Senza titolo 431

Un’eco di te


 


Le onde del mare portano un’eco


di te dall’infinito


incessanti


una dietro l’altra


rimbombano nella mia anima


bianche di schiuma e di rimpianto


si accavallano ai ricordi


era ieri


sorridente uscivi dall’acqua


mia Venere


ti offrivi ai miei avidi occhi


e mi sentivo un Dio


era ieri


non fiorisce più sulla spiaggia


il giglio marino


ovunque desolazione


un uomo è a terra oggi


con te


toccava il cielo con un dito


appena ieri


 


Pietro Atzeni

Commenti

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise