https://www.facebook.com/pietro.sini.52/
Incredibile. Da quando in qua i regali non accettati devono essere rimborsati al mittente? Cioè, metti che uno faccia una proposta di matrimonio e riceva un secco "no", mica chiede indietro i soldi dell'anello. Anche perché la medaglia è stata restituita, quindi il "debito" semmai è già stato pagato col valore stesso dell'oggetto, che può essere rifuso e rilavorato.
è stato usato dallo stato per fare gazzosa e poi quando ha chiesto un ulteriore aiuto per la sua invalidità ha ricevuto porte in faccia.! Allora avendo protestato restituendo la patacca ops medaglia 🥉 gli l'hanno fatta pagare. Quindi Il danno e la beffa. Inqualificabile. Che vergogna, le istituzioni fanno la solita figura meschina nei confronti di quelli che ci hanno rimesso la vita o, come te, l'anno messa a rischio anche nel tentativo di salvare i commilitoni.
Superstite di Nassiriya restituì la medaglia al valore, ora gli chiedono i soldi del conio
L'ex appuntato dei carabinieri di Porto Torres denuncia: «Sono stato colpito per il mio rifiuto»
Pietro Sini mentre restituisce la medaglia al valore
SASSARI. Oltre al danno la beffa. Assume contorni paradossali la storia di Pietro Sini, 55 anni di Porto Torres, appuntato dei carabinieri in congedo dopo l'attentato del 12 novembre 2003 a Nassiriya, al quale scampò per puro caso e che gli valse la medaglia d'oro quale vittima di terrorismo. Una medaglia che lui ha restituito un anno fa al comando generale dell'Arma, in aperta polemica con lo Stato perchè non gli ha riconosciuto l'aggravamento della sua invalidità, ferma al 25%. Ora, però, a Sini - e qui la beffa che lui denuncia - viene chiesto il pagamento del conio: 1.410 euro, graziandola
dell'Iva.«È una cosa assurda - denuncia Sini, che nel frattempo da dato tutto in mano al suo avvocato - sono stato io stesso, a mie spese, a restituire la medaglia portandola fino a Roma. Sono sicuro: questa è una presa di posizione contro di me, perché li ho affrontai pubblicamente». (ANSA)
da https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca
4 LUGLIO 201913:34
Superstite di Nassiriya restituisce la medaglia al valore: ora deve pagare il conio
Pietro Sini, 55 anni di Porto Torres, aveva protestato perché non era riconosciuta la sua invalidità e denuncia: "Sono stato punito per il mio rifiuto"
Pietro Sini, 55 anni di Porto Torres, sopravvissuto all'attentato del 12 novembre 2003 a Nassiriya, è rimasto incredulo quando ha ricevuto un atto, firmato dalla Prefettura di Sassari, che gli chiede il pagamento di 1458 euro. Lo Stato con questa somma esige dall'appuntato dei carabinieri, ora in congedo, il risarcimento per le spese sostenute per il conio della medaglia d'oro al valor civile, consegnata dal presidente Napolitano in seguito alla strage nella città irachena. Quella medaglia, però, Pietro Sini l'ha restituita per protestare dopo il mancato riconoscimento dell'aggravamento della sua invalidità.
In un video su Facebook[ lo trovate sotto ]
l'uomo spiega il suo stupore: "E' una cosa assurda, sono stato io stesso, a mie spese, a restituire la medaglia al comando generale dell'Arma, portandola fino a Roma - spiega - Sono sicuro che questa sia una presa di posizione contro di me, perché ho affrontato lo Stato pubblicamente".
Sini, a cui è stata riconosciuta un'invalidità del 25% dopo l'attentato, non si arrende. Ha consegnato l'atto al suo avvocato con la speranza di riuscire a evitare almeno il pagamento del conio.
Secondo me Invece di restituirla bastava metterla in vendita e nell'annuncio scrivere : visto che a me ( come agli altri reduci o vedove) reduce di nassyria lo stato è buono solo a dare patacche ma non aiuti veri vendo la medaglia per potermi pagare le cure dovute ai postumi di tale attentato.>>
Forse così lo stato vista malaparata e la figuraccia avrebbe provveduto,almeno credo
Forse così lo stato vista malaparata e la figuraccia avrebbe provveduto,almeno credo
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