pensiero per il suo Team - quello dei Rifugiati, appunto -, di cui è stata portabandiera nella serata inaugurale dei Giochi. "Il mio Team è fantastico, perché ci sono persone di tutte le etnie, di tutti i Paesi e di tutte le nazioni". Un Team che incarna appieno lo spirito olimpico.
La stessa gioia incondizionata, del resto, è stata espressa dal suo compagno di squadra e collega di disciplina Rami Anis, posizionatosi 56esimo (su 59 sfidanti) alle batterie dei 100 metri stile libero, ma che al termine della gara ha esultato come se avesse vinto. Rami, che si è allenato insieme alla Nazionale belga per tutto l'inverno, ha raccontato la sua felicità su Facebook.
"Oggi è il giorno che ho aspettato fin da quanto ero piccolo. Nuoterò per tutti gli oppressi del mondo e darò il mio meglio". Rami e Yusra hanno già vinto la medaglia d'oro per la sportività.

Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise