27.1.08

Senza titolo 118











CASERTA - Sono frastornato ma non inconsapevole del lavoro che, peraltro, non mi ha mai spaventato. Ne' per mole, ne' per qualita'". Lo afferma a "Il Mattino" il nuovo procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, che, riguardo gli scontri giustizia-politica che si sono consumati in questi ultimi giorni intorno alla procura ora da lui guidata, aggiunge: "Non vivo su un pianeta diverso dal suo. Di qui, il mio primo obiettivo: lavorare con equilibrio e il buon senso che sono fattori preventivi, direi fattori che predispongono al dovere del rispetto della funzione giurisdizionale". "Non parlo delle indagini in corso. Immaginarsi se parlo di quelle gia' compiute. Sono abituato al rispetto dovuto sia al segreto istruttorio, quando sono indagini che conosco, ma ancor di piu' al rispetto supplementare per i colleghi che hanno gia' svolto indagini" continua il successore del procuratore Maffei opponendo un no comment sull'inchiesta Udeur. Quindi Lembo, ricordando "l'esperienza maturata nella Direzione Nazionale Antimafia, prima con Pierluigi Vigna poi con Piero Grasso" che "ci ha consentito di verificare lo scenario pulviscolare della camorra", spiega: "I nuovi gruppi criminali si aggregano, si disaggregano e poi tornano ad aggregarsi in nome di alleanze la cui mutevolezza da' il senso della posta in gioco". "La camorra -aggiunge ancora- deve essere sconfitta quando maneggia e ricicla danaro, condiziona l'economia, pilota gli appalti pubblici e si infiltra nelle istituzioni". (25 gennaio 208-11:46)


FONTE CASERTA SETTE

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