"I TRIONFI"
Al tempo che rinnova i miei sospiri
per la dolce memoria di quel giorno
che fu principio a sì lunghi martiri,
Di Francesco Petrarca due volumi illustrati nella miniatura da codici precedenti del sec.XIII al sc. XVI. Maestro Fiorentinio, sec. XV (1468). Trionfo dell' Amore. Venezia Biblieteca Nazionale Marciana. Finito di stampare nel mese di ottobre nello stabilimento "Officine Carte e Valori" Dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su carte di Pescia appositamente fabbricata per la presente edizione di mille esemplari numerati da 1 a 1000. I due volumi che sono sulla scrivania, sono la copia n. 1000. Nel Trionfo d'Amore il poeta sogna la figura del dio Amore su un carro di fuoco, seguito da una numerosa schiera di illustri vittime dell'amore passionale (Cesare, Enea, Achille, Dante, Virgilio...). Ad un certo punto appare al poeta Laura, che suscita nel suo animo un vivo sentimento d'amore, per cui anch'egli si unisce alla schiera che col carro giunge all'isola di Cipro, dove Amore celebra il suo Trionfo e l'uomo è sconfitto;
Al tempo che rinnova i miei sospiri
per la dolce memoria di quel giorno
che fu principio a sì lunghi martiri,
già il Sole al Toro l' uno e l' altro corno
scaldava, e la fanciulla di Titone
correa gelata al suo usato soggiorno.
Amor, gli sdegni e 'l pianto e la stagione
ricondotto m' avevano al chiuso loco
ov'ogni fascio di cor lasso ripone.
Ivi fra l' erbe, già del pianger fioco,
vinto dal sonno, vidi una gran luce
e dentro assai dolor con breve gioco.
scaldava, e la fanciulla di Titone
correa gelata al suo usato soggiorno.
Amor, gli sdegni e 'l pianto e la stagione
ricondotto m' avevano al chiuso loco
ov'ogni fascio di cor lasso ripone.
Ivi fra l' erbe, già del pianger fioco,
vinto dal sonno, vidi una gran luce
e dentro assai dolor con breve gioco.
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