fonte unione  sarda del  22\1\2013
Genetista di Harvard cerca «donna avventurosa» per far nascere un bebè di Neandertal. Non è la nuova trama di un “Jurassic Park”: George Church della Harvard Medical School è convinto di poter ricostruire il Dna di un cavernicolo e far risorgere la specie estinta 33 mila anni fa. Ma a differenza del film di Spielberg, dove i dinosauri sono interamente ricreati in laboratorio, Church ha bisogno di un volontario, anzi di una volontaria, per portare a termine il suo progetto.
«Penso che possa essere fatto. Ora ho bisogno solo di una donna avventurosa», ha detto il professore, convinto di aver analizzato il codice genetico dei neandertaliani sulla base di frammenti tratti dalle ossa con completezza sufficiente per ricostruirne il Dna. Il progetto di Church, uno dei pionieri della biologia sintetica che ha contribuito a dar vita al Progetto del Genoma Umano, prevede di creare artificialmente il Dna dei neandertaliani basandosi sul codice genetico trovato sui suoi resti fossili. Questo Dna verrebbe poi inserito in cellule staminali da iniettare in un embrione umano: le staminali “piloterebbero” lo sviluppo dell'embrione verso linee neandertaliane. Dopo esser lasciato crescere in laboratorio per alcuni giorni, l'embrione del “neo-Neandertal” verrebbe impiantato nell'utero di una madre surrogata: la volontaria «avventurosa». Church, scienziato rispettato dai colleghi, ha aggiunto che i Neandertal «probabilmente pensavano in modo diverso da noi, ma avevano un cranio più grande. Forse erano addirittura più intelligenti di noi».

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