27.1.08

Senza titolo 106

Si parla di crisi culturale e morale della politica italiana ma guardiamo anche intorno alla politica, il nostro paese non esprime alcuna tendenza, da decenni non abbiamo uno scrittore ma solo puffi che scopiazzano le trame dei film. Bisogna sottrarre l'analisi agli economisti, ai politici delle banche, ai cattolici del ribaltone; bisogna tornare ai classici.

2 commenti:

AseMimir ha detto...

Per carità... ai classici no! Già se penso che le due opere studiate alle superiori [divina commedia e promessi sposi... la seconda è un'opera a mio parere ampiamente sopravvalutata] mi metto a ronfare sonoramente. Non possiamo rilanciarci verso il futuro guardando al passato!


Per rilanciare intelletualmente sto paese serve un mondo dei media libero, che sappia dare spazio a chi spazio lo merita. Servono giovani con idee giovani non vecchi che vogliono sembrare giovani parlando di un futuro che non gli può appartenere.


Io dico no ai classici come metodo di rilancio. Dico si alle novità originali e dico si a più spazio per le idee che vengono dai giovani [su libri, musica, cinema, politica...].


Salute e pace.

pietroatzeni ha detto...

Come darti torto? Vanno bene anche i classici, perché no? Che senso ha fare un presunto moderno che è nella migliore delle ipotesi una scopiazzatura di altri quando hai la possibilità di ricorrere all'originale? Ciao Pietro.

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