3.8.16

SINISTRA E UTERO IN AFFITTO: RISPOSTA LAMPO A MARINA TERRAGNI di daniela tuscano

l'intervento   della Terragni
  http://marinaterragni.it/ora-la-sinistra-dica-chiarezza-cosa-pensa-dellutero-affitto/




Perché sull'utero in affitto la sinistra tace, esprime obliquamente il suo favore o farfuglia imbarazzata? Ecco un tentativo di risposta.
Perché in realtà essa è già assolutamente favorevole all'utero in affitto. Lo sappiamo bene. Solo che adesso esita a esplicitarlo, non conviene ancora politicamente. I tempi non sono maturi. In attesa di "ridere di queste resistenze medievali", per parafrasare un noto rappresentante di quella parte politica (che della c.d. gpa ha usufruito e non esclude di farlo ancora), occorre una massiccia opera di convincimento o "educazione": mettere di fronte al fatto compiuto, diffondere storie zuccherose di coppie di "padri" felici - non certo di mamme: l'utero in affitto serve ai maschi, non alle donne, nemmeno lesbiche - con la velata, ma non poi tanto, minaccia dell'accusa di omofobia per chi dissente.
Accusa speciosa e intellettualmente disonesta, dato che il problema non è, come si tenta di far credere, l'orientamento affettivo degli aspiranti genitori: infatti la maggioranza di chi si rivolge alla gestazione "surrogata" è costituita da coppie eterosessuali.

 

 Ne' e' in discussione il diritto al figlio perché tale diritto semplicemente non esiste: sembra assurdo nel clima di "democrazia emotiva" in cui versa l'Occidente, ma una società civile è tale solo se si fonda sulla relazione e l'altruismo; e gli unici a poter reclamare dei diritti sono i bambini/e, non gli adulti.
Ma tant'è: l'immagine dei "due babbi" a cui solo dei cattivoni senz'anima negherebbero la felicità è troppo ghiotta per non sfruttarla mediaticamente. Una gestante, una donatrice, una immensa madre, "perché non c'erano alternative" (eppure in Italia la "gpa" non può costituire un'"alternativa" essendo ancora penalmente perseguibile, eppure in molti paesi, dal Canada a quasi tutti gli States alla Norvegia, Spagna, Olanda ecc. l'adozione non è affatto vietata come taluni hanno affermato, ma anzi permessa)... e "il resto ce lo mette l'amore", magari anche i soldi perché ne occorrono tantini. Ma questo non sta bene dirlo, perché distruggere con la venalità quadretti così idilliaci?...
Come abbiamo letto da una sostenitrice della c.d. gpa: "Utero in affitto è un'espressione così rozza, brutale" (si badi: è rozza l'espressione, non la pratica). Nessuno racconta che dietro la retorica del dono si cela un giro d'affari di dimensioni colossali, lo sfruttamento delle donne povere, l'obbligo di abortire in determinati casi, la rinuncia definitiva al concepito ecc. ... ben più fruttifero delle adozioni, che infatti non interessano più a nessuno; e così, invece di sveltire e ampliare la possibilità di adottare anche a singoli di qualsiasi orientamento sessuale - sempre tenendo conto dell'interesse del/la minore - si preferisce incentivare quest'altro mercato. Poi non vorrete mica mettere un pupino piccolo, bell'e confezionato come lo desideriamo noi, con uno sconosciuto magari lacero, stortignaccolo e con una storia incasinata alle spalle? Restino pure negli istituti, quelli!...
E vissero tutti felici e contenti, tranne naturalmente chi non ha abbastanza denaro e le sfigate che hanno perso il treno: potevano pensarci prima, farsi furbe e soprattutto nascere ricche. Ecco, essere "progressist*" oggi significa più o meno questo. Con buona pace di Marx e Gramsci.

© Daniela Tuscano

Nessun commento: