23.9.08

siamo tutti a rischio

  Dopo aver letto  lo studio  \ inchiesta  sull'abbondante uso  della cocaina   fra i giovani ( mia generazione  ) e  giovanissimifatto     dal n  in edicola  dela  rivista     geo  mi ero chiesto   perchè  poi leggendo questo articolo    del  il nord sardegna   del 23\9\2008 ho avuto la risposta  anche se  ovviamente  la  caduta  in tale    situazione dipende  da caso a caso e  dala  sua storia    personale  e privata  che lo haportato a  ciò 

La dipendenza patologica da droghe é    una vera e propria   malattia del cervello. La droga assunta,infatti, interferisce con il funzionamento di quelle zone cerebrali definite «sistema della gratificazione » alterandone l’equilibrio. Il benessere illusorio che si ricava dopo l’assunzione della droga é una forma di autoiposi, un rifugio della mente in cui tutto quello che avviene é irreale: il modo di percepire se stessi, il modo di valutare le proprie capacità e di rapportarsi agli altri. È come se il drogato nell’assumere lo stupefacente si auto procurasse uno stato di dissociazione dalla realtà. Il fenomeno nuovo a cui si assiste ai nostri giorni é la comparsa di nuove forme di dipendenza, non più da sostanze, ma da specifici comportamenti. Le nuove dipendenze sono tutte forme che influenzano e creano forti distorsioni nella vita di chi ne é affetto e degli stessi familiari.
Ne elenchiamo alcune tra le più conosciute: la dipendenza da internet la dipendenza da cellulare quella dal sesso dal lavoro dall'esercizio fisico ma anche la dipendenza affettiva oppure lo shopping compulsivo, fino alla dipen-

denza dal gioco d’azzardo patologico. Tutte queste nuove dipendenze, analogamente a quanto avviene per le droghe,creano l’illusione di un mondo apparente, irreale, da cui é  escluso il mondo reale spessocaratterizzato da disagi e sofferenze . La patologia consiste proprio in questo incontrollabile bisogno di fuga dalla realtà per l’ incapacità di tollerare il dolore mentale. Questi pazienti rinunciano, spesso consapevolmente, all’uso della ragione a vantaggio di un comportamento totalmente sottomesso all’emozione e all’impulsività. Purtroppo le vittime di queste dipendenze,che rappresentano vere e proprie patologie sociali, sono rappresentative di tutte le fasce sociali, culturali e generazionali. Questo testimonia il grave pericolo di diffusione che le nuove droghe rappresentano in una società che sembra non essere stata in grado, al momento, di oppor-re opportune contromisure.

Naomi sanna  P
sichiatra clinica e forense



1 commento:

giovanni69 ha detto...

hai sintetizzato, senza demagogia, l'essenza dell'effetto della droga. qualsiasi droga. certo è però che se chi assume stupefacenti qualche domanda se la deve porre, quesiti sicuramente più importanti se li deve imporre chi gestisce la vita della gente. E capire che la gente non deve essre gestita (tv, mass media, lavoro, repressi, ecc.) ma semplicemente accompagnata, chiedendo il permesso.



saluti

giò