Premetto che non ho visto nè al cinema nè in versione Pirata nel pc se non nel trailler
o nel lettore di dvd il film realizzato da Michele Placido intitolato Vallanzasca - Gli angeli del male, film basato sulla vita del bandito e tratto dalla sua autobiografia: Il fiore del male. accuse di aver quasi romanzato i fatti, e per questo reso quasi un eroe Vallanzasca, è stata mossa a Placido fin dalla prima proiezione fuori concorso avvenuta alla Mostra del Cinema di Venezia. Da allora le polemiche si sono via via succedute, andandosi a scontrare con chi, al contrario, ha dato una lettura positiva del film.
Tuttavia, com’era prevedibile, il dibattito sta tornando a farsi caldo proprio alla vigilia dell’uscita della pellicola nelle sale, dove esordirà il prossimo venerdì. A lanciare forti accuse verso “Vallanzasca Gli angeli del male” è stato adesso il deputato della Lega Nord, Davide Cavallotto, che ha invitato gli spettatori a boicottare il film di Placido, aggiungendo a proposito del regista: << È un cattivo maestro, è salito in cattedra per elevare a eroe lo spietato assassino. Utilizzare giovani e affascinanti attori allo scopo di sdoganare l’immagine di personaggi che dovrebbero cadere nell’oblio per i crimini commessi è un insulto alla memoria delle vittime e una crudeltà verso i loro parenti. Adesso ci mancava solo la madre di Vallanzasca a chiedere la grazia per il figlio al Capo dello Stato.>>
Tali dichiarazioni e tali inviti a boicottarlo mi danno fastidio , da qualunque parte provengano, in quanto accuse gratuite e magari aprioristiche
Pur non piacendomi più di tanto come regista Michele placido ( ma questa è un altra storia) come regista , stavolta prendo ( anche a costo di sentirmi dire come al solito dai miei avvocato dalle cause perse , ecc ) la sua difesa .
Quindi , cari Legisti e cari familiatri dele vittime , prima d'invitare ad gesto cosi estremo lo avete visto il film , oppure vi siete basati solo su il trailler o sulla figura del personaggio ? Il film in questione almeno dalla risposta di Michele Placido sia qui sia su repubblica d'oggi : << Che questo tipo d'appelli, che non esistono più dai tempi del fascismo e della peggiore democrazia cristiana , non facciano onore alla lega un partito popolare. >> almeno prima che iniziasse una politica degli inciuci e del trasformismo . E poi sempre << non voglio fare polemiche >> continua Placido << ogni può esprimere la sua opinione, rispetto a Lega essendo un federalista , ma questo deputato farebbe bene a lasciar perdere il cinema e la libertà di espressione >> . Infatti nessuno , ameno da quel che ricordo , della sinistra o della fronda(ora Fli)della sessa Pdl all'epoca, si è vvenuto in mente di boicottare \ censurare il loro film su Alberto da Giussano .
Prima a d'invitare aprioristicamente senza averlo visto a una simile cosa tipica dei vecchio regimi : Savoia, Fascista,Democrazia cristiana e pentapartito cioè il periodo pre tangentopoli andate a vederlo , solo allora potrete o confermare la vostra opinione o cambiarla . Fra gli interventi i difesa di Placido si registra sempre su repubblica del 17\ gennaio quello di Goiuseppe Giulietti , portavoce dell'associazione culturale politica www.articolo21.info/ : << [...] Gli inviti a boicottare un film o u libro ricordano stagioni non edificanti della storia patria >> . E poi , e qui mi rivolgo ai familiari delle vittime di cui comprendo il loro dolore, anche se non sono d'accordo con il loro metodo censorio ed aprioristio nel manifestarlo ed il loro chiudersi alla comprensione -- che non significa accettazione e giustificazion e dei crimini che hanno portato all'uccisione e alla privazione dei loro cari ---- e al dialogo con cui era dall'altra parte , a volte una persona può con il tempo diventare diverso e avere fatto espiazione di suoi gesti .
