17.11.05

Senza titolo 983

 



  Ora  indipendentemente dalla sua  colpevolezza o innocenza ,  quello  che  mi dà fastidio (  anche  se nessuno , neppure io , ne è immune . Infatti   quando  m'interessai  in maniera un po'  morbosa  dato che  conoscevo sia la vittima  sia  l'assassino  (   erano del mio quartiere  , il primo adiritturra  vicino di casa  )    al caso di Elisabetta naddeo uno strupro e  omicidio  avvenuto  nella mia  cittadina per  fortuna  poco trattato dai media nazionali  perchè  risolto subito  e  quindoi  non appettibile  come quello di cogne  o  di erika  e omar  solo per citarte i più  clamorosi    )  è  la  curiosità morbosa    verso i fatti  di cronaca nera . come  questi    Ora  non dico  che   ciò  sia inevitabile  perchè  chi  non lo  è  scagli  la prima  pietra  ,   un conto  è  quella    spontanee  avvenute    fra  i primi anni del  II  dopo guerra  e  gli anni  70  perchè  la cronaca nera   era  " censurata " dal fascismo e  dalla  Dc  e non ingigantita  o  trattata  come  "  surrogato  "  o   riempitivo dai media per  distrarre  le persone (  insomma c'è   sempre stata )  , un'altro è qella  incentivata  dai media  facendo il " panem et circenses ( Giovenale satire  X, 81.) " per distrarre\  distogliere   il pubblico dalle cose  più importanti  come  quella   a cui fà riferimento  la  vignetta  di Sergio Staino Sopra  riportata . Ecco  perchè concordo  con   quanto dice Curzio maltese  nell'editoriale  di repubblica  di oggi  ( 17\11\2005 )   : << [...]  Quasi non corresse alcuna differenza fra una donna condannata a trent'anni per aver massacrato il suo bambino e un qualsiasi divetto da reality show, Al Bano, la Lecciso, Lory Del Santo. Jean Baudrillard sostiene che la televisione ha compiuto il delitto perfetto, ha ucciso la realtà e ne ha fatto sparire il corpo. Ma il vero delitto è aver annichilito la capacità di provare emozioni. Si dirà che intorno ai grandi processi di cronaca c'è sempre stata la stessa folla indiscreta, anche prima che inventassero la televisione. L'Italia del dopoguerra si divideva in partiti e fazioni per la saponificatrice di Correggio come per Coppi e Bartali, dimenticando nell'urgenza della fazione l'orrore dei crimini. Eppure le passioni erano vive, ora sono morte, sepolte da troppe ore di televisione. E' normale e quasi umano, per carità nessuno scagli una pietra contro la brava gente davanti al palazzo di giustizia torinese.[...] >>  qui  il testo integrale dell'articolo . Mentre scrivevo  e cercavo meateriale  per questo post  leggo   sempre  su tale  argomento un interessante  articolo  de  ILgiornaledisardegna quotidiano  della mia regione  )  che   afferma  : <<  è nata   prima la curiosità morbosa del pubblico per la vicenda giudiziaria di Anna Maria Franzoni o l'attenzione dei media ? In realtà prima che in aula, il processo a Anna Maria Franzoni era iniziato nella case, davanti alla tv, nei bar e nei posti di lavoro. Istruito da milioni di teledipendenti con il gusto per il fattaccio di nera o da semplici cittadini impressionati dall'aberrazione di una madre che uccide il figlioletto. Un procedimento sui generis, come quelli che possono aver luogo nel tinello di casa o durante la pausa caffè. Complici, i media. Ieri per la prima udienza del processo d'Appello alla giovane mamma di Cogne, condannata in primo grado a 30 anni per l'omicidio del figlio Samuele, nel tribunale di Torino erano state allestite una sala stampa e di un'area esterna per le dirette televisive: un vero processo mediatico è iniziato.[...]  una folla di curiosi . Casalinghe  e pensionati  ma anche giovani, tra cui numerosi studenti di Giurisprudenza.È una panoramica del variegato il pubblico che ieri accalcava il Palazzo di Giustizia. er la voglia matta di vederla.«Sono venuta per guardare negli occhi Anna Maria»,spiega Francesca, una casalinga polacca che sta facendo la coda dalle 8 - voglio capire qual è la forza che spinge questa donna ad andare avanti con qu esto spettacolo». E il desiderio di vedere di persona Anna Maria Franzoni ha spinto anche Felicia, una pensionata, a presentarsi, con la carta d’identità im mano ai cancelli. «È da un mese che aspetto questo appuntamento, mi sono preparata leggendo molte cose sulla vicenda, voglio proprio vederla».  >>. Oltre  ai media  " tradizionali  "  che   hanno contribuito  al chiachericcio    sulla  sua  innocenza  \  colpevolezza   e al disinteressamento   che  ci stiamo avvicinando al baratro  e  alel figuracce internazionali e  alla distruzione  del paese ,  ci  pensa  anche internet  , Infatti esiste   persino un sito internet che contesta la sentenza di primo grado (www.giustiziapersamuele.it) e che nella home page recita: «Si può con un sillogismo condannare a 30 anni di carcere?». Il sito offre un'ampia gamma diipotesi, commenti e perizie,nonchè una galleria fotografica con immagini del piccolo che gioca sulla neve col gatto, va sul triciclo, raccoglie patate. Critiche al comitato sono giunte da un altro sito internet (www.criminologiaclinica.it) che, oltre a denunciare la poca opportunità della spettacolarizzazione di simili fatti di cronaca «se non altro per evitare di istruire qualche testa bacata», spiega come la Franzoni«debba essere giudicata dalla magistratura e non dai lettori del sito  >> Non ho altro da aggiungere ......se  nonquesto  alcuni versi tratti  da la  guinea ( Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993  ) di Pier Paolo pasolini riportata nella fine del film Pasolini, un delitto italiano (1995) "  di M. Tullio.Giordana qui l'audio e il video


