14.1.11

diario di un pendolare tempio-Sassari e Sassari-Tempio

Le accuse  e  gli sfottò  perchè   nel nostro blog  scrivo anzi   do spazio  (  ovviamente  sono punti di vista  )   a  storie  banali , scontate , ovvie  , nostalgiche  , da  fotoromanzi e  fiction  , da telenovelas  ,  dal sapore  ottocentesco , dal ciclo dei vinti Verghiano , strampalate , ecc. rimproverandomi perché  non parlo  di me  o ne parlo poco , oppure   devono cercarlo con il lumicino  saranno placate . E  quelli\e  che non leggono (  o fanno  finta  ) le faq o " le avvertenze "  sul  nostro blog  riportato  a  sinistra   nel template   del blog gemello  prima di leggerlo\sfogliarlo .
Infatti  spronato da questa message in bottle

 Chiara Alotto
January 11, 2011 at 12:23pm
Oggetto: aiuto...
Ciao! Chi di voi mi aiuta a trovare una storia da raccontare su Luna Nuova...sto cercando di scrivere articoli che parlino della vita di tutti i giorni, storie vere!!! Ho bisogno del vostro aiuto... un abbraccio a tutti!!!.
Chiara

lanciatomi via  facebook da una  che   come me che crede  che  :  la  vita è  fatta  di storie  , e basta saperle ascoltatore  come propone   la  storia  che vede  come protagoniste  Brigitta  e Paperina (  topolino n  2876   a  sinistra   ), oltre che
 leggerle  sui giornali  locali o in poche  righe o nelle pagine  più interne  di quelli nazionali  o in giornali specializzati (di più , chi   cronaca  vera, oggi,gente ,ecc  )  e  che  la vera  Italia è stata  fatta  nei suoi  150 anni e  continua  ad esserlo anche  di  piccole   storie  della gente  comune  .
Ed ecco che nel post  d'oggi    racconto parte della  mia gornata  , Una mia  giornata a Sassari per consegnare  nella segreteria della  mia facoltà  (  foto a  destra sotto presa dal sito internet  dell'ateneo   o facoltà di lettere ) la  domanda  della tanto agognata  di laurea e parlare con il relatore della tesi .                                                        Ora visto che l'appuntamento con il relatore della tesi  era  a mezzogiorno  ho preso  il secondo pulman (  quello delle  08.15\20 ) . Appena seduto , come mio solito ho chiuso gi occhi e fatto  alcuni respiri profondi   ed  ho iniziato a fantasticare  e a  viaggiare   ( questo  è  uno dei miei  sistemi o che  uso   e sto imparando ad usare  per  vincere o  quanto meno ridurre  la mia ansia  che mi prende  per  ogni piccola  cosa  di tutti i giorni specie  per le cose  importanti  come questa )   , tanto  da  non essermi accorto che  era  salito u amico  con cui avrei potuto chiaccherare   e rendere  più meno piacevole  il viaggio ,   ma lo ritroverò alla fermata   A sassari  e  faremo  un pezzo di strada insieme   .
Infatti   tutti   giovani e meno anziani  nonostante  non fosse presto e quindi nessuna levataccia  ( come   fanno chi  prende il primo pulman dele 06.45 ) erano mezzo assonati  o assorti  chi ne  loro pensieri chi   nelle cuffie  dell'ipod  \  radio  cellulare  non curandosi   delle  fermate   cittadine  o delle frazioni , ma   facendo attenzione  ( almeno chi non va Sassari   ma  paesi vicini  )  alle fermate extra Urbane .                                                                                                                       Ma  oggi l'attenzione  maggiore  , e  quindi  le poche parole  espresse erano  di gente  salita senza  biglietto alle fermate  cittadine   , che lo segnalava  all'autista.
Poi silenzio e meditazione elucubratoria \ evasiva , e domanda  interiore : << che fine  ha fatto  quel vociare , che caratterizzava  (  o forse caratterizza  ancora  , leggete questo storia  ,  magari il fine settimana   quando   ci sono  più studenti sia all'andata  che al ritorno  che  non cercano rifugio  in meditazione  o in cuffiette  e non disdegnano  il chiaccherare  )  i viaggi   fra Tempio e Sassari e viceversa , prima in torpedone  (  vedere vignetta  riportata   sotto  fatta dell'amico  Marco Ladu  )  poi dopo la fusione    di Arst  ed Fds   e l'arrivo di   nuoiv mezzi   in pulman quando ero studente  ? >> .
Ma  tale silenzio ,   troppo  prolungato  o quasi  , diventa  angosciante anche  per   chi  come  me  è abituato  o almeno dovrebbe  esserlo   o  a guardare ( per  attaccare  bottone  o perchè no  ,   vi potrà  sembrare   un discorso  da un provolone  un viscido  ma l'uomo e credo anche la donna   non è solo un pezzo di legno , magari provarci se si tratta di qualche bella  ragazza  ) chi sale   e chi scende   alle  fermate  o il paesaggio che  cambia  fra una stagione  e l'altra   e la differenza della  vegetazione  e del paesaggio   tra la mia Gallura  e  l'Anglona /  Nura  (  cioè la zona del Sassarese  )  con le stagioni , o com'era prima  ( quando si passa  nelle campagne   o a Saccargia  una  dele chiese romanico\pisane più importante  del bord  Sardegna   foto  sotto  a destra   ) . Fortunatamente  esso viene interrotto , come spesso  accade  , in questo caso  ad  una  fermata   cittadina sale  il controllore  (  non capisco la funzione   ora  che  ormai   hanno automatizzato la  timbratura degli biglietti   con le macchinette  obliteratrici  ) o un altro autista , ero assorto  nelle mie elucubrazioni , che non avendo macchina   ha preso fino ad  una fermata  extra urbana  il pulman , e  chiacchieravano  a voce  alta  (  cosi m'è sembrato   visto  che per  evitare  la  routine   abitudinaria  e cercare  un posto  che non mi faccia venire   la nausea  da viaggio    cambio continuamente posto    )  di tematiche  sindacali e  di lavoro  , interessante ed utili  per  capire  gli umori  e le  caratteristiche  di chi  fa  un lavoro   utile   alla comunità  con l'autista  di pulman . Ma  fino ad  un certo punto ,  non  quasi  40 minuti  interrotti ( neppure  uomini e camion  trasmissione  di radio uno  dura  cosi  tanto :-( )  , una    barba ( avrei voluto cambiare  posto , ma  erano tutti o quasi occupati   ed avevo provato quello giusto  contro tal problema  ) , mi hanno fatto riaddormentare 

