"Non strappate questa pagina" è il titolo del comunicato stampa scritto dai
sindacati: FLC - Cgil; Cisl Scuola; UIL - Scuola; SNALS Confsal; GILDA
Unams contro il decreto che prevede il ritorno del mestro unico.
Riporto il comunicato stampa per intero.
"Da oltre tren'anni la scuola primaria cioè la scuola dei bambini e delle bambine
ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare
nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative. Ma dobbiamo aver
chiaro e per quanto ci riguara riaffermare:
-la scuola primaria si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività
formativa sia come tempo scuola, con l'attivazione delle classi a tempo pieno,
che come attività e come conteuniti educativi e di studio, introducendo il sitema
di lavor colleggiale tra gli insegnanti che ha favorito la specializzazione e la
coerenza di questo settore educativi con la complessità sempre maggiore delle
conoscenze;
-la scuola primaria ha fatto dell'accoglienza e dell'inclusione sociale tratto
costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale
degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri.
-si è modificato e sempre mantenuto il rapporto fra scuola e territorio. La scuola
primaria è vissuta dai cittadini e dalle famiglie come la scuola della comunità,
particolarmente nelle realtà più decentrate.
-nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi la scuola primaria
garantisce un'importante funzione di coesione sociale e di orientamento
educativo in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e
sociali.
Certamente non mancano problemi e carenze. In particolare mplti interventi
riformatori non sono stati sostenuti e adeguatmaente accompagnati mentre i tagli
di risorse hanno reso sempre più difficile rispondee alle crescenti domande
fromative.
Eppure questa è la scuola primaria che conosciamo. Da migliorare e da
sostenere senza snaturare la sua struttura portante. E' questa la scuola primaria
che, secondo l'indagine Ocse - Pisa, si colloca a livelli di eccellenza nel mondo.
Il ministro Gelmini aveva nei mesi scorsi affermato che non era tempo di rottura
e di "punti e a capo". Cambiamento con attenzione e continuità.
INVECE LE PREVISIONI CONTENUTE NELLA MANOVRA
FINANZIARIA DEFINISCONO IN MODO NETTO SCELTE
GRAVEMENTE NEGATIVE VERSO IL SISTEMA PUBBLICO
DELL'ISTRUZIONE, mentre il DL n. 137 del 01/09/2008 smatella il sistema
organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce
drasticamente a 24, il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l'altro anche
l'esperienza del tempo pieno che nella regione Toscana ha una forte diffusione.
Sia chiaro: questo non è un ritorno nostalgiuco alla scuola del passato o, come è
stato affermato, alla chiarezza.
E' la semplice dismissione di un'organizzazione didattica che ha funzionato e che
funziona bene, determinata da sclete solo e soltanto di natura economica, che
portetà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente
destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini e delle bambine e
delle loro famiglie.
Questa non è politica è irresponsabilità!
Il decreto non può essere convertito. Il parlamento deve avere un sussulto di
autonomia anche nelle componenti che sostengono questo governo e questo
ministro.
Tutti dobbiamo mobilitarci. Cittadini, famiglie, i lavoratori della scuola. Le
istituzioni locali e la Regione devono rappresentare punti di riferimento forti in
questa iniziativa.
Affinchè non si strappi questa pagina".
Nessun commento:
Posta un commento