<<
[....]


L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai


da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,


di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.


Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza


a vedere morire nel modo più atroce 
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.


[...]


>>


con   questo   è tutto . Meditate  gente meditate  soprattutto  quelli che  hanno mandato il cervello all'ammasso  è  preferiscono  solo evadere  e rinchiudersi  in una  torre d'avorio  e  preferiscono per  parafrare   Linea  gotica  dei ex Csi :<< La facoltà di non sentire \ La possibilità di non guardare \ Il buon senso la logica i fatti le opinioni >> anzichè  << Occorre essere attenti per essere padroni \ Di se stessi occorre essere attenti \ La mia piccola patria dietro la Linea Gotica \ Sa scegliersi la parte \ Occorre essere attenti >> ovvero indignarsi  e  schierarsi 

10 commenti:

francesca78 ha detto...

Sono d'accordo con te, ti appoggio in questo tuo grido di scandalo. Interessanti i 2 articoli!

anonimo ha detto...

Prima di parlare di stupro fossi in te ci penserei 2 volte. E poco me ne frega se conoscevi Elisabetta e quel bastardo del tuo vicino di casa.

Prima di scrivere certe cose informati e se non puoi farlo allora taci, invece di riportare tutte le cavolate che hai scritto i giornali in merito a questa vicenda della quale nessuno i particolari più atroci, ma tutti si permettono di parlare e dar fiato alla bocca pur di avere voce in capitolo. Sai quale è il grosso problema: la gente non ha un cavolo da fare tutto il giorno e quindi per tenersi impegnata deve parlare, parlare e ancora sparlare degli altri.

compagnidiviaggio ha detto...

