“Non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura di se stessi, a 360 gradi. È una maniera di volersi
bene e di affrontare la vita con positività”,dice il beauty fitness trainer. “Nonc'è bisogno di allenamenti da sfinimento. Si ascolta il proprio corpo e si migliora giorno dopo giorno. Ne giova anche Il benessere mentale". Provare per credere .L' attività fisica è spesso o troppo spesso vista come un dovere, faticosa, Noiosa. Nicolò Fmiglietti ha dimostrato esattamente il contrario. L'esercito di petsone che lo seguono, rappresentano la dimostrazione, a tutte leetà, che è possibile imparare ad allenarsi con il sorriso, prendendosi cura del fisico e della mente.Le sessioni di allenamento con il popolare istruttore di fitness che solo su Instagram conta 40 ( mila followers diventano un momento di aggregazione, di allegria e di divertimento. La musica è protagonista di ciascuna lezione, insieme con l'energia contagiosa che contraddistingue Nicolò, amatissimo anche dalle signore più avanti conggli anni. “Non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura di sé stessi, a 360 gra-di È dina maniera di volersi bene e di affrontare la vita con positività” spiega Nicolò che si definisce Beauty Fitness Trainer, perché con lui il benessere e la bellezza lavorano în sinergia. A Perugia, infatti, è titolare di una palestra con un centro estetico.
Proprio in palestra è iniziata quella che lui stesso definisce la sua rinascita.“Ero timidissimo e questo lato del mio carattere mi portava ad essere anche più chiuso. Sono convinto che l'allenamento da adolescente abbia segnato un'inversione di rotta del mio percorso. o meglio, mi abbia segnato la strada da percorrere. Mi ha cambiato dentro, ha migliorato il mio carattere, ha tirato fuori la parte migliore di me. Ebbi un piccolo infortunio a 15 anni. All'epoca avevo già provato diverse attività sportive, ma sembrava che nessuna facesse per me. Ed io ne soffrivo. Dopo l'infortunio un fisioterapista mi consigliò di fare riabilitazione e di andare in palestra. In quegli anni ancora si pensava che la palestra rallentasse la crescita! Decisi di seguire il consiglio e mi iscrissi”È bastato poco perché la palestra diventasse la seconda casa di Nicolò. “Trovai imambientefamiliare, ci andavo volentieri.Ricordo che studiavo e mi impegnavo per avere più tempo distare in palestra, senza rischiare che i miei genitori mi dicessero di tornare a casa per finire i compiti. Lì non mi sentivo giudicato, vedevo i miglioramenti sul mio corpo, stavo meglio anche a livello mentale. Non esisteva competizione. Questa è la cosa bella della palestra, ci si allena insieme, nessuno primeggia! Così mi sono laureato in Scienze Motorie. Ho iniziato alavorare a 17 anni.e a 23 anni ho preso una quota proprio di quella palestra che mi aveva accolto, diventandone socio”Poi il covid segna un iniziale stop che si rivela ancora una volta la chiave di volta di Nicolò.“Mi ritrovo con la palestra chiusa, i clienti a casa. Decido di continuare il percorso con.loroa distanza, facendo delle dirette su Instagram. Lo ammetto all'inizio mi sentivo imbranato, di nuovo timido, Temevo di fare dirette dove magari sì sarebbero collegati in due o tre persone. È,invece, da quel primo collegamento su Instagram a distanza è successo qualcosa di magico.Immaginavo quei numerini collegati al cellulare, delle persone accanto a me, che si allenavano,Le immaginavo ridere e sorridermi” Quel numero è salito,salito, ma salito a migliaia e migliaia di persone che Nicolo curava a distanza. Un successo inimmaginabile. Che oggi ha portato Famiglietti anche ad essere ospite televisivo di mumerosi programmi di successo.Ma la prima fan di Nicolò è stata la mamma Patrizia. "Anchelei ha iniziato ad allenarsi con me, da grande, Veramente lo ripeto: non èmai troppo tardi per prenderci cura del nostro corpo è della nostra mente. Allenarsi in palestra, magari con le finestre aperte o in un parco ci regala una ossigenazione migliorè..È un vero e proprio integratore naturale di salute. La palestra mi ha cambiato,. E se ce l'hofatta io ce la possono fate tutti . Mai disperare . Affronto la vita coniil'sorriso, a 360 gradi. I problemî non mancano, ma certo il modo di superarli, di non farmi sopraffare. Me lo ha insegnato lo sport, che è una sfida anche con sé stessi?Le sue parole sono condivise dal gruppo di persone ché si sono appena allenate con lui.“Quando terminiamo ùn allenamento, condividiamo le emozioni, commentiamo la lezione, facciamo squadra. Si creano rapporti belli dentro e fuori la palestra"Tutto senza sfinimento, sottolinea Nicolò: “Nessuna fatica eccessiva, mai. Ascoltiamo il nostro corpo sempre. Propongo allenamenti sostenibili e scalari.Piano piano si sale. Si può'iniziare anche con piccoli allenamenti da 5-10 minuti, poî si disegna una strada, per ciascuno.Sempre con il sorriso ! La musica è protagonista: “Sì che piace ed è coinvolgente. La musica motiva, è dopante, da ritmo all'allenamento. Immagino la playlist come una coreografia: la prima canzone ti dà energia, l'ultima ti lascia il ricordo" Grazie Nicolò.
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