Non è per difenderlo visto che , le vicende giuridiche hanno riconosciuto la sua colpevolezza e un criminale soprattutto quando ha agito a sangue freddo non va mai giustificto ed elogiato , ma invitare a vederlo non più come solo ed escluisivamente come criminale Valanzasca non ha mai chiesto ultimamente , da quel che io sappia e ricordo , permessi o premi e che quellli che ha ottenuto dopo anni di carcere . Quindi se esiste la certezza dela pena lui la sta scontando , non si è mai dichiarato prigioniero politico e non è come Cesare Battisti scappato prima di una sentenza ed è sempre stato il più lontano dai media a differenza dei protagonoisti del caso Cognone o Avetrana semnmopre presenti ovunque dala mattina ala sera . Lo stesso Vallanzasca ha dichiarato sempre al
quotidiano ciato : << [...] non mi sembra d'essere stato trattato da eroe anzi >> . Ipotesi confermata sia dall'aattore del film Kim rossi stuart : << Vallanzasca oggi è un uomo diverso dal pazzo assasino di u tempo e E se esiste la certezza dela pena lui n'è l'esempio .[...] >> che ha cercato , cosa che si dovrebbe fare sempre, o almeno cercare , con chiunque , di capire come : << un uomo >> cosi mi e sembrato e cosi dichara sempre Kim Rossi Stuart << intelligente , perchè lo è sia arrivato a compiere gesti cosi estremi >> sia da Antonella d'Agostino compagna di Vallanzasca dal 1996 e dal 2008 diventata la sua seconda moglie : << Ma quale trasformazione in eroe? Ma l’hanno visto il film? Mio marito dal film di Placido viene fuori molto peggio di quello che è stato. Invece di boicottare questi politici farebbero bene a documentarsi prima di parlare. >> .
Ora è : << Possibile che la verità, come quasi sempre capita in questi casi, stia in mezzo, anche se le critiche più o meno accese per il lavoro di Michele Placido fanno pensare che effettivamente la rilettura del personaggio e della sua azione criminale data dal regista non sia stata propriamente equilibrata. >> ( da onecinema,it qui l'articolo integrale ) . La polemica sembrava finita qui invece da repubblica online
ROMA - Follia di un paese in cui - davanti agli scandali sessuali sempre più gravi che coinvolgono il presidente del Consiglio, o a fenomeni come la speculazione edilizia che provoca stragi e morti - l'unica cosa che sembra suscitare indignazione è la vicenda di un bandito che risale a quarant'anni fa, con tanto di condanna all'ergastolo e decenni di carcere già scontati. E' così, con riferimenti forti all'attualità, che Michele Placido e Kim Rossi Stuart, rispettivamente regista e protagonista di Vallanzasca, commentano le esternazioni leghiste contro il film.L'invito al boicottaggio , avanzato ieri dal deputato Davide Cavallotto. E se il primo com'è sua abitudine parla senza peli sulla lingua ("ridicoli, fanno i moralisti per fini elettorali, in Italia ormai c'è il bavaglio alle opere d'autore"), ciò che sorprende di più è sentire la voce dell'attore che si trasforma in urlo, quando attacca i censori della pellicola: "Un'ipocrisia davvero eccessiva - grida - di fronte a tanta gente che dice 'io sto dentro le regole', e invece non ci sta".
Accuse e controaccuse che dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, come Vallanzasca - tratto dal libro di Carlo Bonini, e interpretato anche da Valeria Solarino, Paz Vega, Filippo Timi e Francesco Scianna, con la colonna sonora dei Negramaro - sia destinato a fare rumore. Alla mostra della Laguna, lo scorso settembre, le proteste vennero dai parenti delle vittime; adesso, invece, ci si è messo il Carroccio. E allora anche la presentazione odierna della pellicola, in una saletta di un hotel in via Veneto, finisce per essere un susseguirsi di risposte ai tanti che hanno criticato l'opera. Senza nemmeno averla vista.
