Senza titolo 1436

nel  penultimo post  mi sono  dimenticato d'aggiungere    agli approfondimenti   uyna serie di libri sul 11 settembre  2001  o ad esso collegati  . eccovi qui l'elenco

ROMA.
Cinque anni fa quasi tremila persone morirono nel grande attacco terroristico agli Usa. Da allora si cerca di capire, raccontare ed esorcizzare quell’evento con alcuni film (da Fahremheit 9/11 di Michael Moore, al recentissimo World Trade Center di Oliver Stone) e un numero crescente di libri. Ecco quelli di maggior rilievo pubblicati in Italia negli ultimi mesi, molti dei quali scritti da giornalisti, storici e sociologi.
 «11 Settembre. Bush ha mentito», dell’avvocato Philip J.Berg e di William Rodriguez, che contribuì a salvare molte vive umane. Pubblicato da Editori Riuniti, è il «documentato atto d’accusa del guardiano delle Twin Towers».
 «9/11. Il rapporto illustrato della commissione americana sugli attacchi terroristici», di Sid Jacobson e Ernie Colon (Alet Edizioni). Seguendo i risultati del Rapporto questa graphic non-fiction ripercorre minuto per minuto il succedersi degli eventi.
 «La guerra al terrore e la pericolosa strategia dell’amministrazione Bush», di Ron Suskind, Mondadori, già autore di best seller di storia e politica. Il libro sostiene che il principio che ha guidato la nazione più potente del pianeta nella caccia ai propri nemici è la dottrina dell’1 per cento, fondata sul sospetto.
 «America anno zero», di Lilli Gruber (Rizzoli) «E’ davvero possibile riscoprire l’America?», si chiede la nota giornalista televisiva oggi parlamentare europeo aprendo il suo reportage su un Paese che ha sempre amato.
 «Quindici innocenti terroristi», di Bianca Stancanelli, Marsilio. Inviata speciale del settimanale «Panorama» l’autrice si occupa del caso di un gruppo di imputati, tutti immigrati musulmani, finiti sotto inchiesta con l’accusa di aver preparato un attentato contro l’ambasciata americana a Roma. Alla fine saranno tutti assolti e l’indagine, partita cinque mesi dopo l’attacco alle Torri gemelle di New York, si concluderà nel nulla.
 «Il mercato della paura», di Carlo Bonini e Giuseppe D’Avanzo, Einaudi. Come viene chiarito sin dal significativo sottotitolo, l’opera dei due giornalisti del quotidiano «La Repubblica» prende in considerazione la guerra al terrorismo islamico «nel grande inganno italiano». Reportage ricco di elementi circostanziati e integrato da corpose documentazioni, il volume è stato stampato prima che venisse alla luce per intero il caso Abu Omar. Una storia dai risvolti oscuri accompagnata dalla scoperta che gli stessi D’Avanzo e Bonini sono stati spiati per mesi dai servizi segreti proprio per le loro inchieste giornalistiche. Nel nostro Paese, dal 2001 a oggi, i condannati per azioni eversive sono stati appena due. E nel frattempo alcuni dirigenti di settori degli apparati di sicurezza nazionali hanno messo insieme una gigantesca ragnatela di calunnie e menzogne per alimentare sempre più la strategia della paura e cercare di acquisire meriti non dovuti con falsi dossier agli occhi degli alleati americani.
 «Allah fra terrorismo e diritti umani», di Romano Bettini, editore Franco Angeli. L’autore insegna Sociologia della devianza a Roma e analizza le radici culturali del terrorismo islamista.
 «Le guerre del XXI secolo», sottotitolo «Guerra, guerra asimmetrica, guerriglia e terrorismo», di Emilio Greco e Francesco Pavone, editore Kappa.
 «Il male minore», sottotitolo «L’etica politica nell’era del terrorismo globale», di Michael Ignatieff, editore Vita e Pensiero. L’autore si chiede se si possa combattere la violenza con altra violenza. È giusto? È efficace? E qual è il prezzo da pagare? Ignatieff affronta questi interrogativi con determinazione, autorevolezza e con un raro, equilibrato connubio di idealismo, conoscenza storica e saggezza politica.
 «Vincere la paura», sottotitolo «La mia vita contro il terrorismo islamico e l’incoscienza dell’Occidente», di Magdi Allam, Mondadori. Il giornalista del «Corriere della Sera» racconta se stesso, musulmano laico nato e cresciuto nell’Egitto di Nasser ed emigrato in Italia nel 1972, denunciando sia gli integralisti che l’hanno condannato come «nemico dell’islam», sia i loro complici occidentali che alimentano uno scenario di scontro e di odio.
 «Terrore oltre il postmoderno», di Duque Félix, editore Ets. In sintesi: gli attentati e i bombardamenti tecnologici sono risultati molto più efficaci e persuasivi di ogni consiglio intellettuale per svegliare dal loro sonno dogmatico filosofi ed artisti.
 «Cento opinioni sulla pace e sulla guerra dopo l’11 Settembre», di Mario Arpino, Mursia.
 «La costruzione del male», di Jeffrey C. Alexander, Il Mulino. Perché l’orrore non cessa di abitare il mondo? Perché la ferocia degli uomini ci appare inesauribile? Perché una guerra si conclude mentre un’altra comincia? Molte delle risposte a questi interrogativi sono date in termini di bene e di male.
 «Il nostro mondo: dalle grandi rivoluzioni all’11 Settembre», di Gabriele Turi, Laterza. Analisi delle situazioni contemporanee alla luce del passato. Turi tratteggia oltre due secoli di storia in una sintesi generale.
 Sulle finalità dell’arte dopo l’11 Settembre», di Paolo Manazza, edizioni O Barrato. Sulle macerie del neonato conflitto globale tra Occidente e Islam prende forma la coscienza che una visione estetica del mondo volta alla contaminazione con l’etica possa tracciare la via per la salvezza consapevole di entrambi.





Commenti

Post popolari in questo blog

MA CHE C’ENTRANO QUESTI CODARDI CON NOI?

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise