Senza titolo 1445

Ieri ho visto a banari ( sassari ) , che  rimarra  aperta  ffino al 30 di questo mese ( per  chi volesse  visitarla  essa  ha  questi orari : dal martedì alla domenica 16.30/20 lunedì chiuso )  bella mostra di Salvatore fiume uno dei maestri del Novecento italiano . L’esposizione, nelle intenzioni dei promotori, costuisce un tentativo per «far realmente dialogare una piccola ma attiva realtà culturale come è Banari, il paese dove la Fondazione ha sede ed opera, con le più importanti città d’arte italiane nei dibattiti in cui la ricerca artistica è fonte di confronto, di crescita e di affermazione»(  dalla  nuova saregna  del 16\9\2006 )  .  Infatti l'intenzione dei curatori  della mostra  è talmente  riuscita   cheTale  Mi ha  tale affascinato da  fartmi rimanere  incantato per il suo modo di usare la contaminazione delle culture ( cosi  intendo la globalizzazione   non quella  neoliberista ed egoista di cui ha  parlato raccontando la storia di Paolo Brazzà vedere post  precedente ) .


Non riuscendo  vista  l'emozione  suscitata   dal rimanere senza  parole che  riporto  quanto dice  nel  depliant   della mostra   Antonio Carboni  del  Comitato Scientifico Fondazione Logudoro Meilogu   associazione  che  ha curato la mostra    e  cura  il recupero e  lo spopolamento del paese   (  trovate sotto   l'url   e  come  contattarli  ) : <<  (...] Un artista contemporaneo che nel corso di tutta la sua poliedrica attività di pittore, scrittore, scultore, ceramista e scenografo, ha sempre ricercato un dialogo sia con il suo tempo che con i modelli della storia dell'arte internazionale: da Piero della Francesca e Paolo Uccello, gli   amati modelli del Quattrocento, a Picasso e de Chirico, espressione massima delle inquietudini del secolo appena trascorso. Un artista vero, anticonformista, aperto al confronto tra mondi e culture differenti, distanti nello spazio e nel tempo, esploratore instancabile di modi espressivi originali, incurante delle mode effimere, amante delle donne, ricercate nei luoghi esotici di origine, in cui possono  ancora sprigionare intatto tutto il loro fascino, per essere ritratte  come antichi modelli femminili del passato. Un simbolo esemplare di come l'artista contemporaneo possa talvolta allontanarsi dai [  da quello che  critici severi   chiamano   ]  clichés abituali che lo vogliono unicamente intento a dipingere se stesso e le proprie nevrosi, riuscendo ad osservare mirabilmente la realtà che lo circonda e ad interpretarla con visioni metafisiche che riecheggiano  il passato . Modernità e tradizione si fondono spesso in Fiume ed è    il difficile dire dove finisca l'una e dove cominci l'altra. [...] La mostra,allestita grazie alla preziosa collaborazione dei figli del Maestro, Laura e Luciano, e della prestigiosa Galleria Artesanterasmo di  Milano, intende essere un omaggio alla produzione di Fiume con  un ottantina di opere dagli anni '40 agli anni '90. Disegni, olii,  sculture e bozzetti ripercorrono il lungo e variegato percorso creativo del maestro. In un avvincente viaggio iniziatico alla scoperta degli stilemi dell'artista siciliano, i visitatori avranno modo di ammirare sia le architetture antropomorfe delle Città di Statue degli anni '40 e '50, nate dalle influenze rinascimentali italiane e dalle suggestioni   metafisiche di de Chirico, che l'universo femminile del Maestro  cosmopolita e sensuale, ritratto con tonalità e sfumature articolarmente suggestive e ricercate con cura in tutti i continenti.Anche in questo, come sempre, l'artista sembra prefigurare il futuro,un mondo in cui le differenze razziali e culturali sono abolite di fronte .alla contemplazione estatica di una bellezza primordiale, espressa con una gamma cromatica anch'essa cosmopolita, che attinge da ogni   nazione qualcosa di nuovo e di unico. Interessante infine lo spazio   dedicato al ciclo degli anni '80, " Le ipotesi ", in cui Salvatore Fiume rende a sua volta omaggio ai suoi maestri, da Raffaello a Picasso, - intessendo dialoghi immaginari tra luoghi e personaggi della sua  produzione e quelli degli artisti citati. [...]  >>      
Poi  dopo la mostra  ho ascoltato  , nella chiesa  di cuio non ricordo il nome   , visto che le prevvisioni meteo   non permettevano un concerto all'aperto  il con certo  di Franca  Masu (  foto  qui a
destra tratta dal suo sito  ) .
La manifestazione è stata organizzata nell’ambito della mostra dedicata a Salvatore Fiume. Rassegna che finora sta riscontrando notevole successo . Essa è  una cantante  dalla  voce  struggente ,  che  ha  trovato la sua  via  nel genere del  fado  e in quello  della bossa nova  ma  viste le potenzialità  vocali e  gli ottimi musicisti    che ha  preso con se e visto  le  collaborazioni  fatte ed in cantiere  ( a  questo  proposito  rimando al suo  sito  ufficale    da  cui  e tratta  questa  foto  )   potrebbe  rielaborare    tali generi musicali  e non limitarsi  come   fin ora sto facendo  con i   dischi fin   qui fatti  . Solo cosi uscendo  dall'imitazione   di tali muisiche  o gneri musicali   e uscendo  dal suo localismo ( senza   ovviamente   rinunciare ad  esso  )   che  quello di Alghero  e dell'isola  linguistica  che è il catalano  diventerà  grande  come  Elena Ledda ( qui delle news  su di lei ) che  è oltre ad esere  sarda è una delle voci più importanti della scena tradizionale italiana




RIFERIMENTI




fondazione  logudoro -meilogu  via marongiu 30 Banarii (sassari ) www.fondazionelogudoro.com per chi è telemativco eccovi  l'email fondazionelogudoro@tiscali.it ; fonlogmejlogu@tiscalinet.it telefono \ fax  079\826270







 P.s
probabilmente  a causa  di conflittualità fra la piattaforma   di splinder e  linux  Mandrake   anche  le parole  in neretto sono dei collegamenti ipertestuali 




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