Senza titolo 356

la dama
bianca
piano arranca
nel silenzio
mi guardo
in faccia
ma è solo
un riflesso
passi assenti
che sembrano
di gesso
orme tracciate
tracce di
getto uno
sguardo
divelto da
tutto il resto
e cade il
fantasma che
pesto bianco
sudario del
vento sorrido
nelle preghiere
che sciolgono
i denti i
passanti sono
incerti le stelle
ormai bufera
non mi resta
che andare
oltre la sera
annegando lo
sguardo
versando cielo
nella incerta
dama che mi
segue

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