caroa amica ( amicA O FAMILIARE DI ELISABETTA ) . prima di parlare a a vanghera rileggiti l'articolo . io non stavo parlando di stupro ,nè tanto meno diufendendo l'assasino , p ma stavo se ti rileggi con calma e non accecata dall'odio e dalal tragedia che ti ha e vi ha colpito , l'articolo , noterai bene che io criticavo sia il me stesso all'epoca di quei fatti sia l'atteggiamento dei media che al 90 % sparanop cazzate oltre a gettare fango e la poca sensibilità dimostrata verso di voi nel trattare la vicenda . spero che la prossima volta oltre a firmarti faccia dele critiche costruttive .

compagnidiviaggio ha detto...

ops dimenticavo . anche se ti sei espressa in maniera cosi acida e rancorosa . ti dò ragione perchè siamo arrivati anche se attraverso strade diverse ad esprimere lo stesso disgusto per certa gente

anonimo ha detto...

rileggendo a distanza di parecchio tempo la risposta che hai dato che in realtà non meriterebbe nemmeno un commento. Non puoi negare di aver scritto questo: "al caso di Elisabetta naddeo uno strupro e omicidio avvenuto nella mia cittadina per fortuna poco trattato dai media nazionali perchè risolto subito e quindoi non appettibile ..." ed è in questo passaggio che hai commesso un errore. Poco me ne frega se hai riportato una frase perchè in tutto il testo successivonon leggo da nessuna parte che affermi che NON c'è stato nessuno stupro. E sai perchè non puoi farlo? Perchè naturalmente certe cose non le puoi sapere ed è giusto che tu come tanti altri non le sappiate, in quando cavoli non vostri. I miei toni ti sono sembrati acidi? rancorosi? Giudichi i miei toni?

Ma come ti permetti! Chi sei per farlo?

Rimango sempre della stessa idea anche a distanza di anni: la gente non imparerà mai a farsi i cavoli propri soprattutto in un piccolo paese di montagna dove tutti si credono l'Onnipotente e si permettono di aprire la bocca bel oltre i limiti. Ne riparliamo tra qualche anno, vedrai vedrai....

Ultima cosa: che differenza ti fa sapere se sono un familiare, amico/a? Non sono di certi nè fatti tuoi nè di altri. E il mio intervento non voleva essere una critica costruttiva ma solo una critica.

compagnidiviaggio ha detto...

rileggendo a distanza di parecchio tempo la risposta che hai dato che in realtà non meriterebbe nemmeno un commento. Non puoi negare di aver scritto questo: "al caso di Elisabetta naddeo uno strupro e omicidio avvenuto nella mia cittadina per fortuna poco trattato dai media nazionali perchè risolto subito e quindoi non appettibile ..." ed è in questo passaggio che hai commesso un errore. Poco me ne frega se hai riportato una frase perchè in tutto il testo successivonon leggo da nessuna parte che affermi che NON c'è stato nessuno stupro. E sai perchè non puoi farlo? Perchè naturalmente certe cose non le puoi sapere ed è giusto che tu come tanti altri non le sappiate, in quando cavoli non vostri.


HAI RAGIONE . SONO CAVOLI NOSTRI IN PARTE PERCHE' SE I SERVIZI SOCIALI L'AVESSERO TOLTO AI GENITORI E LE AUTORITA' E MESSO IN CARCERE PER LE AGGRESSIONI CHE HA COMMESSO PRIMA DI QUELLA DELLA POVERA ELISABETTA , I LE ACCUSE NON AVESSEROC EDUTO A PRESSIONI DELLA CHIESA E DE SERVIZI SOCIALI CHE GLI OFFRIVANO UN'ALTRA POSSIBILITÀ .


I miei toni ti sono sembrati acidi? rancorosi? Giudichi i miei toni?

Ma come ti permetti! Chi sei per farlo?

