19.8.16

Nelle batterie dei 5000 donne, la neozelandese Hamblin e la statunitense D'Agostino finiscono a terra: la seconda ha la peggio e la sconosciuta avversaria l'accompagna al traguardo, rinunciando alla qualificazione

A  quasi  cento dieci  anni    dalla  vicenda  di  Dorando Pietri  olimpiadi   di Londra  1908



  alle  olimpiadi  rio  2016  è avvenuto   un  gesto   dallo stesso  valore  simbolico


che  dimostra  che  nonostante :   gli affari  , il  doping   (  in certi periodi anche   di stato  ) ,  la politicizzazione  , i boicottaggi  o iniziative  contrarie come   questa  del  gruppo fb boicottare le olimpiadi è un dovere
Affogati dalla politica, dai midia dalla cultura d'elite. non siamo in grado di vedere ciò che accade davanti ai nostri occhi. Dopo i mondiali di calcio che sappiamo cosa sono costati a livello umano-sociale al Brasile; adesso è l'ora delle olimpiadi è cominciano a trapellare le prime notizie di uccisioni mirate sui ninos de rua. Mi chiedo? Siamo veramentee impotenti davanti a questi massacri, ricordando i paesi in guerra? Io dico no, il risveglio delle coscienze deve avvenire prima o poi ovunque, Vedi Francia e lo stesso Brasile, il Messico.Solo in questo modo possiamo sperare, come in altri tempi di dare una soluzione alla violenza capitalistica-imperialista e ai suoi genocidi programmati. L'orrore è tra noi e solo noi possiamo combatterlo. Non diamo importanza alle situazioni che ci fanno scivolare nel vuoto, BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI


i  veri  valori  dello sport   su  chi     sono fondati  anche  le  olimpiadi e  quindi   il vero  sport   non  sono  ancora   morti  completamente  ma  sono come  un fenomeno  carsico    che  dopo anni  di pausa ritorna  a farsi sentire  
Ecco   la  cronaca  di un gesto bellissimo  che senza  internet  sarebbe passato   inosservato o  quasi     o  confuso fra la marea  d'immagini e  fotogrammi di queste olimpiadi  


Nelle batterie dei 5000 donne, la neozelandese Hamblin e la statunitense D'Agostino finiscono a terra: la seconda ha la peggio e la sconosciuta avversaria l'accompagna al traguardo, rinunciando alla qualificazione. La giuria ha riammesso entrambe

16 agosto 2016 - RIO DE JANEIRO (Bra)
Si invoca sempre il fair play e lo spirito olimpico, ma ogni volta che se ne scorge una manciata, ci si accorge poi quanto nei fatti in realtà manchi. E quanto un gesto come una mano tesa per aiutare qualcuno a rialzarsi e una spalla offerta per condividere la fatica, rappresentino per ciascuno di noi. E' capitato questa mattina sulla pista di atletica, durante le batterie dei 5000 metri femminili: verso la fine della gara la neozelandese Nikki Hamblin e poi l'americana Abbey D'Agostino cadono in seguito ad una brusca frenata del gruppo. Il ginocchio della seconda compie una brutta torsione, ma nonostante il dolore si gira e va ad aiutare l'avversaria a rialzarsi.
Ricominciano insieme la corsa, zoppicando. Pochi passi dopo, la statunitense finisce di nuovo a terra e rimedia una distorsione al ginocchio. In questa occasione è la Hamblin a soccorrerla. Le due proseguono a fatica verso il traguardo, insieme e qui si abbracciano in un'atmosfera commovente. Concludono all'ultimo posto, e mancano la qualificazione. «Sono così grata ad Abbey per quello che ha fatto per me», ha commentato la neozelandese. Chiarendo che, prima della gara, lei e l'americana non si conoscevano: «Non l'ho mai incontrata prima, non è una cosa sorprendente? E' una donna straordinaria. Indipendentemente dall'esito della gara, questo è un momento che non ho intenzione di dimenticare per il resto della mia vita. Se, tra vent'anni, qualcuno mi chiederà di Rio 2016 - ha aggiunto - beh, racconterò questa storia». La giuria ha deciso di riammetterle, ma non è certo che entrambe possano essere in condizione di gareggiare.
 






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