L' indirizzo del sindaco di Pimonte è:
sindaco@comune.pimonte.na.it
Potremmo usare tutti lo stesso testo se vi va
Potremmo usare tutti lo stesso testo se vi va
Buongiorno sig. Sindaco
sono veramente amareggiata dalle sue parole di ieri.
Lo stupro non può venire liquidato come una bambinata nemmeno se
commesso da minorenni.
Non accetto da donna che nulla che leda la mia persona e la mia
sessualità sia ridotto al termine bambinata.
Lei conosce le sofferenze che si porta dentro una donna che ha subito
violenza? Se le conoscesse credo non parlerebbe così.
sono veramente amareggiata dalle sue parole di ieri.
Lo stupro non può venire liquidato come una bambinata nemmeno se
commesso da minorenni.
Non accetto da donna che nulla che leda la mia persona e la mia
sessualità sia ridotto al termine bambinata.
Lei conosce le sofferenze che si porta dentro una donna che ha subito
violenza? Se le conoscesse credo non parlerebbe così.
Le chiedo, e spero siano in tante a chiederlo, che rettifichi quanto
detto e che chieda scusa alla ragazza.
Attendo un suo riscontro
non avendo sentito nessun tg , stavo sentendo il programma di storia su rai 3 e dopo ero dal dentista e a fdare commissioni , ho controllato ed ho trovato questo e quindi il tenttivo di scrivergli è superatro dagli eventi ma d'altrone è impossibile stare sempre dietero a tuitto
"Lo stupro? Una bambinata". Ma ora il sindaco di Pimonte si scusa: "Un'espressione infelice"
La quindicenne vittima del branco ha lasciato il piccolo centro in provicia di Napoli. Il primo cittadino: "Solidarietà a lei a alla famiglia"
di ANNA LAURA DE ROSA
"Una bambinata". Il sindaco di Pimonte Michele Palummo definisce così, in una puntata de "L’aria che tira" del 3 luglio, lo stupro di gruppo su una ragazzina di 15 anni da parte di 12 suoi coetanei tra cui il fidanzato. Seduto su un terrazzo, l'ex professore dice al microfono: "Ormai è passata, sono tutti minorenni, che ti puoi aspettare". "Uno stupro di gruppo? - chiede il giornalista Roberto D'Antonio - No, nel modo più assoluto", si corregge il primo cittadino.
"Sono parole inquietanti", protestano Celeste Costantino, deputata Sinistra Italiana, e Stefania Fanelli dell'associazione "Frida Kahlo - La città delle pari opportunità". Solo pochi giorni fa la ragazza violentata dal branco è stata costretta a lasciare Pimonte dopo il ritorno in paese dei coetanei denunciati. Si è trasferita in Germania con la sua famiglia per ritrovare serenità. Il reintegro di tre dei violentatori "messi alla prova" proprio a Pimonte era troppo da sopportare.
Nel paesino di seimila anime in provincia di Napoli, tra Castellammare e la costiera amalfitana, i silenzi fanno male. Donne e uomini intervistati si trincerano dietro un "Non so niente e non voglio sapere niente", "Non mi riguarda", "E che devo fare", "Parlate sempre di questo?". Il sindaco, eletto appena un mese fa, ora si scusa. Con la ragazza e la sua famiglia "ma vuol fornire la sua versione dei fatti" fanno sapere dal Palazzo.
Il sindaco si riserva di intraprendere altre inziative e aggiunge: "Ho 73 anni, sono padre e nonno di tre nipoti, ma soprattutto sono stato insegnante per ben 40 anni e la mia vita sono una chiara ed evidente testimonianza dei valori in cui credo e per i quali ho vissuto e continuo a vivere. Intendo, inoltre, ribadire che Pimonte è un paese
"La violenza capitata -conclude - che condanno senza mezzi termini, rappresenta un caso isolato, sicuramente una pagina buia della nostra storia. Ma non abbiamo intenzione di arrenderci, lavoreremo instancabilmente per migliorare il tessuto sociale della nostra comunità e per evitare che episodi del genere si ripetano in futuro".
Inizialmente avevo accusato , insieme al sindaco , gli abitanti del luogo di omertà e d'indifferenza e del tacito consenso ( perchè generalmente che sta zitto acconsente o è d'accordo ) ma poi semnpre sulla bacheca di Elena Trimarchi ho letto quersto messaggio
Buongiorno Elena, sono di Pimonte, garantisco che lo sgomento, lo sdegno, l'offesa derivante dalle inquietanti dichiarazioni del sindaco ha scosso gran parte della comunità. Ci stiamo attivando per far sapere che lo sdegno e la rabbia è tanta e per far capire che non siamo una comunità malata....scriva su comune di pimonte, è il contatto gestito dall'amministrazione. Saluti, Bianca.
Carina dai
Una signora di Pimonte
Quindi chiedo scusa per la generalizzazione . Ora cercando d'esprimere la mia indignazione senza scendere in post di minaccia e d'odio o in battutre molto vicine al sessismo come questa
http://cecigian.blogspot.it/2017/07/bambinate.html?spref=fb |
insomma abbassarmi allo stesso livello dei classici leoni da tastiera ho trovato questa vignetta di https://www.facebook.com/anarkikka/
Unica cosa che voglio dire al sindaco da uomo a uomo che si dovrebbe vergognare perchè forse non sà i danni psicologici oltre che fisci , sopratutto a quell'età che porta dietro tale violenza . E come avrebbe reagito se , mi auguro di no , perchè lo stupro è una cosa talmente orribile ( infatti da pornodipendente quando mi capitano film o corti di stupri \ violenza sulle donne , non riesco a ...... e a .... ) non si augura a nessuna donna neppure la più stronza ,. se dei mionori violentassero se figlia o sua moglie e poi un sindaco o un amministratore direbbe le sue stesse cose .
Non so che altro dire alla prossima
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