Molti mi chiedono : come mai coltivo la memoria e se in tempi come questi fare ciò non è come dare el perle ai porci ?
Io coltivo la memoria perchè per capire quello che siamo e dove stiamo andando oggi , è neccessario sapere da dove veniamo e cosa siamo stati ma soprattutto perchè non sia fatto un uso politico struemntale dela memoria storica . E poi se la gioventù ( e non solo ) la si emotiva , la si incoragfgia in maniera non retotrica , accademica e strumentale , la sia aiuta a formarsi uan coscienza critica e storica e si fàò si che certi errori non si ripetano . E poi io preferisco ( cosi credio e sono sicuro anche per coloro scrivono sul mio blog ) che è meglio essere considerati illusi e sognatori come Il comandante aureliano protagonista del romanzo cent'anni di solitudine o come quello dela canzone il ballo d'Aureliano dei Modena city ramblers che essere un automa o una pecora , anzi peggio , aver mandato il cervello all'ammasso e non proporre iniziatve e accontentarsi acriticamente senza reagire di quello che passa il convento . Cocludo questo post con una cit : << .. .Luogo della memoria , pomeriggio di festa ,giovane umanità antica fiera indigesta . Cielo padano plumbeo , denso incantato incredulo un canto partigiano al comandante diavolo non temere il proprio tempo è un problema di spazio . Geniali dilettanti in selvaggi parata raqioni personali , una questione priovata ... >> ( Giovanni Lindo Ferretti )
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