il mio 27 gennaio giorno della memoria




Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo.
Come una rana d'inverno
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

incipit di se questo è un uomo Primo Levi

Con il cd " divenire " di Ludovico Enaudi sullo sfondo mi accingo cercando ovviamente di giocare d'anticipo sulle celebrazioni del 27 gennaio ( il prossimo anno ne parlerò dopo , tanto la memoria non ha date fisse , anche se corretrò l rischio d parlare al vento e che nessuno\a o pochi mi ascoltino assuefati come sono a parlarne solo prima o addirittrta il giorno della celebrazione ) , onde evitare di cadere \ confondermi con le solite celebrazioni ritualistiche , spesso strumentalistiche ed a senso unico , ipocrita visto che a festegiarlo sono magari quegli stessi apparrtenenti a quelle vecchie ideologie che hann coltivato o contribuito con il loro silenzio alla loro diffusione .
Ogni volta che leggo libri , fumetti , ecc o guardo un film storici o meno su tale argomento. Ma anche sulle brutture e genocidi del secolo scorso anzi del millenio scorso perchè anche se non si arrivo ai crmini dei Nazi\fascisti,in questo caso,furono gettare le basi ( vedre a proposito il libro di Stella , copetina adestra ) per la loro realizzazione su larga scala. E mi faccio le solite seghe mentali \ elucubrazioni e domande destinate a perdersi nel vento o a diventare fiore appassito nel lezzo dei tuguri o peggio ad essere approfondite da pochi coraggiosi studiosi che affrontano la gogna mediatica\ culturale e nuove caccie all'untore e alle stereghe ( leggi accuse d'Antiamericanismo o anti occidentalismo , di comunismo ,miscredente ecc ) . del tipo :
1) Come mai se gli alleati ( Usa , Inghilterra , Russia ) e Vaticano sapevano che nei territori in mano ai tedeschi si praticava il genocidio ( non solo , anche se fu il più numeroso , ebraico ) su larga scala non presero la decisione come avvenne ( vedere la puntata di Impero di massimo Manfredi gi scienziati dell'atomica ) di cercare di togliere \ fare terra brucia , con bombardamenti alle strutture , infiltrazioni spionistiche , sottraendoli soienziati e studiosi , ecc. onde evitare che gli studi sull'atomica del regime di Hitler progredissero e si arrivasse alla costruzione e le v2 ( url ) non potessero essere usate su larga scala .
2) Collaborazionoismo e silenzio assenso , dei libri di storia sill'aiuto detterminante secondo alcuni delle milizie dela Rsi (url ) in trentino e nella ex Jugoslavia nel rastrellamento e e prigionia di ebrei e non solo ., sul il sienzio ( e non apertura o apertura parziale degli archivi sono passati 60 anni e che c... nn solo vaticani e stupide leggi che sulla privacy che debbano passare 70 anni per aprire documenti cosi i testimoini muoiono e o parenti d'essi e quel pezzo di storia non si può ricostruire più ) del vaticano sui collaborazionisti dei nazisti nei Balcani , i famigerati Ustacia ( url ) o sempre del vaticano alla deportazione dela comunità ebraica romana nella notte 15\16 ottobre del 1943 . 




