LE CENERI DEI COPTI
Popolo e diadema
Di storia e di dolore
Solcano Pasque eterne
Nei templi romiti
E li vedi, solenni come esodi
Varcare un'altra attesa,
Nuovi giorni senza gloria.
Son fatti di sogno
E abitano la terra,
Mai svuotati di pazienza.
Sono il sacrificio
Di Cristo ripetuto,
Col volto nero, perso,
I piedi sfatti e crudi.
Cammino, su resti di città
In questo sfarinato grigio d'aprile
Fra volti callidi, senza speme
E un tardo pensiero di cielo.
Incontro, col cuore
I fratelli e sorelle lontani.
Il loro martirio mi dà forza,
Voce d'insperato yobel;
Non si nasce perdonando,
Si umanizza praticando.
© Daniela Tuscano
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