eronica Lario, 3 maggio 2009
Adesso dopo le ultime news che vedono indagato il nostro maggior rappresentante istituzionale dopo il presidente dela repubblica , per concussione e prostituzione i media e i tg non parleranno d'altro facendo passare i secondo piano news magarri più importanti sia in campo internazionale che nazionale .Ora lo sappiamo tutti , anche i bambini che il nostro presidente del consiglio ha il vizio ( certo lo abbiamo tutto , chi non lo ha , ma sappiamo tenere a freno le nostre pulsionied accettare che a volte si può anche essere un pezzo di legno ) dipendenza da sesso e gli piace l'amore , anche quello mercenario .E che in tale pratica usa , come ha daltrone fatto il potere politico fin dai i tempi d'Adamo , le istituzioni e le sue funzioni per i suoi affari privati e con la solita litania \ disco rotto accusa chi indaga e chi ne parla .
Ora cari giornalisti , non è per insegnarci il mestiere anche se ce ne sarebbe bisogno , invece di dedicarvi alla scoperta dell'acqua calda o all'ovvio , e scrivere pagine intere o parlare solo di quello , quando basterebbe o una o un cenno come fanno i media esteri internazionali e date lo stesso spazio a fatti come questi di cu riporto sotto e non nelle ultime pagine di cronaca interna o un breve trafiletto nelle pagine d'apertura
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Ricoverata per tre giorni su una sedia
Nemmeno un posto letto in tutta la città
Maria Vitale, sessant'anni superati da un po', ha trascorso su una sedia le prime 72 ore di ricovero all'ospedale Civico, il più grande di Palermo. "Di giorno facevo esami e terapie, di pomeriggio tornavo a sedermi. Ma la pressione non è calata e non hanno potuto dimettermi. Finalmente, mercoledì, si è liberata una lettiga"
di ALBERTO BONANNO e GIUSI SPICATre giorni e tre notti ricoverata su una sedia del pronto soccorso. In piedi con la flebo e accovacciata sulle poltrone dei corridoi. Il calvario di Maria Vitale, ultrasessantenne palermitana, è cominciato domenica. Ricoverata all'ospedale Civico di Palermo dopo una crisi ipertensiva, solo 72 ore dopo ha potuto sdraiarsi su una lettiga. E non è l'unica, perché nei cinque ospedali pubblici della città non c'è un solo posto letto disponibile. Da giorni i reparti di medicina sono in tilt e le astanterie sono diventate gironi danteschi, con i pazienti costretti a restare giorni e giorni in barella. Un'emergenza che sarebbe dovuta solo in parte all'impennata di ricoveri per le malattie stagionali: i sindacati dei camici bianchi puntano il dito contro la riforma sanitaria che la Regione Siciliana ha da poco varato: "Tutta colpa del taglio dei posti letto del 20 per cento voluto dall'assessore alla Sanità Massimo Russo", accusano Cgil medici, Ascoti Fials e Cimo.
"Sono arrivata in ospedale domenica scorsa con la pressione alle stelle - racconta Maria Vitale - mi hanno messo la flebo al braccio e mi hanno detto di accomodarmi dove trovavo un posto a sedere libero. Sono rimasta oltre mezza giornata in piedi perché non c'era un buco. Solo a tarda sera ho trovato una sedia, sulla quale ho poi dormito per tre notti. Nel frattempo di giorno facevo gli esami, le cure necessarie, mangiavo i pasti dell'ospedale, con addosso la camicia da notte. Come una normale ricoverata. Mercoledì un infermiere è riuscito a procurarmi una barella per dormire e finalmente mi sono sdraiata".
Maria Vitale non è l'unica ricoverata in queste condizioni. Nello stesso reparto c'è un paziente svedese, privo di un braccio e fresco di trapianto, al quale la lettiga dove era stato ricoverato un giorno è stata sottratta per un caso più grave. Anche lui ora dorme su una poltrona. E per una ottantenne che deve essere ricoverata in neurologia, l'ospedale ha trovato il posto in una clinica privata convenzionata. Ma non c'è l'ambulanza che può trasportarla nella struttura.
Questo lo scenario all'ospedale Civico, il più grande di Palermo. Trecento casi al giorno al pronto soccorso, 948 posti letto disponibili. Tutti pieni da prima delle vacanze natalizie. La sala di osservazione brulica di pazienti. Stesso copione al Policlinico universitario Paolo Giaccone, dove ieri mattina le autoambulanze del 118 non hanno potuto scaricare i pazienti, perché nei reparti si registrava il tutto esaurito. Solo per cinque di loro è stato possibile il ricovero in barella. E così anche a Villa Sofia-Cervello, Buccheri La Ferla e Ingrassia, dove le astanterie sono diventati reparti di lungodegenza. Niente posti nemmeno in rianimazione: dal 6 gennaio il 118 registra il tutto esaurito nell'intera provincia e, in caso di emergenza, i pazienti sono sistemati in posti di fortuna nelle unità anestesiologiche
I sindacati accusano la riforma varata dalla Regione, figlia del piano di rientro per il recupero di oltre 90 milioni di deficit. Un obiettivo oggi raggiunto, ma a costo di grandi sacrifici. Tra i quali la rimodulazione dei posti letto, ridotti del 20 per cento. L'assessore Russo si difende: "Sono stati tagliati solo i posti inutili, che avevano un tasso di occupazione inferiore al 70 per cento. In ogni caso il decreto è flessibile e prevede una riserva di 500 posti in tutta la regione che saranno redistribuiti secondo le esigenze". E in attesa che i 500 posti promessi vengano attivati, a Palermo più di 50 persone passeranno la notte in barella. Sempre che ne trovino una.