 Dove  << La grande razzia nel vecchio Ghetto di Roma cominciò attorno alle 5,30 del 16 ottobre 1943. Oltre cento tedeschi armati di mitra circondarono il quartiere ebraico. Contemporaneamente altri duecento militari si distribuirono nelle 26 zone operative in cui il Comando tedesco aveva diviso la città alla ricerca di altre vittime. Quando il gigantesco rastrellamento si concluse erano stati catturati 1022 ebrei romani. Due giorni dopo in 18 vagoni piombati furono tutti trasferiti ad Auschwitz. Solo 15 di loro sono tornati alla fine del conflitto: 14 uomini e una donna. Tutti gli altri 1066 sono morti in gran parte appena arrivati, nelle camere a gas. Nessuno degli oltre duecento bambini è sopravvissuto. (F. Cohen, 16 ottobre 1943. La grande razzia degli ebrei di Roma) >> Ovviamente questa vine attenuta da sapere che esistono anche degli  italiani  fra  i  giusti delle nazioni : << cioè Il termine Gentile giusto è utilizzato nella tradizione ebraica per indicare i non ebrei che hanno rispetto per Dio. Nella tradizione ebraica, infatti, le numerose norme e precetti contenute nella Torah, nella Mishnah, nella Gemara e nelle Halacha, devono essere rispettate esclusivamente dagli ebrei, che sono tenuti a rispettare il patto che i loro antenati hanno stipulato con Dio. Al confronto delle 613 mitzvot che gli ebrei devono rispettare, i non ebrei sono tenuti a rispettare i principi etici contenuti nelle leggi noachiche: non uccidere, non commettere adulterio, avere un tribunale (un ordinamento legislativo e giudiziario), e così via.>>
 Nel significato moderno   <<  Il termine Gentile giusto è utilizzato  >>--  sempre  secondo la  voce  wikipediana  (  vedere  collegamento sopra  )  --- <<  nella tradizione ebraica per indicare i non ebrei che hanno rispetto per Dio. Nella tradizione ebraica, infatti, le numerose norme e precetti contenute nella Torah, nella Mishnah, nella Gemara e nelle Halacha, devono essere rispettate esclusivamente dagli ebrei, che sono tenuti a rispettare il patto che i loro antenati hanno stipulato con Dio. Al confronto delle 613 mitzvot che gli ebrei devono rispettare, i non ebrei sono tenuti a rispettare i principi etici contenuti nelle leggi noachiche: non uccidere, non commettere adulterio, avere un tribunale (un ordinamento legislativo e giudiziario), e così via. Per svolgere il proprio compito la Commissione segue criteri meticolosi ricercando documentazione e testimonianze che possano avvalorare il coraggio ed il rischio che i salvatori hanno affrontato per salvare gli ebrei dalla Shoah.
Nel 1962, una commissione guidata dalla Suprema corte israeliana ha ricevuto l'incarico di conferire il titolo onorifico di Giusto tra le nazioni. La Commissione - di 35 membri - è formata da personalità pubbliche volontarie, professionisti e storici, molti dei quali sono essi stessi dei sopravvissuti. La Commissione è presieduta da un ex giudice della Corte Suprema: Moshe Landau (dal 1962 al 1970), Moshe Bejski (dal 1970 al 1995), Jakov Maltz (dal 1995). >>
La Commissione segue criteri meticolosi ricercando documentazione e testimonianze che possano avvalorare il coraggio ed il rischio che i salvatori hanno affrontato per salvare gli ebrei dalla Shoah.( qui l'elenco degli italiani che hano ricevuto tale onorificenza e a cui si aggiungera anche quella del ciclista Bartali --- foto a destra  che   nel 1944  aveva nascosto   a Firenze in   una sua  proprietà   una famiglia  d'ebrei    qui maggiori news   )
3)  Mi chiedo  Come può un uomo uccidere in quel modo un altro uomo  parafrasando come dicono le   tre  versioni   ( sua ,  triste ma nel finale  piena  di speranza .,  nomadi bella  ma troppo sempre  nel  pessimista  equipe84  fotocopia  )    di Auschiwitz  canzone per un bambino ne vento )scritta da Guccini    in canna nell'ipod . Ma  qui  riporto  in video  la  versione  di Alice   che  ho trovato mentre cercavo  materiale per  post  e  che  sto ascoltando con le lacroime  agli occhi   vista  l'intensità con cui la reinterpretata . 



4) che fecero a fare il processo di Norimberga  se poi soprattutto Usa e vaticano fecero fuggire la maggior parte i loro nelle Americhe o li usarono in chiave anticomunista creando Gladio e altre strutture paramilitari in funzione anticomunista  che  usarono la  violenza più  becera  pur  di dare la colpa  ai comunisti    ?
Anche  questa  ma  elucubrazione mentale  vine attenuata  da  quel che disse  nel suo diario  : <<  È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo>> Anna Frank
Concludo il mio pensiero  con quest'altra frase  di Levi : <<  se comprendere è impossibile  conoscere  è necessario >>  che  giustifica  cià che  sto per  proporvi  nelle  righe successive  
  
Scusate se a differenza degli altri anni non mi dilungo in news storiche , ma poichè ho deciso di coltivare 'umiltà e voglio perdere la vecchia abuitudne del saccente o del tutto so io , ecc , insomma evitare nel cadere nela mia spocchia intellettuale e del lodarmi e quindi imbrodarmi , lascio tale compito ai siti e riferimenti che trovate sotto