NON STO GIUDICANDOTI, E I SCUSO SE L'HO FATTO INVOLONTARIAMENTE , MA STAVO REPLICANDO ALLA TUIA CRITICA ( COMPRENSIBILE ) MA RANCOROSA E PIENA D'ASTIO . SONO ALTRE LE VOCI VERSO QUALI MI SONO INCAZZATO ANCH'IO , CHIEDENDO A QUELLE PERSONE DI SMETTERLA E D'AVERE UN PO' DI RISPETTO , NON TANTO QUELLA DELLA VIOLENZA CHIAMATA DA ME E DA GENTE CHE LAVORA IN TRIBUNALE NELA CANCELLERIA E CHE HA LETTO TUTTO L'INCARTAMENTO ( E DA CUI HO APPRESO QUELLO CHE IN MINIMA PARTE , IL RESTRO HO PREFERITO TACERLO PER RISPETTO DELLE DUE VITTIME DI QUESTA QUESTIONE



Rimango sempre della stessa idea anche a distanza di anni: la gente non imparerà mai a farsi i cavoli propri soprattutto in un piccolo paese di montagna dove tutti si credono l'Onnipotente e si permettono di aprire la bocca bel oltre i limiti

HAI RAGIONE INFATTI LA CRITICA ERA RIVOLTA ANCHE QUELLE PERSONE E A ME STESSO ED AL COMPORTAMENTO MORBOSO AVUTO NEL PARLARE DI QUESTA TRISTE E FERITA ANCORA APERTA . MA IL FATTO MI COLPITO NEL PROFONDO


Ne riparliamo tra qualche anno, vedrai vedrai....



STATE PREPARANDO UNA CONTO CELEBRAZIONE A QUELLA UFFICIALE PER IL 10 ANNIVERSARIO CHE CADRÀ NEL 2012


Ultima cosa: che differenza ti fa sapere se sono un familiare, amico/a? Non sono di certi nè fatti tuoi nè di altri.

NESSUNA L'HO DETTO SOLO PERCHE' NON TI SEI FIRMATA , NEPPURE USANDO UN NOME DI FANTASIA O UNO PSEUDONOIMO , O NEPPURE HA I CHIESTO , CANCELLA OGNI RIFERIMENTO , OPPURE( COME È SUCCESSO PER UN ALTRO FATTO DI CRONACA DA ME DESCRITTO SUL BLOG ) :

Chicca ha detto...

A distanza di tanti anni ho letto questo articolo. Ho solo una domanda da porti, perchè scrivi: al caso di elisabetta naddeo, stupro e omicidio.....perchè parli di stupro? Che io sappia non è avvenuto.

Giuseppe Scano ha detto...

perchè secondo te uno che dice questo è quello che hanno riportato i giornali virgolettato ( quindi dev'essere un estratto dell'interrogatorio , bisogna contestualizzare è vero , però conoscendo il tipo che fotografava le ragazze e le scheda per gusti e per espressioni scopabile non scopabile , ecc non lo escludo ) che dice ci volevo fare l'amore e le me lo ha impedito e per questo che l'ho strangolata e finita con un picco .

Anonimo ha detto...

caro giuseppe scano, se fossi in te cancellerei questo post, perchè oltre a scrivere o riportare un mucchio di stronzate, penso che non abbia alcun significato mantenerlo sulla rete. E prima di pensare di scrivere certe cose, anche nei commenti, rifletti...nell'ultimo commento ti sei superato, dimostrando che a te di questa faccenda non fotte niente, e non hai nessun rispetto per elisabetta naddeo e la fine che ha fatto.
Dammi retta: elimina tutto e taci come ti ha consigliato già qualcuno. E lo sai perchè? perchè stai infangando solo la memoria di elisabetta.

Giuseppe Scano ha detto...

quando tu ti firmerai e mi spiegherai perchè sono stronzate , le dichiarazioni dello stesso protagonista . non è vero che non me ne importa , se cosi fosse mica chiuderei gli occhi o verserei lacrime ogni volta che passo in quel posto Qui non intendo se hai letto bene il post in questione offendere la memoria di povera elisabetta , ma criticare tutti i media ( carta stampa ,internet e tv ) che fanno sciacallaggio e apro le prime pagine con tali argomenti anzichè con altri più importanti .

LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...