(15 gennaio 2011) © Repubblica online"Sono arrivata in ospedale domenica scorsa con la pressione alle stelle - racconta Maria Vitale - mi hanno messo la flebo al braccio e mi hanno detto di accomodarmi dove trovavo un posto a sedere libero. Sono rimasta oltre mezza giornata in piedi perché non c'era un buco. Solo a tarda sera ho trovato una sedia, sulla quale ho poi dormito per tre notti. Nel frattempo di giorno facevo gli esami, le cure necessarie, mangiavo i pasti dell'ospedale, con addosso la camicia da notte. Come una normale ricoverata. Mercoledì un infermiere è riuscito a procurarmi una barella per dormire e finalmente mi sono sdraiata".
Maria Vitale non è l'unica ricoverata in queste condizioni. Nello stesso reparto c'è un paziente svedese, privo di un braccio e fresco di trapianto, al quale la lettiga dove era stato ricoverato un giorno è stata sottratta per un caso più grave. Anche lui ora dorme su una poltrona. E per una ottantenne che deve essere ricoverata in neurologia, l'ospedale ha trovato il posto in una clinica privata convenzionata. Ma non c'è l'ambulanza che può trasportarla nella struttura.
Questo lo scenario all'ospedale Civico, il più grande di Palermo. Trecento casi al giorno al pronto soccorso, 948 posti letto disponibili. Tutti pieni da prima delle vacanze natalizie. La sala di osservazione brulica di pazienti. Stesso copione al Policlinico universitario Paolo Giaccone, dove ieri mattina le autoambulanze del 118 non hanno potuto scaricare i pazienti, perché nei reparti si registrava il tutto esaurito. Solo per cinque di loro è stato possibile il ricovero in barella. E così anche a Villa Sofia-Cervello, Buccheri La Ferla e Ingrassia, dove le astanterie sono diventati reparti di lungodegenza. Niente posti nemmeno in rianimazione: dal 6 gennaio il 118 registra il tutto esaurito nell'intera provincia e, in caso di emergenza, i pazienti sono sistemati in posti di fortuna nelle unità anestesiologiche
I sindacati accusano la riforma varata dalla Regione, figlia del piano di rientro per il recupero di oltre 90 milioni di deficit. Un obiettivo oggi raggiunto, ma a costo di grandi sacrifici. Tra i quali la rimodulazione dei posti letto, ridotti del 20 per cento. L'assessore Russo si difende: "Sono stati tagliati solo i posti inutili, che avevano un tasso di occupazione inferiore al 70 per cento. In ogni caso il decreto è flessibile e prevede una riserva di 500 posti in tutta la regione che saranno redistribuiti secondo le esigenze". E in attesa che i 500 posti promessi vengano attivati, a Palermo più di 50 persone passeranno la notte in barella. Sempre che ne trovino una.
oppure dal ilgiornale di ragusa de 13\1\2010
Pesante nota di Confconsumatori sull'arresto primario Civello, parla il legale:"Accuse infondate sul mio assistito" Ragusa Da due giorni non si parla d'altro. I riflettori sono puntati sul prof. Massimo Civello, primario del reparto di chirurgia Toracica dell'ospedale Civile di Ragusa, arrestato con l'accusa di concussione, falso ideologico e materiale e abuso d'ufficio. Sull' arresto del dottore Civello c’è una nota di Federconsumatori che manifesta il proprio sdegno per una vicenda in cui la malattia è usata come strumento di guadagno ed è trattata con cinismo e indifferenza con conseguenti, inutili, ulteriori, sofferenze per i pazienti. "Di fronte a questi gravi fatti- si legge in una nota di Confconsumatori- in cui il denaro risulta essere più importante della salute delle persone Confconsumatori ribadisce il proprio impegno per la tutela dei cittadini e ricorda a tutti coloro che siano stati vittime di questo caso di malasanità la possibilità di segnalarlo presso le sedi dell’associazione". Oggi ha parlato il legale di Civello, l'avv. Michele Sbezzi. "Le accuse a carico del mio assistito, riportate dalla stampa- dice Sbezzi-, sono infondate. Nel fascicolo d'accusa non c'è traccia di asportazioni d'organi sani, di diagnosi volutamente sbagliate e di interventi chirurgici non necessari. Questa situazione è indegna di un Paese civile". Michele Sbezzi, avvocato di Ignazio Massimo Civello, il primario dell'ospedale di Ragusa finito ieri agli arresti domiciliari con l'accusa di concussione, lesioni personali, truffa ai danni del servizio sanitario e falso ha diffuso oggi una sua dichiarazione ripresa da alcuni organi di stempi. “Nell'incartamento di 6 mila pagine che ho sulla mia scrivania - spiega l'avvocato Sbezzi - non c'è nulla di tutto ciò. Si fa riferimento ad alcuni episodi di truffa, legati ad assenze sul lavoro, in orari in cui il mio assistito afferma invece di essere presente. E poi quattro episodi di concussione e tentata concussione per aver spinto i pazienti a farsi operare in regime di intramoenia. Niente però di quello che si è letto sui giornali. Anche il Gip - conclude Sbezzi - ha detto che manca qualsiasi perizia medico legale per affermare che ci siano stati interventi non necessari". |
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Queste , e qui mi rivolgo anche a voi dell'oposizione , sono le cose importanti su cui ci si deve battere in parlamento ed attaccare il premier ., poi non veniteci a fare i piagnistei di coccodrillo se vine rieletto e sta ancora li finche ( con rispetto parlando ) tirerà le cuoia ,e noi giù affondo con lui e il voto d'alcuni gli permetterà quello che dice : << << Figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica. E per una strana alchimia il paese tutto concede e tutto giustifica al suo imperatore.>> la ex moglie
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