                                                        A definizioni
Poichè e parole sono importanti per parafrasare Palombella rossa ( se non ricordo male  )  un famoso film di Nanni Moretti .ecco alcune definizioni tratte http://www.binario21.org/ilsignificato.htm

Genocidio = dal greco génos – stirpe – e dal latino caedere – uccidere – (cfr. omicidio). Riferito alla metodica distruzione di un gruppo etnico o religioso, compiuto attraverso lo sterminio fisico sistematico e l’annullamento dei valori e dei documenti culturali. Questo termine inizia a essere impiegato proprio dopo i tragici eventi che determinarono lo sterminio degli ebrei d’Europa durante la Seconda guerra mondiale. Oggi viene adoperato con una tale leggerezza, che non solo ne dissacra il significato, ma che contribuisce a offuscare il giudizio su molti conflitti in atto e a falsarne pericolosamente la sostanziale portata.
Olocausto = dal latino holocaustum, che è il greco holòkauston, da hòlos “tutto” e kaustòs “bruciato”, dal verbo kaìein “bruciare”. Per estensione, Sacrificio, soprattutto della propria vita, ispirato da una dedizione completa al proprio ideale. Questa parola è stata impropriamente adottata per definire lo sterminio degli ebrei europei durante la Seconda guerra mondiale. Come si capisce dall’etimo, infatti, non definisce correttamente l’evento. Implicherebbe cioè una volontà delle vittime nell’offrirsi in sacrificio per un ideale, cosa ovviamente impensabile. Ecco perché si preferisce l’uso della parola ebraica Shoah.
Shoah = voce biblica che significa “desolazione, catastrofe, disastro”. Questo vocabolo venne adottato per la prima volta nella comunità ebraica di Palestina, nel 1938, in riferimento al pogrom della cosiddetta “Notte dei Cristalli” (Germania, 9-10 novembre 1938). Da allora definisce nella sua interezza il genocidio della popolazione ebraica d’Europa, perpetrato durante la Seconda guerra mondiale.
Pogrom = dal russo pa’grom. Sommossa animata da volontà distruttiva, con particolare riferimento alle violente rivolte popolari russe di fine 1800 – primi del 1900, contro gli ebrei, tollerate e favorite dalle autorità dello zar.

Poichè è fuorviante chiamamrlo genocidio ( vedi sopra ) e shoah http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto#Shoah è  limiitativo al popolo ebreo il più colpito fra quelli massacrati nei Lager \ campi d concentramento preferisco , visto che furono sterminati anche non ebrei ed altri popoli il termine olocausto http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto

                            B storia
 non dimentichiamo che in Italia durante i periodo della 2 guerra mondiale specie dopo l'8 luglio del 1943 con la formazioe dela Rsi ( governo fantoccio inmano ai tedeschi ) furono destinati come il caso di fossoli ( trieste ) furono ujsati come campi di prigionia e di transito per gli ebrei e non solo che venivano destinati a Lager e ai campi di sterminio

  Libri ( storici e letterari , fumetti ecc )

Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo 5 volumi, 3 DVD Video. Pp. 2.800 (2005)





La più completa e articolata opera sulla Shoah del panorama editoriale internazionale:
4 volumi con 70 saggi inediti e 15 saggi iconografici
un volume di documenti
3 DVD video con filmati d’epoca in parte inediti

Storia della Shoah, attraverso il contributo di alcuni dei massimi specialisti, fornisce il quadro più aggiornato dello stato delle conoscenze e del dibattito critico e storiografico sull’Olocausto, affrontando la Shoah come espressione di una più generale crisi dell’Europa iniziata nell’Ottocento, accelerata con la Prima guerra mondiale e precipitata con l’avvento dei fascismi. Inquadrato all’interno di un più ampio panorama storico e geografico, l’Olocausto non è visto semplicemente come un fenomeno circoscritto al nazismo e alla Germania, ma come un evento emblematico della radicale trasformazione della politica e della società nel XX secolo, oltre che come uno degli eventi più cruenti della storia dell’umanità. Nei saggi viene dato ampio risalto al contesto generale, alle premesse ideologiche, agli antefatti storici che sfociarono tragicamente nella “Soluzione Finale”. Ma oltre alla storia dell’Olocausto quest’opera per la prima volta documenta la storia della memoria e delle rappresentazioni della Shoah nell’arte (cinema, letteratura, teatro, fotografia, ecc.), nel dibattito storiografico dagli anni ’50 ad oggi, nei luoghi e negli eventi commemorativi.

