Ma, a scapito di equivoci per coloro che o decidono se leggere tutto l'articolo solo in base al titolo, non vuol dire che non dimentichi di ricordare cosa esso significhi e di combattere culturalmente il ghettizzarsi delle donne ed Scommetto che voi donne ( e tutti coloro che ne sono succubi ) , o almeno la maggior parte , mi direte che sono un insensibile e maschilista o che offendo la festa delle donne e il ricordo di tale evento o
che ( specie i maschi ) mi vendo per la vignetta che riporto a sinistra
che ( specie i maschi ) mi vendo per la vignetta che riporto a sinistra
Ma per me che odio le celebrazioni fisse , infatti io ricordo determinati eventi ( vedere come ricordo l'olocausto \ Shoah sia prima che dopo la data in questione , il ricordo degli eventi ( in questo caso l' 8 marzo ) è tutto l'anno non solo ad una data simbolo che ormai è divenuta , salvo qualche mosca bianca , locali occupati da sole donne , spogliarelli maschili e menate varie
L'anno scorso, una mia amica , davanti a tale mia obbiezione sulle celebrazioni della giornata delle donne , mi ha chiesto : << non ti biasimo , ma allora tu che proponi ? coem ricordi \ celebreresti la donna >> , stavo per rispondere quando inizio il concerto , ci dicemmo ne riparleremo , ma poi ce ne scordiamo entrambi .
Bene questo post è dedicato a ***** ed è la risposta alla sua domanda a cui non feci in tempo a rispondere perchè è partita all'estero ed ivi è rimasta ed non riesco a rintracciarla via internet .
Bene questo post è dedicato a ***** ed è la risposta alla sua domanda a cui non feci in tempo a rispondere perchè è partita all'estero ed ivi è rimasta ed non riesco a rintracciarla via internet .
Ricordando , non solo a date fisse , e raccontando storie di donne e del loro coraggio ( a volte più degli uomini ) , dei loro dolori e sofferenze , del loro sapere ., della loro dignità . Solo cosi si evita che : << Nel tempo , ci s'impoverisce nutrendosi solo uno dell'altro . Se non genera amare per gli altri , anche il sentimento fra un uomo e una donna impoverisce e diventa un limite >> ( Etty Hillesum 15 gennaio 1914- 30 novembre 1943,Auschwitz )
Ma soprattutto perchè l'8 marzo : << del 1908 – In questa data, secondo una diffusa credenza, vi sarebbe stato l'incendio nella fabbrica di New York nel quale morirono 129 operaie donne, e che avrebbe quindi dato origine alla Giornata Internazionale della Donna. In realtà si tratta di un equivoco con l'incendio della fabbrica Triangle, avvenuto il 25 marzo del 1911 con 146 vittime. di cui una 40 italiane >> ( da wikipedia alla voce 8 marzo ) tesi confermata sia da : 1) dal notevole articolo "8 marzo la bufala dell'incendio in fabbrica " di http://blog.ritacharbonnier.com ., 2) dall'articolo " Quella svista sull'8 marzo" del Corriere della Sera dell'8 marzo 2004 di Gian Antonio Stella,
condivido quanto dice nella discussione a questo suo interessante e notevole articolo citato nelle righe precedenti Rita Charbonnier : << [....] il fatto che le donne tuttora hanno un ruolo secondario nella società non c’è bisogno né di una “festa” nella quale gli uomini fanno gli auguri (di che?) e regalano Mimose, né di un falso storico. Un’analisi approfondita e interessante della questione si trova qui. >>
Quindi ricordare o celebrare tale se volete ma ( ovviamente poi ogni una è libera di farlo o di non farlo come meglio crede ) non isolandosi come oche e ( esperienza personale di qualche anno fa e di cui ho parlato anche qui nel blog ) deridendo i maschi che vanno in pizzeria da senza donne l'8 marzo o relegandoli in una sala a parte del ristorante pizzeria . O a spogliarelli maschili seriali . Concludo con questo doppio regalo virtuale a tutte le donne e ragazze la mimosa ed una mia foto
non so che altro dire se nn buon 8 marzo
1 commento:
...." quando inizio il concerto , ci dicemmo ne riparleremo , ma poi ce ne scordiamo entrambi .2 ecco la risposta alla" festa" della donna,l'avete già saggiamente data. festa è oggi business commerciale. lo stesso che ingozza le nostre vite .oggi.e un 8 marzo è un giorno che si può afferrare sempre . con ironia e consapevolezza nei rapporti con l'altro o l'altra
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