uno dei " matti " come quelli de
IL MATTO ( modena city ramblers in Fuori Campo (1999 )
Il matto arriva con la schiena curva
Con il secchio, il pennello e l'atlante
Ha la bocca piena di poesie e parole
Ha una scorta che è sempre abbondante
Di storie e di offese
E di belle speranze
Il matto porta pacchi di carne e pesce
Di scarpe, di libri e vestiti
Di cappotti vecchi e di bambole tristi
Di giochi e preservativi
Di cause perse
E di buoni motivi
Il matto arriva con le pezze al culo
E se ti vede ti tende la mano
Il matto parla con lo sguardo perso
Sogna forte
E vede lontano
Il matto parla e grida e scherza
E ti guarda, poi ride di gusto
Ha la faccia innocente di un bimbo
Ha il furgone che sa di lambrusco
Ha negli occhi la luce
Del folle e del giusto
"Io sono il chiodo che picchia nel muro
Sono il vino nascosto in cantina
Sono lo specchio storto che riflette il mondo
Sono il grillo davanti al camino
La coscienza sporca
Che si avvicina"
Il matto arriva con le pezze al culo
E se ti vede ti tende la mano
Il matto parla con lo sguardo perso
Sogna forte
E vede lontano
dalla nuova sardegna del 24\11\2005
Tempio capitale, almeno della cultura
Nasce un circolo per diffondere la lettura, sponsor è la Regione
TEMPIO. Sarà Tempio la sede ufficiale dei “Presìdi del Libro della Sardegna”, una iniziativa della Regione. A Cagliari opererà la segreteria dell’associazione, in Gallura, invece, sarà presente il fulcro della rete, il punto di riferimento dei diversi presìdi del libro che, dopo l’ufficializzazione della nascita dell’associazione, sorgeranno un po’ in tutta l’isola.
Per Tempio è naturalmente un riconoscimento notevole, interpretabile anche come la prova di quanto di buono sia stato fatto sinora in città nel campo della promozione editoriale. Merito, soprattutto, di un libraio dalle idee chiare, Massimo Dessena, alle cui iniziative gli scrittori guardano sempre con favore, tanto da aver trasformato i suoi caffè letterari in un autentico modello organizzativo. E questo grazie anche a quel consistente zoccolo duro di lettori che ne seguono appassionatamente tutti gli appuntamenti del ricco programma annuale. Lettori che hanno appreso con piacere la notizia che, grazie agli sforzi congiunti di alcuni scrittori (Giorgio Todde e Gianni Marilotti, fra gli altri), librai illuminati e qualche editore lungimirante, i presìdi del libro saranno presto una realtà anche nell’isola. Non costeranno niente e produrranno molto, e forse anche per questo l’assessorato regionale alla Cultura ha garantito il suo pieno appoggio.
Nati originariamente in Puglia per volontà dell’editore Giuseppe Laterza come progetti per diffondere la lettura, i presìdi sono dei veicoli eccezionali per la promozione del libro. «Strumenti impagabili - afferma più di un operatore del settore - per servire la causa dello sviluppo economico, sociale, civile e culturale di una comunità». Sono anche un modo di intendere e fare cultura attraverso canali nuovi. Decisamente antiaccademici e fortemente innovativi. Un presidio del libro può, infatti, sorgere anche nei luoghi apparentemente meno probabili: una pizzeria, un pub o una profumeria, e non solo nelle scuole, nei circoli privati o nelle università. In Puglia è attivissimo quello che è stato messo in piedi da una parrucchiera all’interno del suo esercizio commerciale. Di libri la titolare del negozio e le clienti non parlano naturalmente tra una tintura e l’altra, ma nel giorno in cui l’esercizio osserva il turno di chiusura. Proprio allora si scatena la passione per il libro con letture collettive, scambi di informazioni sui libri letti e da consigliare, escogitando sempre nuove vie per promuovere il libro.
La rete dei progetti locali del Presidio sardo potrà servirsi di un collegamento nazionale con editori, librai, bibliotecari. Presto la rete avrà una sua forma anche nel web. Insomma, si doterà di quanto può essere utile per promuovere dal basso l’idea che un libro è un toccasana per la crescita non solo individuale. «Bisognerà certo attenersi - spiega Massimo Dessena - a quanto prevede comunque lo statuto, puntando alla qualità più che alla quantità della partecipazione attraverso il coinvolgimento e la costituzione di una serie di rapporti tra enti, scuole e associazioni». La via da seguire sarà quella dei seminari, delle tavole rotonde, libroforum, mostre, premi letterari, borse di studio e festival. Un occhio di riguardo il presidio sardo lo riserverà ai centri più piccoli e più svantaggiati. Centri che anche in Gallura non mancano e per i quali Tempio e il presidio locale che a giorni nascerà saranno un importante punto di riferimento.
Giuseppe Pulina
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