L’opera si distingue inoltre per la presenza dei saggi fotografici che ripercorrono i temi affrontati nei testi documentandone gli eventi più emblematici.

Gli autori

I curatori dell'opera sono Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullam, Enzo Traverso. All’opera hanno contribuito oltre 50 studiosi italiani e stranieri sotto la direzione di un prestigioso Comitato Scientifico: Omer Bartov, Philippe Burrin, Dan Diner e Saul Friedländer

  qui ulteriori dettagli 

Il diario di Anna frank
racconto, in lingua olandese, della vita di una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel 1942 ad entrare in clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nel diario da lei tenuto, Anna racconta la vita e le vicende di tutti i giorni, scrivendo le proprie impressioni sulle persone che vivono con lei.Nell'agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono condotti al campo di concentramento di Westerbork (lo stesso in cui era stata deportata Helga Deen, giovane studentessa autrice del diario Kamp Vught, poi uccisa nel 1943 assieme alla famiglia nel campo di sterminio di Sobibór); di qui le loro strade si divisero, ma ad eccezione del padre di Anna tutti quanti morirono all'interno dei campi di sterminio nazisti. Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, campo di concentramento situato in Germania, nel marzo del 1945, insieme alla sorella Margot, dopo essere prima stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz.
Alcuni amici di famiglia che avevano aiutato i clandestini riuscirono a salvare gli appunti scritti da Anna all'interno dell'alloggio segreto, consegnandoli poi al padre, che ne curò la pubblicazione avvenuta ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale "Het Achterhuis" (il retrocasa). Dopo una accoglienza iniziale fredda, a mano a mano che il pubblico veniva a conoscenza dei fatti della Shoah, il libro ebbe svariate traduzioni e pubblicazioni (ad oggi è pubblicato in più di quaranta paesi) e rappresenta una importante testimonianza delle violenze subite dagli ebrei durante l'occupazione del nazismo.

Se  questo è un uomo , la tregua  , i sommersi ed i salvati    di Primo Levi  


Il primo racconta tutta vicenda dalla cattura ala liberazione dal campo cioè da quando Nel 1942 si trasferì a Milano, avendo trovato un impiego migliore presso una fabbrica svizzera di medicinali. Qui Levi, assieme ad alcuni amici, venne in contatto con ambienti antifascisti militanti ed entrò nel Partito d'Azione clandestino.Nel 1943 si inserì in un nucleo partigiano operante in Val d'Aosta. Poco dopo, nel dicembre 1943, venne arrestato dalla milizia fascista nel villaggio di Amay, sul versante verso Saint-Vincentdel Col de Joux (tra Saint-Vincent e Brusson), e trasferito nel campo di transito di Fossoli presso Carpi, in provincia di Modena.Il 22 febbraio 1944, Levi ed altri 650 ebrei vennero stipati su un treno merci (oltre 50 individui per vagone) e destinati al campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Levi fu qui registrato (con il numero 174.517) e subito condotto al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto come Auschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu uno dei venti sopravvissuti fra i 650 che erano arrivati con lui al campo.


