Ai governi aggressori, agli eserciti occupanti, ai mercenari di ogni risma, una considerazione che arriva da lontano (che uno sia credente o meno).
"(...) Rispettiamo la sofferenza e la morte, ma davanti ai giovani che ci guardano non facciamo pericolose confusioni fra il bene e il male, fra la verità e l'errore, fra la morte di un aggressore e quella della sua vittima.
Se volete diciamo: preghiamo per quegli infelici che, avvelenati senza loro colpa da una propaganda d'odio, si son sacrificati per il solo malinteso ideale di Patria calpestando senza avvedersene ogni altro nobile ideale umano."
Lorenzo Milani, sacerdote
"Lettera ai cappellani militari", Barbiana, 11 febbraio 1965
1 commento:
Grande Beppe, nobile amico mio, continua così!!!
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