Poi ,  alla  prima  fermata extraurbana la  persona  è scesa , ed  il silenzio  è ripiombato  sulla vettura  riportandola , fino alla ptrima fermata  urbana dentro Sassari  , in uno stato  di mortorio  .Tale  stato veniva  rotto di tanto in tanto  sia   dagli sbalzi del mezzo  , dovute  forse al fatto che  in molti tratti del percorso  le strade  sono piene  di rattoppi e   di buche come  una  gruviera ., sia   dalla musica ( se cosi  si può chiamare  quel  ritmo  di battute e  di suoni  sempre  uguali e ripetitive   di gran cassa  o ciocchi di stagnali  che  è la musica   da discoteca o da locali da ballo )  proveniente  da un apparecchio cellulare o  ipod   senza  le cuffiette  usato da  una  persona seduta nel sedile davanti a mio .
Faccio respiri  profondi per rilassarmi,ed  in parte ci riesco , ma gli squillini e le suonerie degli sms  provenienti dai sedili in fondo , mi distraggono  essendo  poco  abituato dato che  ho scoperto  come antidoto all'ansia    e allo stress   la meditazione  e lo slow  life   Ma  fortunatamente  il mezzo arriva   alla   fermata  , mi stiracchio e scendo per iniziare il cammino  verso la facoltà .
All'inizio , sembrava , che dovessi fare   ( come  al solito  )  la stessa strada , in salita   ed  evitare  se non  nel rettilineo ( anche 'esso in salita  ) il centro   , non tanto perché sono diventato abitudinario , ma  perchè è quella  adatta  ad uno come  me  con pancia ( chi mi legge  spesso o  abitualmente   avrà visto  in qualche post precedente la  foto della mia  busa  \ pancia  )   e  fiatone   visto  che  ha il  90 %  del percorso   in salita   . Ma poi  mi sento chiamare  : <<  peppo >>  un diminutivo ( oltre  i mie nik  soliti  , le  cui  cause   ed  origini   sono  state affrontate   sempre  qui sul blog cercate  nel tag  o nel titolo  la  parola Faq   e lo ritroverete   )  , mi giro  ed  era   il mio amico   che  prende  spesso  il pulman perchè studia  al conservatorio e che  non avevo notato  che   era  con me  sul torpedone  . Ed  ecco che   facciamo un pezzo di strada insiem  e tappa al  bar  per  un caffè  , e poi  lui al conservatorio  , io  in facoltà .
Dopo la  consueta , stalvolta  in un altra edicola  , tappa  per  acquistare  i  giornali    dal leggere    nell'attesa  (  a volte  anche d'ore  )  negli uffici , la  segreteria    nel mio caso   deve pur  passare  in qualche modo  non si può sempre  elucubrare   chiacchierare .
Nonostante  questi accorgimenti  , ho  passato due  ore stressanti   visto per  come sono gestiti  , fortunatamente   rispetto agli atri annoi c'è stato  un ricambio anche generazionale  di personale  e  quindi un po' più di comprensione reciproca  e di umanità  fra pubblico e personale allo sportello .
Infatti  l'apertura  è  dale  10.30 a  12.30  e servono solo ,  i primi 100 numeri  . E  fin qui  niente  da  eccepire  perchè non è  colpa  del personale  ma  di chi li gestistice  . Unica  cosa  è  che  (  almeno cosi  credo )  la  colpa \  responsabilità  sia loro  , che  non si può  far partie  i numeri  dela giornata   da quelli   del giorno  prima  ,  ma  rasettare   e  far rincominciare  da  zero  la conta   e  dire   un  aviso  appeso  che   i numneri in distribuzione non partono dal ... ma  da  zero  . Cosi  s'evita  di  far scrivere  , perchè i numeri  del  distributore manuale  (  quello  da banco   salumi   super mercato per  intenderci ) sono finiti  , su  un foglietto  (  visto che senza  numero non ti servono  )  e  creare  complicazioni  a chi  a preso i  numeri  successivi  a quello in cui  s'erano fermati il giorno prima  e obbligare  quando il tabellone rincomincia  da zero  a calcoli   troppo elaborati o confusione  per capire   quando  è il tuo turno  .
