La vita è quell'immenso teatro dove ognuno recita piccole parti. Ogni uomo, ogni donna sono attori inconsapevoli di un grande dramma. Ognuno recita a perfezione una parte: la madre, l'assassino, il ricercatore, la cameriera.
Recitano alla perfezione poichè non sanno di stare recitando. Un grande attore è infatti quello che si immedesima così tanto nella sua parte da non distinguere più fra palco e platea.
E così, tutti insieme, questi piccoli attori creano quella importante tragedia che è la vita.
Ma ogni tanto, in qualche posto sul palco, accade qualcosa di inspiegabile.
Un attore capisce. Un attore prende consapevolezza.
E questa piccola figura diventa qualcosa di tremendamente grande. Egli riesce a vedere prima la grande finzione, poi la sua piccola parte. All'inizio veramente è un po' scombussolato. Non sa, ma sa. Attraversa una fase di dolore intenso: all'inizio comprende come gli altri stiano semplicemente recitando; poi capisce l'illusione della realtà.
A poco a poco prenderà piena consapevolezza e diverrà regista della propria vita.
Mi auguro che il peso della verità non riesca a schiacciarci definitivamente per cancellare dal mondo il mistero e la magia della consapevolezza che, in quel giorno, è venuta a bussare proprio alla nostra porta.
Perchè proprio a noi?! Non saprei rispondere...
Ma cerchiamo di vedere con occhi nuovi a questa tragedia e impariamo a prenderne le opportune distanze.
1 commento:
STUPENDA
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