A mente fredda , dopo avcer lasciato defluire le polemiche ( lascio a voi scoprire in cosa consistevano 😀😁 ) sulle magliette rosse , mi concentro come potete notare sia dal titolo sia dall'articolo lasciato qui sotto su una delle polemiche meno trattate che hanno a che fare con la libertà individuale e dimostrano l'assurdità di chi si definisce apolitico o vede ovunque propaganda politica e i condizionamenti ideologici .Ma sopratutto la disinformazone perchè l'iniziativa poi sfruttata dai radical chic ( ma questo è un altro discorso ) organizzata da un esponente della società ( o peudo tale ) società civile. Hanno tortrto marcio , perchè capisco se talio magliette un simbolo ideologico ma non avevano nuilla di cio'
globalist 12 luglio 2018
Follia Lega contro gli insegnanti con le magliette rosse: vanno puniti
Prima le minacce ai giornalisti di RaiNews 24, ora l'attacco a un gruppo di docenti che si è presentato alla maturità con le magliette rosse. Addirittura un'interrogazione al ministero
I docenti con magliette rosse denunciati in un articolo de Il Giornale
Prima le minacce ai giornalisti di RaiNews 24, ora l'attacco agli insegnanti. Interrogazione della Lega al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti dopo che alcuni docenti si sono presentati agli esami di maturità con indosso magliette rosse, aderendo alla campagna di 'Libera', 'Fermiamo l'emorragia di umanita'", contro la linea della fermezza contro gli arrivi di migranti di Matteo Salvini. L'episodio era stato denunciato con grande enfasi da Il Giornale.
"Un'intera commissione d'esame di maturità che si presenta con la maglietta rossa non fa il proprio mestiere, ma propaganda politica", commentano i deputati della Lega Eugenio Zoffili e Daniele Belotti, capogruppo in Commissione Cultura di Montecitorio, firmatari in proposito dell'interrogazione. "Abbiamo chiesto al ministro dell'Istruzione di fare chiarezza su quanto avvenuto al liceo scientifico 'Santi Savarino' di Partinico in provincia di Palermo, se risultino episodi simili avvenuti in altre scuole del Paese e di assumere tutte le iniziative disciplinari e normative di competenza. La scuola dovrebbe astenersi dal fare politica militante, in quanto luogo istituzionale e quindi doverosamente neutrale".
Ma vergognatevi deputati leghisti Con i problemi che ha questo Paese il vostro unico interesse è tacitare chi non la pensa come voi?
ma cme dimostra questa duscussione , in cui condividevo tale articolo sulla mia bacheca
l'altra riflessione
anzi una sega mentale deriva dalla celebrazione degli 80 anni ( 14 luglio 2018 - 14 luglio 1938 ) di questo evento storico passata in sordina si sa il caldo , l'argomento scomodo e indigesto per noi italiani brava gente
“A 80 anni di distanza dalla infamia delle leggi razziali, la dignità umana è ancora in pericolo. Si assiste a un crescente manifestarsi di atti di intolleranza razziale, odio e pericolosa radicalizzazione. Non pensavamo di veder nuovamente leggi e decreti democraticamente approvati, ma che violano fondamentali principi. Questi atti di intolleranza sono purtroppo alimentati e legittimati […] ( da il fatoquotidiano del 14luglio 2018 ) e tutte le risorse costrette ( quando era possibile ) alla fuga come Daniele Calabi, un architetto in fuga dalle leggi razziali o finite nei lager
anzi una sega mentale deriva dalla celebrazione degli 80 anni ( 14 luglio 2018 - 14 luglio 1938 ) di questo evento storico passata in sordina si sa il caldo , l'argomento scomodo e indigesto per noi italiani brava gente
