22.12.19

Se il chiasso batte il silenzio: "È ancora Natale?"post extra di come soppravvivere alle festività natalizie 22019

in sotofondo
Natale - Dentro il silenzio profondo - Cori riunitiMelodia popolare natalizia tedesca armonizzata da Molfino eseguita a cori riuniti da Coro Sette Laghi, Corale San Vittore, Coro Santa Maria del Monte, Coro da Camera di Varese. Dirige il maestro Giacomo Mezzalira

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prendo spunto per il post d'oggi da questa lettera riflessione pubblicata lo scorso sull'unione sarda durante  il  periodo  delle feste  e  che   se  l'url  non si dovesse  aprire o risultasse  scaduto lo trova  sotto     fra  i  corsivi

"'In quella stessa regione si trovavano dei pastori: vegliavano all’aperto e di notte facevano la guardia al loro gregge'.Il brano, tratto dal Vangelo di Luca (2,8) ci proietta in una notte tipica dei pastori ebrei di 2000 anni fa. Possiamo immaginarli intenti a vegliare, attorno al fuoco, le proprie greggi scambiandosi quattro chiacchiere, sottovoce. Il pastore, custode oltre che di pecore, di un codice del tempo aderente alla realtà, non aveva (e ancora oggi non ha) bisogno di alterare, amplificare, rendere “virtuale” la realtà.

un quadro sulla nativit (ansa)



Sa che di notte si parla sottovoce, si bisbiglia, perché durante il giorno ci si è stancati con il lavoro, perché la notte, comunque, è tempo di quiete, di silenzio.

Nello stesso Vangelo di Luca (10) leggiamo: ' Maria, da parte sua, conservava tutte queste cose meditandole in cuor suo'. Anche in questo caso il silenzio appare discreto, leggero, carico di promesse e sviluppi. Il silenzio come categoria di libertà per poter veramente agire, progettare, fare la storia. I grandi mutamenti, i veri eventi della storia, quelli che fanno la storia, ciò che realmente produce benessere autentico per gli uomini, tutto ciò nasce dal silenzio.
Nello stesso Vangelo di Luca (10) leggiamo: 'Maria, da parte sua, conservava tutte queste cose meditandole in cuor suo'. Anche in questo caso il silenzio appare discreto, leggero, carico di promesse e sviluppi. Il silenzio come categoria di libertà per poter veramente agire, progettare, fare la storia. I grandi mutamenti, i veri eventi della storia, quelli che fanno la storia, ciò che realmente produce benessere autentico per gli uomini, tutto ciò nasce dal silenzio.
Il silenzio. Un termine che suona alieno alla nostra chiassosa 'civiltà', dove chi grida di più crede di aver ragione,  salvo    che  non sia  cultore    di religione     ed  culture  orientali in particolare   buddismo  o    di  clausura  \  monastiche   alla nostra chiassosa 'civiltà', dove chi grida di più crede di aver ragione   salvo qualche mosca  bianca  che  abbandona  trasmissioni  o  alza  la mano  per  poter  prendere  la  parola . Dove chi amministra anche la più piccola porzione di potere, blatera e strepita e con arroganza impone il suo urlo. Il mondo del potere ( economico,culturale, politico,dell’informazione,religioso,militare ) esercita al massimo grado l’uso del non-silenzio. Televisione e stampa, informatica, telefonia, tutte le meravigliose scoperte dell’ingegno umano, prestano il fianco all’arrogante asservimento del 'chiasso', cioè all’uso perverso di quelle scoperte che dovrebbero essere al servizio dell’uomo e non servirsi dell’uomo
Mentre il silenzio rappresenta il saggio controllo della mente e del cuore di tutto ciò che l’uomo inventa e realizza per il bene di tutti, il chiasso rappresenta l’uso egoistico e prevaricatore dei beni della terra. Il capitalismo selvaggio, il neo-liberismo, la cosiddetta globalizzazione, il libero mercato, sganciato dalla saggezza a cui il silenzio rimanda, diviene una bolgia infernale dove ogni colpo basso è lecito e ogni diritto, specie dei più deboli, vale meno di un bruscolino. I padroni del mondo amano il chiasso e lo alimentano con le guerre, la droga, i traffici di armi, ma anche con la speculazione finanziaria, i prestiti usurai ai paesi poveri, lo sfruttamento, la rapina delle risorse, l’inquinamento ambientale.
Il 'chiasso' tende a spegnere le idealità, a isolare i profeti, a denigrare i personaggi scomodi, quanti invitano a uscire dalla mentalità conformistica e consumistica.
Il chiasso ha paura del 'Silenzio'. Ha paura della 'Libertà'".

                        Gian Paolo Marcialis da Villacidro







quindi dovremo come consiglia   (  e  come  ho parlato    in una puntata    nella  guida  di quest'anno  ) http://cavalieridellaluce.net/2017/12/silenzio-del-natale/ cercare  (...)
il silenzio interiore. So che non è facile ma intanto mi alleno ascoltando con tutto il cuore le persone che ho accanto, dandogli tutta l’attenzione che posso, così inizio a spegnere un pochino il vortice dei miei pensieri.
Photo by Kristina Flour on Unsplash
Il silenzio interiore… più ami e più lo trovi, è il silenzio di te; ci provo e chiedo aiuto agli angeli di Betlemme, lo chiedo anche come regalo a questo Bambino silenzioso, per dare a Lui il dono di accogliere pienamente la sua presenza. E il giorno di Natale si dipana.
Quando resto solo, mi prendo il mio tempo e pian piano tutti i rumori si spengono, fuori e dentro di me. E finalmente, in un silenzio veramente profondo, l’unico suono che rimane è il battito del mio cuore. Lo ascolto troppo di rado: a volte temo che mi rimproveri o che nasconda chissà quali paure… Invece questo povero cuore magari vuole solo un po’ di silenzio per essere ascoltato… e per l’ennesima volta comprendo che lì c’è una grande pace ed è lì la migliore culla per un Bambino che vuole regnare dove trova cuori svegli all’Amore. Tutte le parole non servono più ed è solo la meraviglia di sentirlo così vicino. Al centro non sono più io ma c’è Lui. Mi sento rinascere e ora so che è veramente Natale.


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