16.4.04

Stalvolta è la prese...

Stalvolta è la presentazione del libro ad anticipare questa mia recensione su questo blog . Il romanzo che oggi presento è un romanzo intenso e profondo per essere un autore esordiente.Esso è scorrevole ( almeno per me che sono appassionato di noir e triller ) e allo stesso tempo di una lettura complessa ( ma ne vale la pena, per chi ama oltre il noir e i romazi psicologici \ introspettivi ) per chi non conosce la storia del nostro paese in particolare gli anni '68-'90 o l'identità della Sardegna ( ma ha solo le immaqini stereotipate che vengo da molti media , o dei luoghi di massa come al costa smeralda per il nord e i vilaggi vacanze per il sud o il rapido tour per il centro \ l'interno ) . Qui faccio come sono solito fare nei newsgroups ( in particolare quelli di fumetti , arte , cultura , cinema , letteratura ) quando c'è qualcuno\a che odia che gli si sveli ll trama o particolari d'essa." SPOLLER "IL romanzo è la storia ( il percorso ) del cammino intellettuale e psicologico di una terrorista. Franca Bellisai e' una donna difficile, una donna "fuori" figlia del 1968\88, anaffettiva, che emigrata a Torino dala Sardegna per studiare a scienze politiche , e poi per evitare di finire in carcere da Parigi alla Bosnia e che per anni vive con un'identita' inventata per evitare l'arresto. Una vita in fuga dagli altri e anche da se stessa. Sullo sfondo la desolazione delle macerie degli ideali rivoluzionari della lotta armata ( " lo stato borghese s'abbatte non si cambia , uno slogan , fra i meno truculenti di quel periodo di belezzze , ma sic , anche di brutture come lo stragismo di stato , la lotta armata sia , e soprattutto all'estrema Sinistra ma anche all'estrema Destra ) l'odore del sangue, il gelo della solitudine. Chi e' veramente Franca? E questo suo sguardo da "fuori" le fa vedere di piu' o la condanna inesorabilmente ad essere una "nuova vinta" difficile, una donna "fuori" figlia della cosntestazione , della lotta a rmata e del riflusso ( definizione con cui storici e sociologi chiamano gli anni 80 ) , anaffettiva, che viaggia dalla francia alla Bosnia e all'Angola , ptrima in fuga e poi in missione umanitarie , e che per anni vive con un'identita' inventata per i motivi che già sappiamo . . Chi e' veramente Franca? E questo suo sguardo da "fuori" le fa vedere di piu' o la condanna inesorabilmente ad essere una "nuova vinta"e si rifà una nuova vita , cambiando , ma rimanendo fedele ai suoi ideali di giustiuzia e libertà dei popoli e facendo autocritica della lotta armata .Soprattutto , la protagonista ( franca ) , ma anche in misura minore gli altri protagonisti il suo compagno di letta e di vita ( che sarà ucciso in uno scontro a fuoco , nel tentativo di fuggire insieme a Parigi ) e gli altri ( di cui adesso non mi vengono in mente i nomi ) Provava una curiosa sensazione, le sembrava di galleggiare in un nido caldo e luminoso mentre fuori infuriava la guerra.” Se è possibile un essere fuori più del tredicesimo commensale (il reietto), da qui il titolo del romanzo , la «quattordicesima commensale» è il compendio vero di una vita ‘fuori’. La vita è quella di Franca Bellisai, figura di esclusioni e inappartenenze ma in costante ricerca di appartenenze e inclusioni: ideologiche e affettive. Dentro la lotta armata vorrebbe stare la giovane studentessa sarda emigrata a Torino negli anni Settanta, e in prima linea, come il compagno di vita Vittorio Rullo dei Nuclei Comunisti Combattenti. Dentro la riorganizzazione del movimento in cui crede vorrebbe stare la fuggiasca in Francia, dopo la palpitazione e le attese per due borsoni pesanti di contante, proibita eredità di Vittorio morto in uno scontro a fuoco con la polizia. Poi dentro il dramma e la desolazione dei campi profughi in Bosnia. E soprattutto, fiduciosa, dentro l’Isola ( la sardegna ) ritrovata. E ripensata: perché l’altra parte del sentirsi ‘fuori’ è lo sguardo privilegiato, anche se vedere di più può voler dire soffrire di più. Romanzo di movimento La quattordicesima commensale è la storia di una passione ideologica in continua ricerca di senso, di linguaggi. Tra avanzamenti e ritorni si muove la doppia vita di Franca, nelle faglie di luce e ombra, clandestinità e ufficialità, bugia e verità. Oltre alal trama voglio darvi un UN ASSAGGIO DAL ROMANZO :<<<< .... Non pensava a niente di preciso, non elaborava piani per il futuro. Qualche volta le capitava di pensare a Gesuino, alla Sardegna da lui tanto amata e tanto odiata. Si era imposta di non vivere, quasi volesse espiare la colpa di aver fatto morire l’amico per il proprio attaccamento alla vita, all’impegno militante, alle lotte ... >> che mi ha colpito molto individuando nella protagonista un io di un detterminato epriodo : " SPOLLER " L'autore descrive benissimo le tematiche del mio blog ( scusate lo spam indiretto e involontario ) credo che lo metterò anche li e di quest'altro qui , visto che la maggior parte del romanzo viene vissuto in giro per l'europa per concludersi da dove tutto è incominciato in Sardegna , http;//compagnodiviaggio.splinder.it/. . C''è da dire inoltre che ( a mio avviso ) questo libro sia la " una sorta di continuazione de La storia d’Elsa Morante a cui l'autore dice in questa interessante intervista che mi ha spinto a comprare il libro alla trasmissione radiofonica di fahrenheit (per coloro volessero saperne di più o non conoscessero al trasmissione ecco il sito www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/un_libro/ ) trasmessa il 7.4.2004 ecco il link\ url con la registrazione audio su realone player http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=89207 , oltre a questo riferimento c'è anche come sottolinea l'autore nelle note del suo libro un punto di riferimento a " rivoluzione nel labirinto di di franco ottaviano ( rubbettino 1993 ) " .Concludo affermando che è anche in alcuni punti ( non dico quali) molto commovente e consiglio di tenere pronti i fazzoletti :-) io ho pianto , anche perchè anch'io ero nella stessa situazione psicologica della protagonista e di un altro personaggio ..... basta cosi altrimenti vi dico troppo , e va a finire che vi svelo il finale . Adesso qualcosa sull'autore di cui trovate qui foto una foto .L'autore Gianni Marilotti vive a lavora a Cagliari, dove insegna Storia e Filosofia nei licei. Ha curato diverse pubblicazioni di carattere storico-politico, autore di saggi comparsi in varie riviste scientifiche, si occupa attivamente di storia del Mediterraneo e di cooperazione allo sviluppo (dal 1990 è presidente dell’Associazione Culturale Mediterranea). La quattordicesima commensale è il suo primo romanzo, col quale ha vinto il Premio Calvino 2003.Poichè tale romanzo è stato scritto per una piccola casa editrice locale dela mia regione eccovi tutte le " cordinate " per coloro volessero procurarselo .

