30.9.06

Senza titolo 1461

Proprio in questi giorni per  celebrare  il 20° di Dylan Dog è uscita  una  storia in due  puntate   ( io  l'avrei fatta, visto che si tratta  di un evento speciale   e poi   non tutti  i fumetti vista  la crisi che  c'è arrivano a  20 anni,in unico numero ) interamente a colori, di cui  faro una  critica \ recensione appena   finirò di leggere  entrambe  le puntate    perchè  cosi darei un giudizio  globale  su Sclavi che  è  recentemente tornato in "servizio"  . Mi ricordo che incominciai   a leggerlo a scrocco da  amici  collezzionisti ,poi però avendo  litigato  con  alcuni di loro  , un altro ( uno con cui m'ero riappacificato   )  è moto in un  incidente  e l'unico che oltre  a leggerlo lo colleziona   era  partito  a studiare fuori dalla sardegna e non resistendo  tanto tempo   senza leggere   DD mi   sono comparato Zed  il n° 84 . D'allora   non  ho smesso   di comprare   tutte  le uscite regolari e non. Oggi dopo  20 anni  alcuni  numeri   più precisamente  i numeri °74,83 ( regalatimi  da un  mio  amico  che svendeva la collezione essendosi stancato   dopo che era arrivato al  numnero 100   ) ,84,100,200  ---- e altri che  ora non mi vengono in mente ---- sono conservati gelosamente perchè  ricordano  delle mie esperienze   ovvero  percorsi  \ tappe  dela mia opera d'arte  che  è la vita  .Altri sono  finiti persi durante i lavori di ristruturazione della mia palazzina   o regalati perchè  (  poi me ne  sono pentito amaramente  , ma  me rileggo  a scrocco  quando torna  quel mio amico dal continente  )  li ritenevo brutti o poco importantialtri buittati nerlla spazzatura    da mia madre  che non ne può più di fumetti  e continua  nostante  gli ho consigliato di leggere  Capire il fumetto di Scott McLoud edito da Vittorio Pavesio  come  mi   fu suggerito in risposta  ad  un post  sfogo (  di cui  avevo  già parlato  in qualche post  )   di  questo blog   sui  newsgroups  It.arti.fumetti  ( IAF )  e  it.arti.fumetti.bonelli ( IAFB )

Essendo  un tipo bordelaine e alla  ricerca di un centro di gravità permanente  esso   mi ha  atratto   fin dal  primo numero perchè  :  è un uomo moderno: scettico, cinico, annoiato, squattrinato, sfigato.Un uomo che soffre di claustrofobia, di vertigini, che ha paura degli insetti, che è stato alcolizzato (e forse per questo ha perso il suo posto alla polizia ) e che poi è diventato vegetariano e astemio. Che trascorre il suo tempo strimpellando al clarinetto l’unica melodia che conosce (“Il trillo del diavolo” di Tartini) e tentando di completare quel modellino di galeone (comprato assieme allo strumento musicale al negozio paranormale “Safarà”) che mai riuscirà a finire o quando c'è riuscito  si  sono scoperti   elementi  del suo passato  e si  arrivati a dei puntio sdi svolta  com,e il numero 100 .



Ha una casa, al numero 7 di Craven Road, piena di cianfrusaglie mostruose con un ‘campanello-urlo’ che, ad ogni suonata, fa saltare in aria dallo spavento. Dunque, agli antipodi rispetto a un qualsiasi eroe dei fumetti,


Dylan non è imbattibile, non è coraggioso, non è intraprendente (rifiuta inizialmente quasi tutti i casi che gli vengono proposti). Così è definito nel sito ufficiale della Bonelli  qui l'url   della  sua scheda  : «  Dylan è un anti-eroe, dunque? Neanche: soltanto un uomo. Un uomo che, a differenza di tanti, non rifiuta l'ignoto ma tenta anzi di penetrarlo e comprenderlo,[ senza preconcetti e pregiudizi ]  specialmente quando il mistero e l'orrore si celano nel profondo dell'inconscio. Ironico, impulsivo, problematico, pieno di dubbi su se stesso e sul mondo, forte e tenero nello stesso tempo »
E poi c’è Groucho, il suo assistente, ovviamente costruito da Sclavi con le sembianze e le caratteristiche dell’omonimo comico Groucho Marx. Groucho rappresenta la spalla perfetta: ironico, rassicurante, sfacciato e provvidenziale. Le sue barzellette nel corso degli albi pubblicati sono diventati una gamma irresistibile di humor inglese. La saga di Dylan Dog ha conquistato il pubblico anche per la saggezza dei suoi autori nella geniale caratterizzazione del personaggio. Le consuetudini, i tormentoni, i fatti che si ripetono e i personaggi che, episodicamente, ritornano. Come l’ispettore Bloch, un po’ il padre putativo di Dylan, come il dott. Xabaras,forse il vero padre, come Hamlin, lo strambo proprietario del bazar “Safarà”, come Morgana fidanzata di Dylan (o forse la madre ) o come la signora Trelkowski, la medium. E poi ancora i particolari ed il citazionismo che Sclavi si è divertito a sparpagliare quà e là nei vari episodi ("Settimo Sigillo" di Bergman "Fuori Orario" di Scorsese) . Quindi concludo  con gli auguri  di  buon compleanno, Dylan Dog. AntiEroe contemporaneo a caccia dei mostri peggiori: i suoi limit e le  sue paure e  fobie  e quindi anche i nostri continua  a solcare  nel mare dei nostri sogni  o incubi a kentos  annos ( a cent'anni ) mio " compagno di strada " 
















Per chi volesse  approfondire  il personaggio di DD oltre  la complettissima scheda \ voce di  wikipedia e dellla casa editrice Bonelli   riportata nel primo collegamento ipertestuale   può trovare   qui degli altri  Url








P.s 


 se i collegamenti  iipertestuali   non dovessero esere di colore  blu   sono  nero   sottolineato  scusate ancora per i problemi   di conflittualità fra linux   mandriva  e la piattaforma  di  splinder






 


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