Lettera di Natale

img129                               Buon Natale


Cari genitori, questa è la "mia lettera di Natale" che ogni anno metto per voi sotto il piatto virtuale. Anche se sono un po' cresciutella lo faccio lo stesso. Io non ci faccio caso, desidero scrivervi. Vi sento sempre vicino. So che voi per tutti questi anni mi avete aiutato insieme a nonna Betta e a zia Teresa e so che mi aiuterete sempre. L'amore e il coraggio che mi avete lasciato in eredità, mi ha aiutato a superare tutte le grandi avversità, che giorno dopo giorno ho dovuto affrontare. Ogni giorno sento la vostra voce. Il ricordo spesso va a quando ancora piccola ve ne combinavo di tutti i colori e per voi dei quattro figli ero "la Principessa " e "la pecorella nera".
Ti ricordi mamma, quando, in quel lontano Natale, diedi fuoco a casa per aver fatto l'impianto elettrico delle luci colorate dell'albero di Natale e del Presepio? Ernesto il portiere di via degli Scipioni, con la scopa di saggina, cercava di arrestare la fiamma che correva per tutto il corridoio. Io pietrificata restavo ancora con il cacciavite in mano e gli occhi sgranati, pensando al guaio che avevo fatto. La sera quando babbo tornò dal lavoro vedendo tutta la casa nera, affumicata, mettendosi le mani in testa disse: "Questo l'ha combinato la Principessa". Tu, mamma, con le mani ai fianchi, prendesti le mie difese e gli rispondesti: "Si, è stata lei, ma la colpa è tua." Allora non capii, poi tu precisasti: "Emì, se tu non rinforzavi la valvola di porcellana, che scattava sempre, col filo di rame, la valvola saltava e non si bruciava tutta casa."
Spesso mio nipote Andrea mi chiede, di raccontargli le storielle, di quanto noi quattro figli vi facevamo disperare. Quanti guai, troppi mamma cara.
La sera mio nipote Andrea, d'estate dentro il trullo, si stringe a me e inizia la stessa sinfonia: ride, ride fino a notte fonda, poi s'infila sotto le coperte e crolla.
Penso che quella "pecorella nera" non era poi tanto nera e ha fatto tante cose buone e chissà quante ancora ne dovrà fare. Voi potete essere orgogliosi, di questa strana Principessa. Immagine  eseguita con ritagli di giornale, scritto di Franca Bassi


  Sono passati
  tanti anni
e tante cose
  ho fatto.
Il merito
  è solo vostro per
  l'insegnamento
  che mi avete dato.
  Questa bambina ormai
  un pò cresciutella
  è tanto stanca
 delle cose brutte
  che succedono
  sulla terra.
Cari genitori
  chiedete per regalo
  al Padre vostro
che è pure il mio
  se non si è stancato
  di vedere l'uomo
  sempre insanguinato?
  E tutti i bambini
  perseguitati?
  Mi raccomando
  questa lettera
  datela al Padre vostro.
  La vedi Olga è Franca qui in questa lettera
  con l'immagine colorata
  è sorridente
  ha preso in prestito
  da una sua amica
  Babbo Natale.
Lo sai Padre nostro
  che sta figlia è un po'
  strana vedi se per la
notte del Santo Natale
  la puoi accontentare
  Ci sarebbe qualche
situazione sulla terra
  da pianificare.
  Lei desiderebbe portare
  a termine la pendenza
di "Madonna della Grotta"
  ma non sa da dove deve iniziare.
  E poi vi chiede che i
bambini possano tutti
bere, mangiare e giocare.
Le guerre devono terminare.
  lo sappiamo Padre nostro
  che il sangue da levare
  è troppo.
  L'uomo deve da solo
  capire che queste
  guerre devono finire.
  Aiutala Padre nostro
  questa figlia nostra
  che è anche vostra.
  Noi siamo stanchi
di vederla ogni sera
  piangere prima di dormire.
  Regalagli ancora
  dei sorrisi
  lei s'accontenta.
Per farla sorridere
ancora Padre nostro
 Voi sapete che cosa
  serve a questa
  nostra figlia.

Franca Bassi



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