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Perchè il dolore si accumula ma la felicità scivola via?
"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura
dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. Così l’altra sera ha preferito farsi arrestare dando vita a una sorta di sceneggiata: ha rubato un furgone nel cuore della città di Eleonora, poi ha raggiunto la questura e si è autodenunciato. In verità ci aveva provato anche poco prima, confessando un furto (900 euro) messo a segno nel Lazio. Ma non è stato creduto. Così ha optato per il furgone. Il motivo del suo singolare gesto? Eccolo: finire in carcere, piuttosto che varcare da solo i cancelli del palazzo di giustizia di Cagliari. Dove dovrà presentarsi la mattina di mercoledì 22 in veste di testimone in un processo già fissato. Processo al quale voleva andare solo se scortato dalla polizia penitenziaria. Con buona ragione, tenuto conto che il protagonista di questo episodio un po’ kafkiano è Carlo Dessì, 54 anni, cagliaritano doc, malavitoso di lungo corso e forse uno dei pentiti della prima
Commenti
Nel senso che anche il dolore pian piano scivola via. E la felicita' è fitizia verissimo!
Ma il tutto perchè non siamo più capaci di dire "Sono CONTENTO"
Cerchiamo sempre il massimo e non ci accontentiamo mai. Così facendo, rediamo breve la felicita', grande il dolore per la fine della felicita'
i'm sorry sò che non è chiaro.. spero di essermi spiegato
Era solo un osservazione che notavo nei discorsi della gente! Si il dolore si accumula ma alla fine se vuoi lo superi. Poi io sono felice e mi accontento anche se le giornate non sono perfette! Me felice! :P