 

 

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9 commenti:

oltrenauta ha detto...

ciao, un saluto di corsa

compagnidiviaggio ha detto...

ciao anche a te . se non ti conosco

oltrenauta ha detto...

dimmi la direzione

websurfer ha detto...

Scusa perché in bilbiotheca il testo viene scombinato e qua no? Fila a ri-combinare il post...avanti marshhhh ;-)

compagnidiviaggio ha detto...

imprevvedibilità . varioetà , diversità , tolleranza e rispetto

compagnidiviaggio ha detto...

ok

compagnidiviaggio ha detto...

dimenticavo che può scrivere quello che ti và : racconti , poersie , , dialoghi interiori , recensioni di libri ,di film , di cd musicali , di siti , attualità oppure ispirandoti a voloobliquo .splinder : > insomma tutto quello che ti salta per la mente

compagnidiviaggio ha detto...

oppure usando il sistema dela contaminazione

compagnidiviaggio ha detto...

tolleranza ( ecceto contro il razzismo , xenofobia , pedofilia ) , rispetto , di versità , imprevvedibilità . Essi possono essere espressi scrivendo ( quando vuoi e se puoi ) quello che ti và : racconti , poersie , ,dialoghi interiori ( io li chiamo cuoremente ) , recensioni di libri ,di film , di cd musicali , di siti , attualità oppure ispirandoti a voloobliquo .splinder : > insomma tutto quello che ti salta per la mente

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