IL Post d’oggi , come sempre del resto per chi mi ha sempre seguito dall’inizio vuole essere uno strumento d’informazione ovviamente nel limite del possibile non settaria e obbiettiva , che aiuti nella ricerca della memoria ( vedere il post integrazione alle Faq ) e a conoscere ed acquisire quelle “ buone abitudini “ che unite agli “ strumenti diagnostici esistenti “ possono aiutare a far si che certe aberrazioni non sin ripetano mai più e che le bugie ( di stato e non ) non diventino verità e la verità non diventi menzogna In occasione dell’anniversario del 60 ° anniversario della liberazione si assisterà da una parte a un diluvio di retorica e di celebrazioni spontanee come quella che ci sarà il 25 aprile a Bortigiadas ( Sassari ) e ipocrite come quella del mio comune dove si è dimenticati di ricordare uno dei più grandi partigiani italiani Il colonnello dei carabinieri ( uno dei primi \ secondo altri il primo stesso fra i carabinieri ad andare in montagna e unirsi a Partigiani ) comandante di GL di Piacenza Fausto Cossu originario di Tempio P ( mia cittadina ) morto all’età di 90 la scorsa settimana sulla lotta partigiana : Allo stesso tempo ci saranno anche denigrazioni ni da parte dei revisionisti estremi - negazionisti e quindi delle tv e dei media ( la cui totalità o quasi è in mano alla destra di governo ) verso coloro che hanno combattuto per la democrazia e la libertà, accusandoli d’essere una esigua minoranza (tesi fuorviante se si estende a tutta la resistenza,in parte vera se si tieni conto della distinzione fra Attendismo e Non Attendismo all’interno del movimento resistenziale in quanto le lotte di liberazione sono vincenti solo se il pesce ha l’acqua in cui nuotare , infatti non si capirebbe la nascita e la durata anche se breve delle repubbliche partigiane ( sempre sullo stesso argomento il dossier del quotidiano l’unità ) la grande partecipazione popolare e il ruolo attivo delle donne la cui presenza e partecipazione è stata lungo come quella degli anarchici e dei movimenti non violenti , anche da quei partiti attendisti e non che hanno fatto la resistenza , sottovaluta e sminuita , ed solo recentemente affrontata trovate qui maggiori news ) e mettendoli sullo stesso piano, con una legge , con coloro ( I repubblichini ) ,che hanno partecipato allo sterminio nazista e allo loro stragi ne trovate qui l'elenco e qui chi essi erano.Per maggiori approfondimenti vedere i link riportati alla fine Ecco quindi come già in passato ho deciso di preferire, alle rituali e [ Sic ] spesso stucchevoli celebrazioni , nel mio piccolo , una iniziativa concreta volta a contribuire ad una memoria non retorica e solo celebrativa, perché : << Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi >> come dicono gli ex Csi in linea Gotica . e come dicono anche dei miei amici di Gavoi ( Nuoro ) Francesca Cualbu,Enrico Mura,Luca Sedda nel loro libro GAVOESOS Il Ventennio e la Guerra che hanno scritto un libro sul loro periodo intervistando anziani del paese sul periodo fascista e sulla seconda guerra mondiale presenteranno il 25 aprile : << Mentre le guerre continuano a funestare questo nostro mondo e, a noi tutti, sembrano lontane, lontanissime, televisive, la generazione che ci ha preceduto e ci ha regalato il paese come oggi lo conosciamo, la generazione che ha vissuto il Ventennio, che ha combattuto la Seconda Guerra Mondiale, si va estinguendo. Nelle case e, nei giorni buoni, sulle panchine granitiche ai bordi delle vie e delle piazze, invecchia un patrimonio di memoria storica, inascoltato da quelli che di memoria e d’insegnamenti avrebbero più bisogno: i giovani . Convinti che ogni vecchio che muore rappresenta un archivio che si chiude per sempre, abbiamo deciso di tornare ad interrogare i protagonisti di quegli anni, i pochi che ancora oggi hanno voglia di parlare di quelle vicende talvolta dolorose, quanto dolorosa può essere la guerra. Abbiamo pensato di raccogliere le testimonianze, le fotografie, le lettere dei superstiti di quelle guerre, ma anche di quelle persone che nel paese hanno vissuto le ansie e le difficoltà di quel periodo, per cercare di scoprire come e quanto Gavoi, villaggio barbaricino, fosse coinvolto, travolto e partecipe di quel momento storico nefasto per l’Italia, per la Sardegna e per il mondo intero. Abbiamo pensato di riportare tutto questo in un libro che rimanga a testimoniare e a ricordare quegli anni a tutti i Gavoesi...». Occorre,quindi fare,come nella moderna medicina dove la diagnosi precoce sia lo strumento migliore per assicurare le massime possibilità di cura . E la diagnosi precoce , in tutti in campi , richiede la consapevolezza e informazione . Ma poiché lo sappiamo tutti ( almeno chi non vuole aprire gli occhi o ha mandato il cervello all’ammasso ) deve essere quella non omologata e standardizzata come è oggi in Italia salvo rare eccezioni di chi non ha voluto mandare il cervello all’ammasso o leccare culi . A che dice che il 25 aprile e l’antifascimo sono ormai superati dico questo : la nostra costituzione ( che si vuole cancellare completamente ) non è separabile dall’antifascismo e dalla guerra