Senza titolo 1003


Non ti angosciare per quello che hai commesso
Non ti angosciare più per quello che hai commesso
le rose hanno spine e fango le argentee fonti;
nuvole ed eclissi oscurano luna e sole
e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.
Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno
giustificando le tue offese con analogie
umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,
scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:
poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,
la tua parte avversa diventa tuo avvocato -
ed inizia contro me stesso un regolar processo:
tale è la lotta interna fra il mio amore e l'odio,
che fatalmente anch'io mi devo render complice
di quel caro ladro che inclemente mi deruba.

 



 


William Shakespeare

Commenti

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise