4.11.05

Senza titolo 951


La Teoria dei Giochi permette di stimare gli scenari politici a breve termine, ma è inadeguata nel caso di orizzonti temporali più ampi.E' possibile quindi definire una metodologia di analisi che ne stimi l'evoluzione in periodi medio-lunghi ? A prima vista, la Politica può sembrare descrivibile tramite funzioni di tipo lineare, basate sul legame di causa, l’esigenze specifiche dell'elettorato, ed effetto, la soluzione che gli viene proposta dai chi detiene il potere. Eppure, riflettendoci a fondo, il modello più efficace può far riferimento al principio di retroazione ed alla cibernetica di Wiener.Un soggetto esegue un’azione. Questa modifica il contesto. Per adattarsi a tale cambiamento, il soggetto dovrà a sua volta modificare il suo comportamento. Ossia, adeguando il tutto al nostro contesto,qualsiasi richiesta dell'elettorato costringe i politici a dei cambiamenti; chi esegue la modifica più adeguata alle aspettative del cittadini instaura la relazione, guadagnandone fiducia e quindi voti. A loro volta le scelte compiute dal politico modificano dinamicamente l'opinione pubblica.Già così la situazione è più complicata; e linearizzazione delle funzioni decisionali è valita soltanto per un intervallo ristretto. Ma anche qui si ha un eccessiva semplificazione della Realtà; le decisioni del politico non influenzano soltanto l'elettore, ma anche i suoi alleati ed i suoi avversari e viceversa.Si avrà un network di sistemi retroattivi, l'uno influenzato dall'altro. Le modifiche ad un singolo feedback non saranno limitate alla coppia politico/elettore, ma si propagheranno a tutto il sistema. Alcune di queste si smorzeranno immediatamente, altre, che scherzando potremmo definire rivoluzioni, cambieranno lo stato della globalità.Per utilizzare un approccio tratto dalla Fisica, tale modello non genera nè un sistema stazionario, altrimenti saremmi rimasti allo stato di Natura, né completamente stocastico, il che equivarrebbe all'Anarchia,  ma un sistema dinamico non lineare, a regime caotico, descrivibile nello spazio delle fasi dal suo Attrattore Strano.Caratteristica principale dei sistemi dinamici in regime caotico è la presenza di dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali: prese due condizioni iniziali arbitrariamente vicine fra loro, le traiettorie che da esse si sviluppano divergono ad un tasso esponenziale risultando in breve tempo totalmente incorrelate. Ciò significa che, volendo prevedere perfettamente la storia futura del sistema, è necessario conoscere con precisione infinita lo stato attuale del sistema e occorre disporre di uno strumento di calcolo dotato anch’esso di precisione infinita.Qualsiasi errore di approssimazione porterà a individuare una traiettoria del tutto diversa da quella vera, costringendo a inaccettabili errori di previsione. Parallelamente, una perturbazione arbitrariamente piccola delle condizioni iniziali può avere effetti determinanti sulla storia futura del sistema, dirottandolo su percorsi evolutivi totalmente nuovi e difformi.Di conseguenza, è impossibile compiere previsioni a lungo periodo in Politica. A latere, la stessa modellizzazione vale per il clima; tutte previsioni a due o tre secoli hanno la stessa attendibilità della lettura dei tarocchi.Di conseguenza, nelle piccole dinamiche di tipo caotico, decisioni apparentemente banali possono causare grandi effetti. All’interno della teoria del caos, tale fenomeno è chiamato estrema sensibilità alle condizioni iniziali o effetto farfalla. Ciò ha diverse conseguenze. La prima la spiegazione teorica del fenomeno della casualità degli eventi rivoluzionari. La seconda l’impossibilità di fare previsioni a lungo periodo nel marketing.  Inoltre decisioni che hanno portato a risultati ottimali nel passato non necessariamente porteranno a risultati positivi nel futuro; per questo in politica bisogna sempre reinventare le proprie strategiaFacciamo un altro piccolo salto concettuale: sostituiamo alla parola politico azienda, ad elettore cliente, alleato partner e  avversario concorrente.Gli stessi meccanismi che negano la previsione nella Politica, rendono impossibile la pianificazione in Economia, rendendo fallimentare, nei confronti del libero mercato, le ipotesi stataliste

1 commento:

TheHours ha detto...

interessante questa lettura della teoria dei giochi in ambito elettorale.

difficile capire dire se i politici possano rientrare nel "gioco del pollo" o nel "dilemma del prigioniero".

difficile la coperazione in entrambi i giochi reali...


se non l'hai letto mi permetto di segnalarti il libro Rischio 1914, come si decide una guerra, edito da il mulino, 1994. un po' datato ma di grande attualità.


un saluto.