Marty che si nasconde dietro uno scoglio a Fuerteventura, mostra solo gli occhi sorridenti e a corredo scrive le parole della canzone di Gianni Morandi: «Quanti cieli quanti mari che m’aspettano…Vedo i sogni che farò, partiremo insieme per un viaggio, per città che non conosco, quante primavere che verranno, che felici ci faranno…». Marty che, in luglio, cammina sulle dune di sabbia delle Canarie deserte e si confida con la sua comunità di 40 mila follower: «Sono stanca». Marty è Martina Luoni, la 27enne diventata testimonial anti-Covid della Regione stroncata dal cancro al colon contro cui combatteva da quattro anni.
Il coraggio della «leonessa»
Perché quando affronti la malattia per la prima volta tiri fuori tutto il tuo coraggio, «poi purtroppo succede che la prima volta diventa la seconda, terza, quarta e arrivi alla consapevolezza che uscire è sempre più difficile e i miglioramenti che vorresti non arrivano». Anche Martina Luoni, per i suoi amici e chi la seguiva «la leonessa», uno scricciolo, ma divenuta simbolo della battaglia di tutti gli ammalati di tumore, per avere cure adeguate e tempestive anche durante l’emergenza Covid, a volte si chiedeva se davvero ne valesse la pena. Ma poi «arriva un punto dove la scienza ti allunga la mano E prova a darti un’occasione. Ora ho iniziato un nuovo percorso di cure sperimentali, tra due mesi vedremo dove ci starà portando. Nel frattempo io sono qua con 10 kg in meno, ma con la voglia di riprendermi la vita e la mia autonomia. Tanto lo sappiamo tutti che vinco io, no?».
A Fuerteventura a caccia di «vita»
Lunedì sul profilo Instagram di Martina sono entrati i suoi familiari: hanno postato una foto che la ritrae sorridente e scherzosa, con una bussola al posto di un occhio, come un pirata pronto a salpare per nuovi lidi, in cerca di nuovi tramonti. La pagina è stata subito inondata di messaggi di cordoglio, gli amici di sempre e i tanti follower, tra cui anche influencer e persone del mondo dello spettacolo. Martina Luoni aveva raccontato pubblicamente la sua storia. A chi le diceva che con il suo coraggio era di esempio, lei rispondeva: «Non mi ci sento proprio un supereroe. I supereroi salvano altre vite, fanno del bene, tengono al sicuro i più bisognosi, io non faccio nulla di tutto ciò anzi, spesso vorrei avere io il mio supereroe. Ho imparato a mie spese che i supereroi non esistono, però ho scelto di essere supereroe di me stessa perché sono l’unica persona in grado di salvarmi».
Martina Luoni, il foto-racconto su Instagram da Fuerteventura
Gli amici, il surf e lo skate
Negli ultimi tempi, Marty aveva passato molto tempo a Fuerteventura, fra serate con gli amici, lezioni di surf e skate. Una scelta che a qualcuno era parsa inspiegabile, dovendo conciliarla con le cure a Milano. «Mi dicono di stare calma e fermarmi, ma io non ce la faccio, ho troppo da vedere, da esplorare e da vivere e lo so che non sempre faccio la scelta giusta, però ho timore del tempo, che scorre inesorabile e quel tempo nessuno te lo può restituire». Un viaggio che non serviva a fuggire dai problemi. «Fuerte è stata una ricarica di vita, sono tornata a vivere per me questa cosa non accadeva da anni. Ora che è tutto tremendamente in bilico io sorrido, sono felice perché sto bene questo pensiero non riuscirà a portarmelo via nessuno nemmeno un controllo andato male. Caro inquilino desiderato, ti sei messo contro la persona sbagliata...». Nel suo profilo Instagram, tante foto anche con i suoi amati cuccioli: un gatto e un cane che aveva adottato 5 anni fa e a cui era legatissima. «Ho scelto te perché ho scelto l’amore — gli scriveva in un post dedica — Perché ora tornare a casa la sera ha un senso».
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