Non sempre le email che ricevo o su messanger ( l'email di facebook ) o a quella del sito ( redbeppe@gmail.com ) sono spazzatura ed finiscono nel cestino . Alcune , pochissime in verità , sono interessanti e da pubblicare per evitare che il loro contenuto vada disperso nel vento o nella polvere ( Ask the Dust) ) del tempo
Eccovi la lettera , ovviamente con richiesta espressa di non pubblicare le generalità della persona che mi ha scritto l'email
Eccovi la lettera , ovviamente con richiesta espressa di non pubblicare le generalità della persona che mi ha scritto l'email
Carissimo
Visto che ti occupi di femminicidi e delle loro cause non solo nella data ipocrita e pulicoscoienza ( come la chiami giustamente tu ) el 25 novembre ti chiedo Per quale motivo la magistratura non tratta le denunce di stalking delle donne con gli stessi strumenti con i quali affronta le persecuzioni di altra natura ?”.
lettera firmata
Carissima
Non essendo esperto dal punto di vista legale nè antopologico della materia ho chiesto, a chi ne sa più di me, il perchè e soprattutto se con la riforma Cartabia le donne vittime di violenza e stalking siano più o meno tutelate ho ricevuto le risposte che trascrivo. aggiungendovi lo so che dovrei << Abbiate soprattutto il desiderio di separare le cose dal rumore che esse fanno>> ( senceca ) ovvero tenere separati le mie opinioni personali dai fatti ,il mio pensiero \ indignazione .
1) In appello è possibile chiedere il Concordato, istituto giuridico che permette di trovare un accordo tra imputato e pubblica accusa sulla pena da comminare. Il Concordato finora era escluso per i procedimenti di prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di (ingente) materiale pornografico, pornografia virtuale, ma anche violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo e così via. Attenzione quindi: con le nuove norme il Concordato in Appello sarà previsto anche per questi procedimenti in cui le vittime sono soprattutto donne e minori. 2) Oggi il giudice può assolvere un imputato che ritenga abbia commesso un reato tenue, per delitti che prevedono una pena massima fino a 5 anni. Con la Riforma sarà “tenue” il reato con pena minima fino a 2 anni. Tra questi rientrano molti reati contro le donne come il revenge porn e la costrizione al matrimonio. Dopo l’allarme lanciato dagli articoli del “Fatto Quotidiano” sono stati esclusi i reati sulla violenza alle donne “riconducibili alla Convenzione di Istanbul”.
Ora come potrai vedere c’è da rimanere di sasso : perchè come al solito, mentre si guarda il dito ( le polemiche su una frase particolarmente infelice e sulle relative aggressioni social ) si perde di vista la luna, che forse è troppo scomodo osservare: e, cioè, quando si tratta di violenza contro le donne, parliamo degli strumenti spuntati di una giustizia addirittura ammorbidita ( metaforicamente parlando ) dalla riforma firmata da un ministro donna. Infattti davanti a un numero sempre più spaventoso di femminicidi – 83 da inizio anno, 7 negli ultimi dieci giorni – la lettera di *** appare totalmente condivisibile: “Perché davanti a minacce mortali, non riunire lo stesso comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che agisce nei casi di minacce della criminalità organizzata, con il compito di valutare le informazioni degli investigatori sul reale pericolo di incolumità della donna denunciante?”. Insomma, le vittime che denunciano, quando denunciano , minacce di morte (come aveva fatto inutilmente, uno degli ultimi casi di femminicidio , la povera Vanessa Zappalà, la giovane di Aci Trezza assassinata in mezzo alla folla dal suo ex fidanzato) andrebbero trattate come giornalisti o imprenditori a rischio. Sacrosanto, se non fosse che, come dimostrano le sanzioni , se e ci sono , all’acqua di rose di cui sopra, c’è tutto un contesto politico - culturale che continua a giudicare le persecuzioni contro le donne un reato (e un allarme sociale) di serie B. Ovvero, ci si occupa del problema,come ( ua delle poche cose che condivido d con lei ) scrive Murgia, “quando delle donne ci sono già i cadaveri”. Senza contare che per il femminicida “rischiare sei mesi in più o in meno di carcere non ha alcuna rilevanza per uno che pur di ammazzarti è disposto a uccidersi a sua volta”. Fino a quando scopriamo che un momento prima di sparare, accoltellare, massacrare di botte lo stalker può benissimo appellarsi al Concordato, oppure invocare il “reato tenue” ( a parte il vago riferimento a una convenzione internazionale). Una vergogna. Ministra Cartabia, cosa aspetta a intervenire forse che ci sia un caso come quello di Helen Joanne "Jo" Cox, nata Leadbeater (Batley, 22 giugno 1974 – Leeds, 16 giugno 2016), una politica britannica, deputata laburista del collegio di Batley and Spen dal maggio 2015 sino al suo omicidio nel giugno 2016. ?