“A 80 anni di distanza dalla infamia delle leggi razziali, la dignità umana è ancora in pericolo. Si assiste a un crescente manifestarsi di atti di intolleranza razziale, odio e pericolosa radicalizzazione. Non pensavamo di veder nuovamente leggi e decreti democraticamente approvati, ma che violano fondamentali principi. Questi atti di intolleranza sono purtroppo alimentati e legittimati […] ( da il fatoquotidiano del 14luglio 2018 ) e tutte le risorse costrette ( quando era possibile ) alla fuga come Daniele Calabi, un architetto in fuga dalle leggi razziali o finite nei lager
L'ultima alla quale rispondo non avendo per motivi di tempo e fretta su fb di cui trovate la duiscussione senza filtri e censure politicamente corrette ( ho lasciato anche le bestimmie ed insulti fra cattolici conservatori fondamentalisti e atei ) trovate qui la discussione intera
avevo riportato in bacheca questo articolo del giornale [ una fonte non comunista
😆😀 ] della santa sede che è https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ in cui si denunciava l'uso strumentale del crocifisso . Ma come al solito i cattolici e credenti più fondamentalisti credono che tu voglia toglierlo dalle scuole per buonismo o perchè sei schiavo e falso rispetto verso i profughi e migranti
Scripta manent. Chi davvero «non vuole» l'Uomo della croce e i crocifissi di oggi
L’Assemblea generale della Pro Civitate Christiana, Assisi mercoledì 4 luglio 2018
Al raduno della Lega a Pontida si è visto un cartello che intimava a chi «non vuole» il crocifisso di tornare al suo Paese. Una lettera alla signora che portava quel cartello
A Pontida domenica 1° luglio (La Presse)
Cara Signora,
parliamo a lei che nel raduno di Pontida brandiva con orgoglio malcelato il cartello con su scritto «se non vuoi il crocifisso, torna al tuo Paese». Per prima cosa le facciamo notare che non sono ormai pochi anche gli italiani da tante generazioni a «non volere il crocifisso» perché atei o credenti di altre religioni. Vogliamo espellere dal Paese anche loro, tradendo tanto il Vangelo quanto la Costituzione? Parliamo a lei, che sa perfettamente, immagino, di quale Crocifisso sta parlando. Forse è solo un difetto di memoria, ma chi stava su quella croce, proprio da quella cattedra autorevole della sofferenza, ha detto: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». Al contrario, ci sembra più che un’impressione che anche lei – come è avvenuto tragicamente nel passato – voglia impugnare la croce per il braccio più corto, a mo’ di spada. Né ci si può barricare dietro il Vangelo come fosse uno scudo. E Gesù, l’uomo crocifisso, ha detto: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi». Ha detto “tutti”, non “benestanti, bianchi, italiani”. Significa che l’accoglienza è un valore cristiano, prima ancora che umano, perché l’ha detto Lui, l’Uomo della croce. E, da Figlio dell’uomo e Figlio di Dio, ha reso questo valore comandamento divino. Pensi, cara Signora, che quest’uomo crocifisso, da piccolo, ha dovuto scappare perché lo volevano uccidere, e ha trovato per sua e nostra fortuna qualcuno che l’ha accolto e l’ha aiutato a crescere, senza neppure aver bisogno di strapparlo ai suoi genitori. E, se Lei oggi ha qualche infarinatura di fede cristiana, è grazie anche a san Pietro e san Paolo, che fra mille avventure e naufragi sono venuti qui, nella terra dove viviamo, ad annunciare un Vangelo di amore e misericordia. Li hanno uccisi, è vero.
Vogliamo continuare? Quel Crocifisso di cui, cara Signora, lei parla, lo guardi bene: non giudica e non ha le braccia conserte, ha le braccia allargate in un grande abbraccio che qualcuno ha voluto inchiodare. E non chiede a nessuno “da dove vieni?”, ma propone a tutti “seguimi”, anche a noi, anche a lei che sembra disposta a riconoscere quel Crocifisso di duemila anni fa e pare dimenticarsi o – peggio – «non volere», sino al rifiuto, i tanti crocifissi di oggi.
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