di liberazione , della quale l’insurrezione del 25 aprile non fu che l ‘epilogo ( e solo gli schiocchi in malafede sia a destra che a sinistra hanno inventato o riutilizzato il ritornello montalelliano : << s’insorse quando non c’era nulla contro cui insorgere >> ) . Non è separabile quella lotta dal suo grande e positivo risultato concreto che è la Costituzione . Un monumento che oggi è insidiato e che va difeso con ogni mezzo ., perché è il risultato di sofferenze di tanti e non può essere infangato o dimesso da un manipolo di neofascisti camuffati in cerca di rivalsa .Mi ritornano in mente le parole , lette in uno dei tanti dossier per 60 , di Livio bianco capo partigiano del Cuneese pronunciate nel lontano 1947 , rese ancora più attuali e che trovano conferma nelle violenze fasciste alla facoltà di Roma III o le manifestazioni e aggressioni di Forza Nuova trovate qui un elenco dettagliato : << quelle forze che credevamo d’aver per sempre debellato , verso cui abbiamo avuto il torto d’essere stati troppo indulgenti , sono sempre vive , e rialzano al testa , e cercano baldanzosamente al rivincita >> .Concludo questo Post con due citazioni . La prima una rivista di storia Millenovecento ( di destra certo ma non fascista un po’ revisionista a volte anche estremo , ma non faziosa ben curata e documentata per iscriversi alla neswletter info@millenovecento.it essa è in formato PDF e per essere letta necessita di Acrobat Reader, scaricabile gratuitamente sul sito www.adobe.it ) : << (…) Negli ultimi anni da parte di molti studiosi, dopo anni di alluvione di retorica sulla resistenza, c’è stato un tentativo di ridimensionare l’importanza di questo fenomeno. E’ stata messa in discussione la rilevanza militare, è stata messa sotto accusa in certi casi l’onestà personale di molti partecipanti, sono stati espressi dubbi sul valore democratico di grandi componenti resistenziali, specie quelle che si rifacevano allo stalinismo che in effetti non aveva molto da insegnare sul piano della democrazia. In qualche maniera anche la riscoperta dei combattenti della Rsi, molti dei quali avevano combattuto una guerra già persa solo per salvare l’onore nei confronti dell’alleato, è una critica implicita a chi ha combattuto sulle montagne in nome della libertà.Personalmente sono convinto che la resistenza abbia fatto una serie enorme di errori (…) >> . Certo come in tutti i movimenti di liberazione ci furono degli errori , ma non sono paragonabili a quelli fatti da coloro contro cui si combatte Quelli della resistenza italiana furono : quello del massacro della famiglia Govoni famiglia Govoni meglio nota come i sette fratelli Govoni ( per citare il caso più importante e più noto ), Le foibe ( sempre su tale argomento segnalo quest’altro sito http://digilander.libero.it/lefoibe/personale.htm ) oppure il caso di Porzus e per finire quello di Piazzale Loreto atto conclusivo della Guerra , Alcuni comprensibili ( le Foibe e Piazzale Loreto ) se inquadrati nel contesto storico , ma non giustificabili , condannabili gli altri , da non mettere tutti sullo stesso piano di quelli Nazi – Fascisti . << (…) Ma al di là di tutti questi elementi, ---sempre l’editoriale di Secciani su millenovecento di questo mese ---- che sono certamente importanti, sono personalmente convinto (e ripeto è un parere personale) che con tutti i suoi errori la resistenza sia stato un elemento fondamentale nella ricostruzione dell’Italia. Si parla molto della parola onore ogni volta che si citano i combattenti della Rsi ed è indubbio che da parte di molti ci sia stata questa motivazione nello schierarsi dalla parte di un regime screditato, ma è altrettanto indubbio che il vero onore dell’Italia sia stato salvato proprio dalla resistenza. E non certo perché si schierò dalla parte dei vincitori, ma perché era dalla parte di valori giusti. La democrazia, la libertà di espressione, la libertà di associazione, la libertà di mercato sono valori troppo grandi e troppo importanti per considerarli secondari. Il fatto che, sia pure con molte contraddizioni, la resistenza abbia dato il suo contributo a ristabilirli in Italia non è un fatto di pura retorica, ma qualcosa di fondamentale. E il fatto che quando sono arrivati i liberatori ci fosse già qualcuno che la libertà se l’era conquistata da sola, il fatto che la democrazia non sia stata solo un bene di importazione, non è certo un fatto secondario.>>.Seconda è ultima citazione :<< Se voi volete andare in pellegrinaggio nei luoghi ---- potete con i link sotto riportati ---- dove è nata la nostra costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani , nelle carceri dove furono imprigionati , nei luoghi dove furono impiccati . Dovunque è morto un italiano per riscattare la dignità ; andati li , o giovani , col pensiero perché li è nata al nostra costituzione >> ( Pietro Calamandrei 1899-1956 un liberale \ azionista che oggi dai revisionisti estremi \ negazionisti viene definito in senso dispregiativo e fuorviante comunista )
1 commento:
che lavoro per questo post!..bravo!
un sorriso
veradafne
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