la passione t'aiuta nela malattia il caso di Erica ha 31 anni che balla nonostante la sclerosi multipa


  da corriere  della sera  


HA 31 ANNI E FA L’AVVOCATO A REGGIO EMILIA
Erica sul palco con la sua stampella
Una danza che regala emozioni
La sclerosi multipla non le ha impedito di ballare. Il suo spettacolo "Smania di vivere" racconta come si scende a patti con la malattia, senza rinunciare alle passioni








MILANO - Sul palcoscenico solo lei e la stampella che, come un fedele compagno di danza, accompagna i passi, sorregge i volteggi leggeri, misura lo spazio tra la libertà e il limite. Erica Brindisi ha la sclerosi multipla da cinque anni, balla da quando ne aveva sei e non ha mai pensato di rinunciare alla sua passione di sempre, nonostante la malattia. Un corpo sottile e asciutto, capelli lisci che incorniciano un viso regolare e uno sguardo fermo, il parlare deciso e coinvolgente: tutto nella presenza di Erica si traduce in energia, ma non solo. Anche in consapevolezza, in volontà, in voglia di vivere, anzi in "Smania di vivere", come recita il titolo dello spettacolo di teatro danza che la vede protagonista.
LO SPETTACOLO - Foggiana di nascita ma fidentina di adozione, Erica ha 31 anni e di mestiere fa l’avvocato presso il Centro servizi per il volontariato di Reggio Emilia. Ha iniziato da piccola a studiare danza classica e moderna, diplomandosi poi all’Imperial Society of Teachers of Dancing di Londra. Da pochi anni si è avvicinata al teatro danza, un genere, come lei stessa spiega, «in cui non c’è solo la tecnica, ma anche l’interpretazione. Gli spettacoli di teatro danza sono racconti veri in cui la musica accompagna movimenti e parole, racchiudendoli in una cornice di grande suggestione emotiva».
IL SOSTEGNO DELL’AISM - Grazie alla rete capillare delle sedi Aism del centro Italia, lo spettacolo sta facendo il giro dei piccoli teatri di provincia, riscuotendo un successo insperato. Sul sito www.smaniadivivere.com si possono conoscere le prossime tappe e lasciare commenti e contributi, così come si può partecipare al gruppo sempre più numeroso su Facebook. «Abbiamo ricevuto inviti anche dalla Sicilia e siamo impegnati fino a giugno 2011. Ci tengo a sottolineare che il ricavato degli spettacoli viene devoluto all’AISM e, dunque, alla ricerca. "Smania di vivere" è uno spettacolo che si serve dell’arte per comunicare in modo diverso la malattia e chi viene a vederlo lo fa anche perché vuole sapere e capire fino a che punto la sclerosi multipla condiziona e limita la vita di chi ne è colpito». Anche se, come recita uno dei testi di Rossetti che accompagnano Erica nella sua performance, «il limite dei limiti è pensare che a qualcosa possa non esserci rimedio. Alla morte forse, ma dimenticarsi che siamo vivi cos'è se non una pazzia?».

Mariateresa Marino
12 gennaio 2011




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