30.6.21

L'ultimo traghetto di Domenico Villar recensione di Daniela Bionda

 Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, attività all'aperto e il seguente testo "DOMINGO VILLAR L'ULTIMO TRAGHETTO romanzo «Villar appartiene alla stirpe di Vázquez Montalbán e Andrea Camilleri». El Cultural PONTE ALLE GRAZIE"


Un Buon giallo, a tratti un po' lento, ha come sfondo la Galizia, in Spagna, dove lo scrittore è nato. Il giallo racconta della scomparsa di una insegnante di ceramica, Monica Andrade. L'ispettore incaricato, Leo Caldas, per risolvere il caso, si dovrà addentrare nelle atmosfere della scuola di Arti e Mestieri di Vigo, dove la donna insegna ed il piccolo villaggio di Tiran dove la donna conduce una vita piuttosto ritirata. L' unico modo degli abitanti di Tiran per raggiungere la città di Vigo, sulla terra ferma è quella di prendere un traghetto, il quale, diventerà uno dei filoni di indagine da seguire, per Leo Caldas ed i suoi collaboratori che cercheranno di capire se la donna, la mattina della sua scomparsa, ha preso o no, il traghetto. L' altro filone dell' indagine è dato dalla vita nella città di Vigo ed all' interno della scuola di Arti e Mestieri dell' insegnante scomparsa, ma come in ogni buon giallo le cose non sono mai quel che sembrano.
All' interno del giallo esistono poi dei personaggi caratteristici che lo scrittore inserisce sapientemente nel racconto, quali il padre della donna scomparsa, un famoso cardiochirurgo a cui sembra tutto il paese debba dei favori, un giovane ragazzo autistico ed un barbone, in una altra vita insegnante di latino, che dispensa all' ispettore perle di saggezza, facendole pagare una moneta per ogni frase in latino citata.

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