L'urlo di Kim. "La polemica comincia a essere ripetitiva e noiosa - dichiara l'attore, dopo quest'ultima esternazione leghista - e suscita un po' di incredulità: come è possibile tanto accanimento verso una persona che 35 anni fa era un ragazzino pericoloso, ma che avuto il coraggio di dire 'io sono un fuorilegge' e che si è già fatto 35 anni di carcere? Perché la gente che si indigna non si indigna anche per la speculazione edilizia che genera stragi e morti? C'è un'ipocrisia evidente, meglio farci su una bella risata. Rispetto invece la posizione dei parenti delle vittime, che non se la sentono di perdonare Vallanzasca anche se ha cambiato vita. Anche se Gesù Cristo insegna che tutto si può perdonare". E sulla critica, avanzata da alcuni, di aver reso simpatico il bel René: "Non ho voluto renderlo così, del resto non avrei avuto nessun interesse personale a farlo: io fin da ragazzo ho un approccio francescano, la violenza non mi appartiene proprio. Ho cercato solo di capire il personaggio, con un percorso catartico, di crescita mia e (spero) dello spettatore".
Il j'accuse di Placido. Al contrario di Rossi Stuart, il regista usa toni tranquilli. Ma i contenuti della sua replica all'affondo della Lega sono forti. Si comincia con un discorso storico-culturale: "In parte l'ostilità a ritrarre criminali deriva dal nostro vivere in un paese cattolico, in cui si rappresenta il bene e non anche il male - come invece nella cultura anglosassone, e come hanno sempre fatto i grandi come Shakespeare. E dire che negli Usa su certe cose sono molto puritani: noi invece non ci scandalizziamo per i comportamenti sessuali, ad esempio sugli scandali che coinvolgono politici importantissimi e che in questi giorni riempiono le pagine dei giornali: no, lo scandalo è solo e sempre Vallanzasca". Poi il riferimento a Cavallotto: "Ha parlato per fini elettorali, voleva colpire qualche vecchietto del Piemonte. Ma il popolo della Lega è saggio: l'unico film che non è andato a vedere è stato Barbarossa, pagato dai contribuenti e prodotto dalla Rai che invece si rifiuta di produrre i miei. In Italia ormai ci sono solo commedie, gli autori - vedi Bellocchio, che non riesce a realizzare il suo progetto - hanno il bavaglio. Ho cercato di fare una pellicola su Mani Pulite, nessun produttore è disponibile: finirà che lo andrò a fare in Francia".
La controreplica di Cavallotto. Così il parlamentare leghista replica alle dichiarazioni del regista: "Si vergogni. Ridicolo è chi afferma che i veri delinquenti stanno in Parlamento, dove secondo lui ci sono persone che hanno fatto peggio di Vallanzasca (il regista lo disse alla Mostra di Venezia , ndr): affermazioni ignobili, se Placido ritiene di essere più apprezzato all'estero ci vada pure, nessuno qui sentirà la sua mancanza".
Concludo con quest suggerimento prima di .... far prendere aria alla bocca e accappararsi voti dei familiari delle vittime e critiche troppo frettolose guardatelo poi potete parlarne
P.s
LE FOTO - LA SCHEDA -
IL TRAILER
ROMA - Follia di un paese in cui - davanti agli scandali sessuali sempre più gravi che coinvolgono il presidente del Consiglio, o a fenomeni come la speculazione edilizia che provoca stragi e morti - l'unica cosa che sembra suscitare indignazione è la vicenda di un bandito che risale a quarant'anni fa, con tanto di condanna all'ergastolo e decenni di carcere già scontati. E' così, con riferimenti forti all'attualità, che Michele Placido e Kim Rossi Stuart, rispettivamente regista e protagonista di Vallanzasca, commentano le esternazioni leghiste contro il film.L'invito al boicottaggio , avanzato ieri dal deputato Davide Cavallotto. E se il primo com'è sua abitudine parla senza peli sulla lingua ("ridicoli, fanno i moralisti per fini elettorali, in Italia ormai c'è il bavaglio alle opere d'autore"), ciò che sorprende di più è sentire la voce dell'attore che si trasforma in urlo, quando attacca i censori della pellicola: "Un'ipocrisia davvero eccessiva - grida - di fronte a tanta gente che dice 'io sto dentro le regole', e invece non ci sta".
