Ulteriori aggiornmamenti al post precedente è news di questi giorni che La norma che vietava l'utilizzo di bevande alcoliche ai minorenni finisce fuori dalla legge finanziaria. Su proposta della commissione bilancio il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha spedito pure questa legge, piuttosto contestata (vedi intervista accanto) fuori dalla manovra, perché l'articolo 90 era una «disposizione di carattere ordinamentale e organizzatorio che non comporta effetti finanziari né concorre in via strumentale ai fini della manovra di bilancio». «Meglio così, era solo proibizionismo»Ora proprio sul mio intervento contro questa proposta ho ricevuto un bel commento del nostro cdv AntaresStardust che aferma : << IL proibizionismo non porta mai da nessuna parte, però qualche altra strada va trovata assolutamente: non si può permettere che i giovani crscano con queste medie e percentuali di consumo d'alcool. E la stessa cosa si dovrebbe dire delle sigarette.>> e delle email ( poche visto che la maggior parte sono solo insulti e non hanno niente di costruttivo e quindi non vale neppure la pena di prenderle in considferazione ) In esse mi si chiedeva Cosa avrebbe dovuto fare allora il governo? Non metterlo in finanziaria ma discutrerlo a parte e fare un testo unico su tutte lòe nuove droghe perchè ll'alcool quando se ne abusa unha droga . Inoltre quello sui minori non sarebbe stato un intervento organico : bisogna fare un piano nazionale e affidarlo alle regioni, coinvolgere la scuola,i genitori , educare i gestori di locali pubblici.Insomma fare prevenzione oltre a far applicare , mai applicata o appplicata in maniera blanda , la vecchia legge . Ovvero trovare un approcio culturale al problema cioè costruire continuamente momenti di consapevolezza rispetto all'alcol ( ma anche sulle droghe ) . Chiediamo alle persone di fare un piccolo test prima di tornare e a casa. Poi gli chiedergli qual è il suo rapporto con l'alcol .E' importante ascoltare e capire senza giudicare e senza pregiudizi perchè il rifiugiarsi nell'alcool nasconde a volte una storia problematica Se si comincia a bere da giovani è un problema culturale, se lo si vieta diventa invece un limite imposto che è auspicabile superare.Un'altra email ( da cestinare , ma ho preferito vederla come una provocazione ) mi s'accusava di essere troppo liberista e affermano che la pubblicità degli alcolici va vietata totalmente.Da Liberale e antiproibizionista << non ho >> come dice vasco rossi nell'editoriale dell'ultimo numero dela rivista XlL cartaceo ( ma lo trovate anche nella sezione editoriali sul suo sito www.vascorossi.net ) << non ho niente contro la pubblicità anche se non l'ho mai amata : la condsidero una forma di comunicazione destinata [ al 90 % ] a creare un bisogno in più da soddisfare e generare frustrazione . Un male neccesario e certamente nel mondo c'è di peggio >> Sono favorevole al divieto di pubblicità degli alcolici soprattutto se legati a personaggi molto popolari a livello giovanile (ad esempio la birra di Valentino Rossi che è quella a più alta gradazione alcolica). Bisognerebbe fare invece molta informazione su cosa sono davvero gli alcol pops, bevande con alta gradazione alcolica e al sapore di frutta rivolte soprattutto al pubblico giovanile .Sempre a proposito di prevenzione Concordo con quanto dice Claudio Cippitelli del Coordinamento nuove droghe in un articolo \ intervista al il quotidiano ilmanifesto del 6\10\2005 : << facciamo come in Europa, un braccialetto e benefit nei locali per chi deve guidare e non può bere >> Infatti sono d'accordo con lui quando dice : << Hanno fatto bene a stralciarla, perché si trattava di una norma proibizionista e assolutamente improvvisata che non avrebbe risolto alcun problema >> che invece avrebbe preferito un intervento organico per affrontare il problema dell'abuso di alcol tra i minori , infatti ; << Sono contrario a logiche proibizioniste, soprattutto nella fascia d'età tra i 15 e i 18 anni. Come si vede con le droghe proibire serve solo a far crescere la voglia di trasgressione. E poi non c'è una legge che ne proibisce la cessione. L'alcol avrebbe potuto essere comperato da un "adulto" e ceduto a un minore >> o peggio come succede in America o Nel nord Europa i giovani usano documenti falsi per proccurarsi l'alcool . << Ma sono davvero i giovani quelli che bevono di più?No, i giovani hanno un atteggiamento rispetto all'alcol diverso da quello degli adulti. Bevono moltissimo per raggiungere uno stato alterato, per avere lo sballo, ma non è un alcolismo quotidiano, quello classico dei boccioni di vino tutti i giorni. E' legato all'evento, alla serata. Non è come vietare la vendita di sigarette ai minori, perché il fumo ha un uso quotidiano. Non è che sia meno pericoloso, ma è diverso. Bisogna produrre più consapevolezza. Cosa accade nel resto d'Europa? La situazione italiana è molto tranquilla rispetto ai paesi anglosassoni, dove il rischio più grave è quello della violenza dovuta al consumo alcolico. Da noi non c'è questo problema. Se togliamo enfasi a questi consumi possiamo raggiungere un buon livello di consapevolezza perché da noi quella dei giovani di oggi è una generazione molto attenta alla dieta, al fisico, alla salute personale. Io avrei invece promosso azioni come quelle del «guidatore designato». In tutta Europa è una prassi molto consolidata: chi non beve e deve guidare ha un braccialetto al polso riconoscibile può entrare gratis nel locale e ha una serie di benefit. >> Ora in base a quando detto qui e nel post precedente ed alla mia esperienza ( fino aiu 23\4 fatta di sbronze e ubriacature dicono NO al divieto assoluto dell'alcool , basta applicare la vecchia legge e affrontare come detto sopra un intervento oerganioc senza bisogno di ulteriori proibizioni
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
9.10.06
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