Virtù
Libera,
virtù di vetro
che mi assolvi
con profonde
ferite religiose
e in paurosa catarsi
mi rapisci
a incontrar
coscienza e
Fede.
Orpelli, artifici
nel varco della vita,
in cui, impavido
risorge il coraggio
d’amare e bere
oro e pece
come nero fiele
in ruvido vino,
a veder tramutata
pena in
Speranza.
Sorpresa,
al far del giorno,
era Virtù,
e ho soffiato a bocca
in pomo di cristallo
a veder distinti,
sobbalzanti doni
con ferma idea,
a colori,
di umana
Carità.
Tulad
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