Accuse e controaccuse che dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, come Vallanzasca - tratto dal libro di Carlo Bonini, e interpretato anche da Valeria Solarino, Paz Vega, Filippo Timi e Francesco Scianna, con la colonna sonora dei Negramaro - sia destinato a fare rumore. Alla mostra della Laguna, lo scorso settembre, le proteste vennero dai parenti delle vittime; adesso, invece, ci si è messo il Carroccio. E allora anche la presentazione odierna della pellicola, in una saletta di un hotel in via Veneto, finisce per essere un susseguirsi di risposte ai tanti che hanno criticato l'opera. Senza nemmeno averla vista.
L'urlo di Kim. "La polemica comincia a essere ripetitiva e noiosa - dichiara l'attore, dopo quest'ultima esternazione leghista - e suscita un po' di incredulità: come è possibile tanto accanimento verso una persona che 35 anni fa era un ragazzino pericoloso, ma che avuto il coraggio di dire 'io sono un fuorilegge' e che si è già fatto 35 anni di carcere? Perché la gente che si indigna non si indigna anche per la speculazione edilizia che genera stragi e morti? C'è un'ipocrisia evidente, meglio farci su una bella risata. Rispetto invece la posizione dei parenti delle vittime, che non se la sentono di perdonare Vallanzasca anche se ha cambiato vita. Anche se Gesù Cristo insegna che tutto si può perdonare". E sulla critica, avanzata da alcuni, di aver reso simpatico il bel René: "Non ho voluto renderlo così, del resto non avrei avuto nessun interesse personale a farlo: io fin da ragazzo ho un approccio francescano, la violenza non mi appartiene proprio. Ho cercato solo di capire il personaggio, con un percorso catartico, di crescita mia e (spero) dello spettatore".
Il j'accuse di Placido. Al contrario di Rossi Stuart, il regista usa toni tranquilli. Ma i contenuti della sua replica all'affondo della Lega sono forti. Si comincia con un discorso storico-culturale: "In parte l'ostilità a ritrarre criminali deriva dal nostro vivere in un paese cattolico, in cui si rappresenta il bene e non anche il male - come invece nella cultura anglosassone, e come hanno sempre fatto i grandi come Shakespeare. E dire che negli Usa su certe cose sono molto puritani: noi invece non ci scandalizziamo per i comportamenti sessuali, ad esempio sugli scandali che coinvolgono politici importantissimi e che in questi giorni riempiono le pagine dei giornali: no, lo scandalo è solo e sempre Vallanzasca". Poi il riferimento a Cavallotto: "Ha parlato per fini elettorali, voleva colpire qualche vecchietto del Piemonte. Ma il popolo della Lega è saggio: l'unico film che non è andato a vedere è stato Barbarossa, pagato dai contribuenti e prodotto dalla Rai che invece si rifiuta di produrre i miei. In Italia ormai ci sono solo commedie, gli autori - vedi Bellocchio, che non riesce a realizzare il suo progetto - hanno il bavaglio. Ho cercato di fare una pellicola su Mani Pulite, nessun produttore è disponibile: finirà che lo andrò a fare in Francia".
La controreplica di Cavallotto. Così il parlamentare leghista replica alle dichiarazioni del regista: "Si vergogni. Ridicolo è chi afferma che i veri delinquenti stanno in Parlamento, dove secondo lui ci sono persone che hanno fatto peggio di Vallanzasca (il regista lo disse alla Mostra di Venezia , ndr): affermazioni ignobili, se Placido ritiene di essere più apprezzato all'estero ci vada pure, nessuno qui sentirà la sua mancanza".
Concludo con quest suggerimento prima di .... far prendere aria alla bocca e accappararsi voti dei familiari delle vittime e critiche troppo frettolose guardatelo poi potete parlarne
P.s
LE FOTO - LA SCHEDA -
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