25/1/2011 Riassunta donna che donò un rene

Riassunta donna che donò un rene

Venezia,"licenziata" perché in malattia

Dopo aver lottato sul quotidiano Cronaca Venezia, Francesca Scarpa ha vinto la sua battaglia ed è stata riassunta presso l'agenzia interinale dove lavorava. Alla donna non era stato infatti rinnovato il contratto dopo che, per salvare il fratello [  qui "la  puntata  precedente" ] dovette sottoporsi a un intervento chirurgico per donare un rene al familiare. La Scarpa fu costretta così a riposo forzato e, con un freddo "non abbiamo bisogno di lei", fu licenziata.
Dopo la pubblica denuncia sul quotidiano veneto e dopo l'intervento del vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato, finalmente, il 24 gennaio la direzione dell’agenzia interinale "Obiettivo lavoro" ha fatto sapere di essere pronta a "riassumere" la signora veneziana dal momento in cui scadrà la sua malattia. Come scrive Cronaca Venezia i funzionari dell'agenzia, con sede a Milano, le hanno proposto un nuovo contratto di lavoro per tre-sei mesi.
Prima del "licenziamento", la Scarpa prestava assistenza domiciliare a un’anziana signora del Lido. Assistenza che scadeva il 31 dicembre 2010. Tre giorni dopo la donna chiamò la sede veneziana di "Obiettivo lavoro" per capire cosa le sarebbe accaduto dopo l'operazione. "Quel giorno mi hanno detto che non mi avrebbero rinnovato il contratto - ha raccontato a Cronaca Venezia - e neppure mi hanno spiegato perché: al telefono mi hanno semplicemente detto che non c’era più bisogno di me, dopo che ormai da più di un anno lavoravo per loro".
Dal canto suo Marco Maggi, uno dei dirigenti milanesi della società interinale, ha ribadito: "C'è stato un fraintendimento tra Francesca e gli addetti veneziani dell'agenzia. Noi non potevamo rinnovare il contratto alla signora mentre era in malattia, sarebbe stato un illecito e le è stato spiegato. Il certificato di malattia le scadeva il 31 gennaio - ha proseguito Maggi - e appena i termini di legge lo consentiranno la signora verrà assunta per ulteriori incarichi, questo significa che il prossimo contratto partirà dall'1 febbraio. Ciò dimostra, più di ogni altra considerazione, la nostra assoluta volontà di tutelare l'occupazione di questa persona".
La Scarpa invece ha sempre ribadito, dall'inizio della sua battaglia, di essere certa che i funzionari dell'agenzia sapevano bene quel che facevano e che l'hanno liquidata usando proprio l'espressione: lei non ci serve più.

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