Ora  non essendo arrivato prima dell'apertura   sono capitato  fra  i numeri  alti , va beh pazienza  non sempre   si posso fare  battaglie   contro i mulini  a vento da  soli ,  ma    poichè la mia  stampante   ( ormai  tutti i  moduli  li devi per forza  prendere online  anzichè allo sportello  loro   non sono tenuti a  fornirteli  )  ha  fatto le  bizze  ,  ieri avevo poturo stampare  solo  una pagina  di tre della   domanda   e  avevo allegato alla prima  la  fotocopia  dele pagine del libretto contenti  gli  esami  . Ma  ciò non è andava  (  quanta pignoleria  ) , allora mi rida  il modulo pinzato ( uno strappo alla regola  )  e mi dice  : <<  vai  al tavolino  , lo compili e poi lo ripresenti  compilato  senza  dover  far la fila >> , ma  purtroppo avevo un appuntamento con i prof  per  la tesi  che  aveva  trovato un buco fra  i  suoi impegni di vice preside  della  facoltà  . Quindi  faccio , nonostante  , per problemi di salute mi sia  stato proibito di correre  ,  una corsa da  uno stabile all'altro più due rampe  di scale   e  un breve corridoio , vado  dal professore . Purtroppo  mi  liquida  in fretta, perchè non aveva fatto in tempo a correggere   quanto scritto nella peen drive ,  e le  nuove pagine  che   gli avevo stampato  prima  che la  stampante  andasse di matto ,  andavano  bene e  di : <<   continua  cosi  >>  . Dopo  una  rapida compilazione ,  in un tavolino    del corridoio esterno    del modulo datomi dalla  segretaria  , e una corsa in segreteria  dove  l'orario di chiusura  al pubblico   è improrogabile   , ma  lo trovo  chiuso . Ecco che stavo per  andarmene , ma  la segreteria che  mi aveva gentilmente dato il modulo  , mi vede  ,  e mi apre la porta del retro  ed accetta pur  fuori tempo massimo  di 5 minuti dall'orario di chiusura , il modulo  .
Tappa al baretto  sotto la  facoltà , per  questioni   fisiologiche , e  via direttamente alla stazione, in modo  da fare più strada  , visto chesono in anticipo di  35\40 minuti  sulla partenza  , e  nn dover  fare una   snervvante  attesa   non necessaria  alla  fermata   ed  evitare  di fare  la stessa  strada che faccio abitualmente  ,  a prendere il pulman . Visto  un che  ero vicino e che  avendo camminato veloce   mi rimanevano ancora  15 minuti   su un percorso  di 5   per  prendermi un kebab alla marocchina in un negozio aperto  da poco   lungo quel
 tratto di strada   , dato che   con il pulman delle 13.30 sarei arrivato  a casa   alle 15 passate 
In pulman stanco morto come sono , essendo piedi dalle  7  del amttino ,  sonnecchio  e  scambio sol o qualche breve  battuta  ( perché   entrambi stanchi  da lezioni al conservatorio  e ala specialistica  di biologia la seconda  e io  dall'estenuate  odissea  fra un ufficio e  l'altro )  con l'amico   compaesano  incontrato nel percorso fermata  - facoltà e con un altra  ragazza  compaesana  che non avevo  (  quando  le persone e perdi di vista  o  alle  conosci  saltuariamente   capita  ) ricnosciuto subito  ma lei aveva riconosciuto me   Poi dala stazione  a  casa percorso in salita  anzichè in piano  ,  ho pranzato   nonostante  avessi mangiato il kebab   , e poi dopo pranzo anziché uscire  a   camminare  come dovrei fare  di solito  , cazzeggio al pc  e   poi metto a studiare o almeno ci provo   visto che  quando ho il modem attaccato   non riesco a  controllarmi  e  mi distrarrei troppo  dalla  tesi   .





Nessun commento:

L’AQUILA E LA BAMBINA CIECA

da  Claudia Pasquariello 18 dicembre alle ore 15:10 · Il vento sussurrava tra i pini della montagna, portando con sé gli echi di un mondo ...