L'ingresso al campo di concentramento di Auschwitz in inverno

L'avventuroso viaggio di ritorno, descritto nel romanzo La tregua, da Auschwitz aTorino.
Levi attribuì la sua sopravvivenza a una serie di incontri e coincidenze fortunate. Innanzitutto, leggendo pubblicazioni scientifiche durante i suoi studi, aveva appreso un tedesco elementare. Di rilevante importanza fu parimenti l'incontro con Lorenzo Perrone, un civile occupato come muratore, il quale, esponendosi a un grande rischio personale, gli fece avere regolarmente del cibo. In un secondo momento, verso la fine del 1944, venne esaminato da una commissione di selezione, incaricata di reclutare chimici per la Buna, una fabbrica per la produzione di gomma sintetica di proprietà del colosso chimico tedesco IG Farben. Insieme ad altri due prigionieri (entrambi  poi deceduti durante la marcia di evacuazione) ottenne un posto presso il laboratorio della Buna, dove svolse mansioni meno faticose ed ebbe la possibilità di contrabbandare materiale con il quale effettuare transazioni per ottenere cibo. Nel far ciò si avvalse della collaborazione di un altro prigioniero a cui era molto legato, Alberto, anch'egli italiano.
Infine, nel gennaio del 1945, immediatamente prima della liberazione del campo da parte dell'Armata Rossa, si ammalò di scarlattina e venne ricoverato nel Ka-be (dal tedesco Krankenbau, in italiano "infermeria del campo"), scampando così fortunosamente alla marcia di evacuazione da Auschwitz (nelle quali sarebbe morto Alberto, cui Primo non aveva potuto trasmettere la scarlattina, che il compagno aveva già contratto in età infantile).
IL secndo Il viaggio di ritorno in Italia, narrato nel romanzo La tregua, sarà lungo e travagliato. Si protrarrà fino ad ottobre, attraverso Polonia, Bielorussia, Ucraina, Romania, Ungheria, Germania ed Austria. ( foto e  news prese da   wikipedia alla  voce  primo levi  )
Il terzo I sommersi e i salvati è un saggio Scritto nel 1986, ultimo lavoro dell'autore, è un'analisi dell'universo concentrazionario che l'autore compie partendo dalla personale esperienza di prigioniero del campo di sterminio nazista diAuschwitz ed allargando il confronto ad esperienze analoghe della storia recente, tra i cui i gulag sovietici(  utile a chi li  mette  o per  strumentalizzazione  o per  ignoranza    sulla  stesso piano  )La narrazione descrive con lucidità e distacco - nonostante l'averne vissuto l'esperienza diretta - i meccanismi che portano alla creazione di "zone grigie" di potere tra oppressori e oppressi, la corruzione economica e morale delle persone che vivono nei sistemi concentrazionari, gli scopi e gli utilizzi politici e sociali di tali sistemi, la replicazione di analoghe dinamiche comportamentali nelle realtà quotidiane odierne
Dylan Dog n. 83  Doktor Terror 
Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi Disegni: Gianluigi Coppola Copertina: Angelo Stano
Scivolano fuori dalle fogne, tornano dal passato Ma non sono ratti sono fantasmi. Sono incubi che soltanto chi è ben sveglio può vedere.(... continua qui ) 
Nel fumetto della Sergio Bonelli Editore Dylan Dog numero 83 dell'aprile 1993, dal titolo "Doktor Terror" i personaggi di origine ebraica sono rappresentati con i volti di topi mentre i nazisti con le fattezze dei maiali. Inoltre uno dei personaggi principali che contatta Dylan dando il via all'episodio si chiama proprio Anja ed è appunto una giovane ragazza ebrea. Nella storia lei e la sua famiglia vengono imprigionati nel lager di Auschwitz come gli Spiegelman autore di Maus





Maus (Maus: A Survivor's Tale)



è un graphic novel di Art Spiegelman, ambientato durante la seconda guerra mondiale ed incentrato sulla tragedia dell'Olocausto, sulla base dei racconti del padre dell'autore, un sopravvissuto ad Auschwitz.
« Un impressionante documento visivo. Le minuscole figure animali che si muovono, si vestono e parlano come esseri umani diventano una metafora dell'esperienza ebraica. »
(Il curatore capo del Jewish Museum) « Maus è una storia splendida. Ti prende e non ti lascia più. Quando due di questi topolini parlano d'amore, ci si commuove, 

quando soffrono si piange. A poco a poco si entra in questo linguaggio di vecchia famiglia dell'Europa orientale, in questi piccoli discorsi fatti di sofferenze, umorismo, beghe quotidiane, si è presi dal ritmo lento e incantatorio, e quando il libro è finito, si attende il seguito con disperata nostalgia di essere stati esclusi da un universo magico. »(Umberto Eco)
qui uno studio approfondito sul'opera in questione e le pagine seguenti e qui  altre news 

                                                    




 Persone 


anna frank ( vedi sopra )
http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Levi

Non so  più  che altro dire  fra le  lacrime  a gli occh  e un nodo al petto  oigno volta  che vedo è parlo di  queste  cose  . Quind  pbuna lettura  e  non dimenticate   questo è  stato 

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