In che sistema viviamo?

Forse sono io che vedo la situazione portata un pò troppo alle estreme conseguenze...forse sono io che faccio detrologia e penso sempre ai possibili risvolti negativi...forse sono io che esagero...ma a me sembra che qui si sono invertite le parti, i modelli, gli stili di vita!


Vediamo se riesco ad esprimere meglio il mio pensiero: a me sembra che oggi un onesto cittadino si deve accollare i costi sociali del nostro sistema assistenzialista senza goderne i privilegi. Ma non solo, perchè deve anche difendersi dai disperati (che lui indirettamente aiuta pagando le tasse, facendo beneficienza e volontariato, etc.) che tentano di rubargli quel poco che si è riuscito a comperare dopo mesi o anni di duro lavoro!


Se ci fate caso, oggi noi cittadini delle grandi città viviamo barricati in casa con le sbarre alle finestre come se fossimo in carcere (qualcuno le chiama inferriate, ma non sono altro che sbarre...ma i carcerati non dovrebbero essere quelli che infrangono la legge?!), teniamo l'auto o il motorino chiusi in garage (perchè, se pure è assicurato, sappiamo che in caso di furto non ci restituiscono il valore effettivo, ma il valore di mercato detratta la franchigia...e poi occorre trovarne uno nuovo...ma comunque paghiamo l'assicurazione), teniamo i soldi in banca (per paura che vengano i ladri in casa a derubarci...ma lasciamo che la banca ci derubi con interessi passivi e capitalizzazione degli interessi), usiamo le carte prepagate (così in caso di clonazione o furto della carta la perdita è limitata...ma poi non possiamo fare acquisti in libertà perchè proprio quel giorno che ci serve l'abbiamo laciata chiusa nella cassaforte oppure il plafond è limitato), paghiamo le tasse fino all'ultimo centesimo di euro per non farci portare via la casa o l'auto (mentre i delinquenti sono liberi di girare con l'auto rubata a qualcuno e di vivere in una casa okkupata), paghiamo i contributi previdenziali perchè un giorno vorremmo ritirarci nella casa al mare o in campagna (ma la pensione non la vedremo mai, anzi, dovremo lavorare sempre più a lungo...e nel frattempo i nostri contributi servono per pagare la pensione alle vecchie generazioni che ci hanno lasciato in eredità solo danni, debiti e inquinamento...oppure, peggio, servono per pagare la pensione sociale a gente che si è alchoolizzata o drogata per anni ed ora pretende l'invalidità per cirrosi epatica o demenza senile)...ma tutto questo a che prò?


Poi ci sentiamo dire che i laureati guadagnano in media 150€ nette in più al mese rispetto ad un operaio qualificato che ha cominciato a lavorare a 18 anni se non prima (ma allora ne vale la pena studiare così tanto e vivere di privazioni per anni?!)...ci sentiamo dire che i lavori usuranti sono solo quelli in fabbrica (e quindi noi dovremmo lavorare più a lungo) come se lo stress di un libero professionista fosse un dettaglio...infine ho letto che chi è laureato vive in media 5 anni di più di chi ha solo il diploma, questo perchè il laureato ha una maggiore possibilità a reperire le cure migliori, perchè in media beve e fuma di meno e perchè svolge lavori d'ufficio meno usuranti; di conseguenza il laureato dovrebbe pagare in proporzione molti più contributi (perchè usufruirà per più anni della pensione) e dovrà andare in pensione più tardi...


Forse abbiamo sbagliato tutto, forse il sistema così non funziona affatto...forse...beata l'ignoranza?! ...e chi può dirlo?

Commenti

giulialamezia ha detto…
Il bello è che ancora continuano a fare leggi pro-delinquenti e noi più andiamo avanti con gli anni, peggio staremo!
ermes91 ha detto…
un sistema ormai impensabile...
duca1degli1abruzzi ha detto…
Il governo esiste grazie all'italiano medio,che secondo Pasolini, è un deliquente, un conformista, un razzista, un qualunquista.
lella66 ha detto…
e' la fine del mondo....... la fine di questo sistema di cose......(non sono testimone di geoa)

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