1) In appello è possibile chiedere il Concordato, istituto giuridico che permette di trovare un accordo tra imputato e pubblica accusa sulla pena da comminare. Il Concordato finora era escluso per i procedimenti di prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di (ingente) materiale pornografico, pornografia virtuale, ma anche violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo e così via. Attenzione quindi: con le nuove norme il Concordato in Appello sarà previsto anche per questi procedimenti in cui le vittime sono soprattutto donne e minori. 2) Oggi il giudice può assolvere un imputato che ritenga abbia commesso un reato tenue, per delitti che prevedono una pena massima fino a 5 anni. Con la Riforma sarà “tenue” il reato con pena minima fino a 2 anni. Tra questi rientrano molti reati contro le donne come il revenge porn e la costrizione al matrimonio. Dopo l’allarme lanciato dagli articoli del “Fatto Quotidiano” sono stati esclusi i reati sulla violenza alle donne “riconducibili alla Convenzione di Istanbul”.
Ora come potrai vedere c’è da rimanere di sasso : perchè come al solito, mentre si guarda il dito ( le polemiche su una frase particolarmente infelice e sulle relative aggressioni social ) si perde di vista la luna, che forse è troppo scomodo osservare: e, cioè, quando si tratta di violenza contro le donne, parliamo degli strumenti spuntati di una giustizia addirittura ammorbidita ( metaforicamente parlando ) dalla riforma firmata da un ministro donna. Infattti davanti a un numero sempre più spaventoso di femminicidi – 83 da inizio anno, 7 negli ultimi dieci giorni – la lettera di *** appare totalmente condivisibile: “Perché davanti a minacce mortali, non riunire lo stesso comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che agisce nei casi di minacce della criminalità organizzata, con il compito di valutare le informazioni degli investigatori sul reale pericolo di incolumità della donna denunciante?”. Insomma, le vittime che denunciano, quando denunciano , minacce di morte (come aveva fatto inutilmente, uno degli ultimi casi di femminicidio , la povera Vanessa Zappalà, la giovane di Aci Trezza assassinata in mezzo alla folla dal suo ex fidanzato) andrebbero trattate come giornalisti o imprenditori a rischio. Sacrosanto, se non fosse che, come dimostrano le sanzioni , se e ci sono , all’acqua di rose di cui sopra, c’è tutto un contesto politico - culturale che continua a giudicare le persecuzioni contro le donne un reato (e un allarme sociale) di serie B. Ovvero, ci si occupa del problema,come ( ua delle poche cose che condivido d con lei ) scrive Murgia, “quando delle donne ci sono già i cadaveri”. Senza contare che per il femminicida “rischiare sei mesi in più o in meno di carcere non ha alcuna rilevanza per uno che pur di ammazzarti è disposto a uccidersi a sua volta”. Fino a quando scopriamo che un momento prima di sparare, accoltellare, massacrare di botte lo stalker può benissimo appellarsi al Concordato, oppure invocare il “reato tenue” ( a parte il vago riferimento a una convenzione internazionale). Una vergogna. Ministra Cartabia, cosa aspetta a intervenire forse che ci sia un caso come quello di Helen Joanne "Jo" Cox, nata Leadbeater (Batley, 22 giugno 1974 – Leeds, 16 giugno 2016), una politica britannica, deputata laburista del collegio di Batley and Spen dal maggio 2015 sino al suo omicidio nel giugno 2016. ?
Spero carissima X d'aver risposto al tuo dubbio e cordialmente ti saluto
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